Bonus colf e badanti 2024, partono le richieste: importi, requisiti e come fare domanda

Via alle richieste per la decontribuzione totale per due anni sull'assunzione e stabilizzazione dei collaboratori domestici di anziani non autosufficienti

Foto di Claudio Carollo

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Prende ufficialmente il via la presentazione delle domande per il bonus colf e badanti 2024, una decontribuzione del 100 per cento per due anni sull’assunzione e stabilizzazione di collaboratori domestici per l’assistenza degli anziani. Il contributo fino a 3mila euro annui, varato dal Governo tra le misure del decreto Pnrr, è rivolto a persone con oltre 80 anni non autosufficienti e titolari di indennità di accompagnamento, in presenza di determinati requisiti.

Il bonus colf e badanti 2024

Il bonus è stato finanziato nel decreto Pnrr, approvato nel Consiglio dei ministri dello scorso 26 febbraio, con uno stanziamento di 137 milioni di euro dal 2024 al 2028, ricavato dal fondo “Giovani, donne e lavoro 2021-2027”.

Per l’anno in corso saranno impiegati 10 milioni di euro, che saliranno a 39,9 milioni nel 2025, fino a raggiungere i 58,8 milioni nel 2026 (58,8 milioni). Il fondo sarà poi ridotto a 27,9 milioni per il 2027, fino a quasi azzerarsi nel 2028 con i restanti 0,6 milioni.

Come riportato nel decreto, la misura viene introdotta tra quelle per il lavoro col fine di “promuovere il miglioramento del livello qualitativo e quantitativo” alle persone non autosufficienti e “favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio” (qui avevamo riportato tutte le novità approvate nel decreto Pnrr).

I limiti stringenti per poter ottenere il contributo hanno però scaturito diverse critiche, secondo le quali la platea dei potenziali beneficiari si limiterebbe a circa 25mila anziani, gli stessi che dal 2025 riceveranno la prestazione universale dell’assegno di cura da 850 euro, destinata proprio all’assunzione di un collaboratore domestico, in aggiunta all’accompagnamento.

Secondo i dati di “Family Care”, l’agenzia per il lavoro autorizzata dal Ministero del Lavoro, specializzata nell’assistenza familiare a domicilio e in ospedale, nel 2023 le assunzioni di colf e badanti sono aumentate nel 2023 del 17%. L’ultimo Rapporto promosso dall’Osservatorio Domina ha registrato che nel 2022, il reclutamento di personale di questa categoria in Italia aveva subito una riduzione significativa pari a -7,9%, dovuto all’esaurimento degli effetti della “sanatoria” che ha consentito la regolarizzazione di molti lavoratori domestici stranieri, riportando gli assunti regolari ai livelli del 2016.

I requisiti per la richiesta

Il provvedimento prevede l’esonero totale per i contributi Inps e i versamenti assicurativi all’Inail per due anni, ma potrà essere ricevuto dal nucleo familiare richiedente soltanto per un periodo di 24 mesi.

Per ottenere la decontribuzione è necessario dimostrare un Isee non superiore a 6mila euro e che il rapporto lavorativo con il collaboratore domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani sia cessato da meno di 6 mesi. Altro requisito è la non autosufficienza dell’anziano destinatario del servizio, che deve aver già compiuto 80 anni e deve possedere l’indennità di accompagnamento.

Il bonus potrà essere richiesto sia in caso di prima assunzione, sia di trasformazione del contratto da uno a tempo determinato a indeterminato. Non sarà possibile ottenere il contributo in caso di assunzione di parenti o affini (ad esempio suocero, nuora, cognati…) a meno che il rapporto di lavoro sia destinato all’assistenza di ciechi, invalidi civili o di guerra o siano svolte nei confronti di Sacerdoti cattolici.

La domanda potrà essere inviata fino al 31 dicembre 2025 o fino a esaurimento fondi (qui avevamo già parlato del bonus dedicato agli anziani nel Pnrr).