E’ boom dei prezzi di hotel e aerei. Non accenna a fermarsi l’ondata dei rincari nel settore del turismo, con prezzi e tariffe che continuano a salire a ritmo vertiginoso rendendo sempre più costoso organizzare le vacanze estive.
Lo denuncia il Codacons, che segnala aumenti vertiginosi per gli hotel (fino al 53%) e rincari anche per aerei, pacchetti vacanza e gelati.
+43,9% per gli aerei
La prima nota dolente riguarda il comparto dei servizi legati ai trasporti, analizza l’associazione. Un biglietto aereo per un volo nazionale costa oggi il 43,9% in più rispetto allo scorso anno, +42,6% se si sceglie una destinazione europea, +36,8% una meta internazionale.
Il trasporto ferroviario rincara del 3,8% mentre benzina e gasolio hanno ripreso la corsa al rialzo.
+ 53% gli hotel
Si passa poi agli alloggi, settore dove le tariffe salgono in media del 13,6% su base annua, con forti differenze sul territorio. Il Codacons segnala infatti dei veri e propri rincari record nelle città d’arte e naturalmente nelle località balneari.
In testa alla classifica del caro-alberghi si piazza Firenze, dove i listini di hotel, B&B, e strutture ricettive in genere salgono del +53% rispetto allo scorso anno. A seguire:
- Palermo (+35,9%)
- Milano (+27,7%)
- Olbia (+27,2%)
- Venezia (+25,5%)
- Roma (+20,9%)
- la provincia di Ravenna (+20%).
+ 19,2% in media nella ristorazione
Sul fronte dei pacchetti vacanza, il rincaro medio è del +19,2%, ma si spende di più anche per mangiare in bar e ristoranti, con il comparto della ristorazione che ha applicato aumenti medi del +6,7%, e punte del +15,3% a Viterbo, +12,3% a Brindisi, +11,5% a Cosenza.
+ 21,8% i gelati
Si passa poi ai beni alimentari tipici del periodo estivo, e anche qui i numeri dimostrano come gli italiani questa estate dovranno mettere mano al portafogli per bere e mangiare:
- i gelati rincarano del 21,8%,
- gli aperitivi alcolici del +10%,
- la birra del +13,9%,
- per una bevanda gassata si spende in media il 20,7% in più rispetto allo scorso anno,
- +16,7% i succhi di frutta.
Una cena in casa a base di pesce costa mediamente l’8,2% in più, con punte del +15,6% se si ricorre al pesce surgelato. Non si salva dai rincari nemmeno l’insalata, i cui prezzi salgono del 10,9%, e se si vogliono aggiungere i pomodori, la spesa rispetto allo scorso anno aumenta addirittura del 18,2% – conclude il Codacons.