Genitori single, non sposati o divorziati: istruzioni per l’Isee

Scopriamo come compilare l'Isee in caso di genitori single, divorziati oppure conviventi? Ecco una guida per risolvere il problema

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Per poter accedere ad un qualsiasi beneficio fiscale o a particolari bonus è necessario avere un Isee aggiornato. I dati e le informazioni contenute all’interno di questo particolare modello si basano direttamente sulla composizione del nucleo familiare. È importante, quindi, sapere come muoversi in maniera corretta quando a doverlo richiedere sono dei genitori single, divorziati o non sposati.

Le famiglie non sono composte tutte allo stesso modo: da una madre e da un padre sposati, con figli a seguito. Esistono dei casi particolari, che sono stati opportunamente regolamentati dalla legge per quanto riguarda proprio l’Isee.

Isee per i genitori conviventi

Partiamo da un caso sempre più frequente al giorno d’oggi: la coppia di genitori conviventi e non sposati. In questo caso viene considerata l’esistenza di un nucleo familiare. I soggetti coinvolti, per questo motivo, saranno tenuti a presentare un Modello Isee ordinario, con tutti i moduli, proprio come accade per le famiglie in cui i genitori sono sposati.

Lo stesso discorso vale per le coppie separate conviventi. Il Modello Isee da presentare rimane quello standard, che deve essere compilato in tutte le sue sezioni. Se l’uomo e la donna sono separati solamente di fatto vengono considerati dalla legge ancora coniugati, dunque faranno parte dello stesso stato di famiglia e di conseguenza dello stesso nucleo famigliare. Per loro vale il Modello Isee ordinario.

Nel caso in cui la separazione sia ufficiale, ma ci sia una convivenza nella stessa casa, rientreranno comunque nello stesso stato di famiglia. Per tale motivo anche in questo caso vale il Modello Isee ordinario. L’unica differenza sta nel fatto che nella dichiarazione si dovrà compilare il riquadro Fc1 con la “P”, ossia altra persona del nucleo.

Genitori separati o single

La situazione inizia a cambiare leggermente quando i genitori risultano essere divorziati o sono separati. Questa situazione si viene a generare nel momento in cui i due coniugi hanno stabilito delle residenze diverse: ai fini Isee ognuno di loro rappresenta un nucleo familiare distinto. In questo caso i due coniugi hanno la possibilità di fare un Isee per conto proprio: nel nucleo familiare non si dovrà indicare l’ex coniuge. I figli dovranno essere inseriti nel nucleo familiare della persona di cui sono a carico fiscalmente nel caso in cui siano maggiorenni, se sono minorenni invece rientrano nel nucleo del genitore con cui convivono.

Come comportarsi in caso di genitori single? Per richiedere sgravi fiscali e agevolazioni sarà necessario compilare un Modello Isee Minorenni in cui dovrà rientrare anche la situazione economica del genitore non convivente. Non deve essere considerato nel caso in cui sia sposato con un’altra persona, non possieda la potestà genitoriale, sia stato allontanato con un provvedimento del giudice, sia estraneo sia per quanto riguarda i rapporti economici che affettivi.

Richiedere l’Isee in autonomia

Dal 2023, è importante ricordarlo, chi ha necessità di ottenere l’Isee lo può richiedere in totale e completamente autonomia accedendo direttamente al portale dell’Inps. Qui è disponibile il servizio per richiedere il modello in totale e completa autonomia: i diretti interessati non sono obbligati a recarsi presso i patronati o il Caf, ma hanno la possibilità di utilizzare la Dsu precompilata: l’Inps ha già provveduto ad acquisire in autonomia tutti i dati necessari per effettuare tutti i calcoli necessari per l’attestazione.

Ricordiamo che all’interno dell’Isee precompilato sono contenuti tutti i dati che sono stati autodichiarati dal cittadino, ai quali si vanno ad aggiungere quelli che sono stati forniti direttamente dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps. Il rilascio dell’attestazione, in questo modo, avviene in maniera molto più veloce e non è necessario andare alla ricerca della documentazione che attesti la situazione patrimoniale e reddituale della famiglia, che generalmente viene richiesta dai Caf e dai patronati per sbrigare la pratica.

Ma questo non basta. Nel momento in cui vengono confermati di dati contenuti all’interno della Dsu precompilata, si evitano eventuali segnalazioni per omissioni o difformità dell’Isee. Questo è il motivo per il quale, a seguito dell’introduzione di questa documentazione precompilata, si cerca di incentivarne l’uso: ad oggi risulta essere il sistema più valore e semplice per riuscire ad ottenere l’attestazione aggiornata.

I soggetti, comunque, che non dovessero avere dimestichezza con questo tipo di servizio – utilizzare i servizi per ottenere l’Isee precompilato può risultare complicato – possono pur sempre rivolgersi ad un intermediario di fiducia.