Come funziona il Bonus Affitto e come richiederlo

Bonus Affitto 2022: scopri in cosa consiste, come funziona, a chi spetta e quali sono le scadenze

Dopo il grande consenso del 2021, il Bonus Affitti è stato confermato dalla legge di Bilancio anche per il 2022. Particolarmente apprezzato dai giovanissimi, soprattutto gli under 31, questo bonus consente di uscire dal nucleo famigliare ai più giovani, i quali possono contare di consistenti agevolazioni fiscali per farcela con le loro forze. Andiamo a vedere nel dettaglio in cosa consiste il Bonus Affitti: a chi spetta, chi non ne ha diritto e quali saranno i requisiti e le scadenze? Scopri tutto su QuiFinanza.

Bonus Affitti 2022: di che si tratta?

La legge di Bilancio per il 2022 non si preoccupa solo di temi di natura strettamente fiscale o di pensioni, ma punta anche sulle agevolazioni per l’uscita dal nucleo famigliare. Pensiamo al bonus prima casa per gli under 36, oppure il Bonus Affitto per gli under 31.

Il Bonus Affitti è un’agevolazione pensata per i giovanissimi, in età compresa tra 20 e 31 anni, che escono di casa e si trovano a dover pagare un affitto. Nel disegno della Legge di Bilancio 2022, già approvato, l’agevolazione prevedrà una detrazione pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione, fino a un massimo di 2mila euro. Rientrano in questo Bonus Affitto 2022 anche gli studenti fuori sede che affittano una stanza singola, e non la casa intera, per recarsi in un’altra città e frequentare l’università.

Questo incentivo rientra nel pacchetto affitti per i quali il Governo ha stanziato circa 30 miliardi di euro. Il Bonus Affitto è un contributo a fondo perduto erogato dall’Agenzia delle Entrate. Riassumendo, possono accedere al Bonus Affitto coloro che:

  • Hanno un’età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti
  • Sono in possesso di un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro l’anno
  • Hanno stipulato un contratto di locazione per l’intera unità abitativa o per una parte di essa (è il caso della singola stanza), la quale verrà destinata a residenza e dunque “prima abitazione”.

Come funziona il Bonus Affitto?

La detrazione prevista dal Bonus Affitto spetta fino al 20% dell’ammontare del canone di locazione. Novità del 2022 è che l’imposto massimo detraibile è sceso da 2400 a 2000. Inoltre, l’agevolazione può essere richiesta solo nei primi 4 anni della durata del contratto di locazione.

Inoltre, è importantissimo che l’immobile sia intestato al giovane, e non a un adulto che ne faccia le veci o che si occupi di lui. In pratica l’abitazione non dev’essere riconducibile a nessun altro se non il giovane stesso. La detrazione sarà possibile per tutti i tipi di immobili, eccezione fatta per i seguenti:

  • Immobili vincolati ai sensi della Legge 1 giugno 1939, n.1089 o inclusi nelle categorie catastali A/1, A/8 e A79, che sono sottoposti esclusivamente alla disciplina relativi agli articoli 1571 e seguenti del Codice Civile;
  • Alloggi di edilizia residenziale pubblica, sui quali si applica la relativa normativa vigente, statale o regionale;
  • Alloggi finalizzati a scopi turistici;

Chi richiede il Bonus Affitto 2022 e come fare per richiederlo?

Al momento non sono ancora disponibili informazioni dettagliate su come richiedere il Bonus Affitto per il 2022, con la nuova legge di Bilancio. Tuttavia, potrebbe essere utile spiegare come questo sia avvenuto nel 2021.

Per la richiesta del Bonus Affitto è necessario compilare dei moduli, sempre a cura del locatore e proprietario, dopo aver stipulato l’accordo con l’inquilino. Proprietari e locatori di immobili accettano di ridurre mensilmente il canone di affitto ai propri inquilini che ne fanno richiesta.

Dopo aver stipulato l’accordo, lo sconto potrà essere erogato fino alla fine dell’anno in corso. I vantaggi sono piuttosto ovvi per l’affittuario. Il locatore invece recupererà la metà di quanto concesso, fino a un totale massimo di 1200 euro, come contributo statale Bonus Affitto direttamente in conto corrente, tramite un Rimborso dell’Agenzia delle Entrate.

I tempi di pagamento di questo assegno non sono rapidi sebbene il bonus esista già dal dicembre del 2020. L’Agenzia ha comunicato che soltanto alla chiusura di tutte le domande, e dunque dopo il 6 ottobre 2021, si procederà alla verifica di ogni singola istanza, dei requisiti e dunque solo a questo punto all’erogazione dei rimborsi veri e propri per il Bonus Affitto.

Come inviare i moduli per il Bonus Affitto?

Ancora non sono chiare le modalità di richiesta del Bonus Affitto nel 2022. Nel 2021, però, era necessario compilare dei moduli sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Questi moduli, da compilare dopo il contratto di locazione con l’inquilino, includono i dati personali e un impegno alla rinegoziazione del canone e alla riduzione dello stesso. Nel modulo online ti verranno richiesti:

  • Dati personali;
  • Firma digitale;
  • Codice fiscale;
  • IBAN presso il quale si desidera ricevere il rimborso;
  • I dati del contratto regolarmente registrato e la data di importo della rinegoziazione e riduzione, compreso il periodo concordato.

Tutte le domande possono essere inviate in completa autonomia, senza bisogno di un commercialista, previo inserimento dei propri dati personali all’interno del sito dell’Agenzia delle Entrate. Se possiedi uno SPID, il PIN o la carta di identità elettronica non avrai grossi problemi ad accedere. Inoltre, se già possiedi un account sul sito, gran parte delle informazioni potrebbero risultare già precompilate.

Questo servizio di auto-compilazione risulta essere molto comodo quando un singolo proprietario deve compilare più di una domanda, una per ogni coinquilino che risiede in un immobile. Qualora si presentassero problemi durante la compilazione, è opportuno rivolgersi al proprio commercialista di fiducia per consegnare in tempo la domanda.

Bonus Affitto 2022: altri aiuti dallo Stato

Non solo Bonus Affitti per i giovanissimi, dunque. Nella legge di Bilancio sono previste agevolazioni anche per tutte le famiglie che non riescono a pagare l’affitto. Il primo sistema è il Fondo Nazionale per il sostegno all’Accesso alle Abitazioni in Locazione. Esso viene riconosciuto in caso di:

  • Possesso della cittadinanza italiana o di un altro stato dell’Unione Europea;
  • Possesso della residenza nel comune in cui si fa richiesta;
  • Presenza di un contratto di affitto;
  • Possesso di un reddito ISEE di 35mila euro (o entro i 26mila euro);
  • Non essere proprietario di altri immobili abitabili nella stessa provincia;
  • L’immobile in oggetto non deve rientrare nella categoria catastale di lusso;
  • Non bisogna essere destinatari di un alloggio pubblico comunale;
  • Non aver usufruito di altre agevolazioni per l’affitto nel corso dell’anno.

Per ottenere questo Bonus Affitto, è necessario fare la domanda al proprio Comune di residenza. Il secondo sistema è quello della Morosità incolpevole. Questo bonus è dedicato a tutte le famiglie che navigano in cattive acque e si trovano in grandissime difficoltà economiche a causa di una riduzione del reddito del nucleo familiare in seguito a un licenziamento o ad un mancato rinnovo del contratto, o di una cassa integrazione. Per accedere a questo bonus devi rientrare nella descrizione fornita e:

  • Possedere la cittadinanza italiana;
  • Avere un reddito ISEE di massimo 35mila euro, o entro i 26mila euro;
  • Nessun componente del nucleo famigliare dev’essere proprietario di un immobile abitabile nella stessa provincia.

Il contratto dovrà essere registrato regolarmente, e la casa dovrà essere occupata dalla famiglia per almeno un anno. Il contributo previsto da questa misura può raggiungere fino agli 8mila euro all’anno, e dovrà essere richiesto attraverso una domanda formulata al proprio Comune di appartenenza. Questo bonus è destinato agli “inquilini morosi incolpevoli”, ovvero a tutti coloro che non possono pagare l’affitto per motivi di forza maggiore e che non possono perdere l’uso dell’abitazione.

Per il rinnovo di queste due formule di Bonus Affitto sarà necessario informarsi, regione per regione, sulle modalità di adesione e sui tempi. In generale, tutti i Bonus Affitto comunali sono subordinati alla presentazione di un ISEE in corso di validità, ordinario o corrente. I pagamenti vengono erogati a sportello, dunque il primo che arriva ha più probabilità di essere servito.

Bonus prima casa 2022

Nel disegno della manovra fiscale per il 2022 sono state prese in esame molte proposte, tra cui spunta anche il bonus prima casa under 36. Se hai meno di 36 anni, hai diritto di ricevere un bonus erogato dall’Agenzia delle Entrate per l’acquisto del tuo primo immobile. Tra i requisiti, troviamo:

  • Avere meno di 36 anni d’età;
  • ISEE non superiore a 40mila euro;

L’acquisto della prima casa avverrebbe dunque con le seguenti agevolazioni:

  • Esenzione del pagamento dell’imposta di registro, catastale e ipotecaria;
  • Esenzione del pagamento delle tasse sulle concessioni governative;
  • Riconoscimento di un credito d’imposta, qualora l’acquisto stesso fosse soggetto ad IVA, da utilizzare in compensazione tramite F24.

Il bonus prima casa under 36 vale per gli atti stipulati dal 26 maggio 2021 al 30 giugno 2022.