Bonus 200 euro, ecco le categorie di lavoratori escluse

Stagisti, tirocinanti ma anche lavoratori precari, agricoli e lavoratori dello spettacolo con meno di cinquanta giornate lavorate nel 2021.

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Redazione

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Nei prossimi mesi circa 30 milioni di italiani riceveranno il bonus 200 euro. La misura, tra gli interventi principali previsti dal Dl aiuti, – atteso ora, dopo il voto finale di fiducia dell’aula di Montecitorio, all’esame del Senato – sarà erogata a luglio a poco più della metà della popolazione per alleggerire l’impatto dei rincari delle bollette energetiche su famiglie e imprese. Arriverà direttamente nelle buste paga di luglio a 13,7 milioni di lavoratori dipendenti e a 13,7 milioni di pensionati. Gli altri dovranno fare domanda all’Inps. Il beneficio si può ottenere fino a un tetto massimo di reddito lordo annuo di 35mila euro. Tuttavia l’incentivo non è rivolto a tutti e – come denunciano i sindacati Cgil, Cisl e Uil – ad essere escluse sono anche alcune tra le categorie di lavoratori più bisognose.

Oltre a stagisti e tirocinanti, – spiegano la vice segretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi e i segretari confederali di Cisl e Uil Giulio Romani e Domenico Proietti – “non ne avranno diritto i lavoratori precari, gli agricoli, i lavoratori dello spettacolo che abbiano meno di cinquanta giornate lavorate nel 2021”. A fare il punto sulle categorie escluse è il Corriere della Sera.

Lavoratori dipendenti a cui non spetta il bonus

Secondo i termini fissati dal provvedimento per i lavoratori dipendenti che al primo luglio 2022 siano titolari di un contratto regolare per avere diritto al bonus il reddito annuale deve essere inferiore ai 35mila euro. Dunque coloro che ricevono uno stipendio lordo superiore a 2.692 euro, non avranno i 200 euro. È necessario, inoltre, aver beneficiato dello sgravio contributivo dello 0,8% per almeno una mensilità tra il primo gennaio al 23 giugno 2022. Sono esclusi: coloro che sono stati assunti a fine giugno; coloro che hanno il contratto che termina a fine giugno e non gli viene rinnovato: non c’è un rapporto di lavoro attivo al primo di luglio, come richiesto, e – spiega il Corriere della Sera – non rientrano nemmeno nella categoria dei disoccupati perché non fanno in tempo a maturare il requisito della titolarità di un trattamento di disoccupazione a giugno (la Naspi scatta a partire da 8 giorni dopo l’interruzione del lavoro, per cui partendo a luglio non fornisce il requisito).

Lavoratori domestici senza contratto al 18 maggio

Per ottenere il bonus 200 euro, i collaboratori domestici devono risultare assunti dal 18 maggio 2022 (articolo 32, comma 8 del decreto aiuti), quindi colf e badanti che hanno iniziato a lavorare dal giorno successivo non lo riceveranno. Coloro che a luglio non lavorano più ma avevano contratto regolare il 18 maggio hanno comunque diritto alla misura. Questa categoria ha tempo fino al 30 settembre per presentare domanda.

Collaboratori coordinati e continuativi

Sono esclusi dal bonus anche i collaboratori coordinati e continuativi che non possono vantare un reddito 2021 entro i 35mila euro e un contratto parasubordinato già attivo al 18 maggio 2022. Un collaboratore assunto a giugno non ha diritto al bonus ma, se ha avuto un contratto fino a maggio, allora può chiederlo. Se, invece, percepisce già la disoccupazione, lo prenderà come titolare di Naspi o Dis-coll.

Esclusi i disoccupati senza sussidio

Nel caso dei disoccupati non si ha diritto all’incentivo se il trattamento è terminato nel mese di maggio o viene percepito a partire da luglio, in quanto è necessario risultare beneficiari di tali trattamenti nel mese di giugno. 

Contratti stagionali

I lavoratori stagionali che risultano assunti a luglio – riporta il Corriere – restano fuori dall’erogazione dell’incentivo se non rispettano gli stessi requisiti dei dipendenti. Quanti, invece, non hanno un contratto attivo a luglio restano fuori se il reddito 2021 è superiore ai 35mila euro e hanno almeno 50 giornate lavorative nello stesso anno.