Dopo il pressing fatto anche dal Governo italiano sull’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, è arrivata la decisione sulla somministrazione della quarta dose di vaccino anti Covid. Insieme all’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’ente regolatore ha stabilito per quali pazienti dare il via libera per il secondo booster contro il coronavirus.
Il Ministero della Salute, tenuto conto anche del parere positivo della Commissione Tecnico Scientifica dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha firmato le nuove linee guida per la quarta dose. Cambia così la platea di pazienti che potranno sottoporsi all’iniezione del farmaco.
In cosa consiste il secondo booster: dosaggio, tempi e vaccini utilizzati
Il secondo booster deve essere effettuato con vaccino anti Covid a tecnologia a mRna nelle dosi già autorizzate per la terza dose.
- 30 mcg in 0,3 ml per il vaccino Comirnaty di Pfizer e BioNTech.
- 50 mcg in 0,25 ml per il vaccino Spikevax di Moderna.
Deve essere trascorso un periodo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo.
Chi deve sottoporsi alla quarta dose di vaccino anti Covid in Italia
La quarta dose, in base ai dati emersi dagli studi condotti dagli enti regolatori, potrà essere somministrata alle seguenti categorie.
- Persone di età uguale o superiore agli 80 anni.
- Ospiti dei presidi residenziali per anziani.
- Persone di età uguale o superiore ai 60 anni con elevata fragilità dovuta a patologie concomitanti e preesistenti.
Sono esentate le persone che hanno contratto l’infezione da Sars-Cov-2 dopo la somministrazione della prima dose di richiamo.
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Chi sono i pazienti fragili che devono sottoporsi alla quarta dose di vaccino
Di seguito la lista di patologie che identificano i pazienti come fragili.
Malattie respiratorie
- Fibrosi polmonare idiopatica.
- Malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia.
Malattie cardiocircolatorie
- Scompenso cardiaco in classe avanzata (III – IV NYHA).
- Pazienti post-shock cardiogeno.
Malattie neurologiche
- Sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone.
- Sclerosi multipla.
- Distrofia muscolare.
- Paralisi cerebrali infantili.
- Miastenia gravis.
- Patologie neurologiche disimmuni.
Malattie endocrine
- Diabete di tipo 1.
- Diabete di tipo 2 in terapia con almeno 2 farmaci per il diabete o con complicanze.
- Morbo di Addison.
- Panipopituitarismo.
Malattie epatiche
- Cirrosi epatica.
Malattie cerebrovascolari
- Evento ischemico-emorragico cerebrale con compromissione dell’autonomia neurologica e cognitiva.
- Stroke nel 2020-21.
- Stroke antecedente al 2020 con ranking ≥ 3.
Emoglobinopatie
- Talassemia major.
- Anemia a cellule falciformi.
- Altre anemie gravi.
Altro
- Fibrosi cistica.
- Sindrome di Down.
- Grave obesità (BMI >35).
- Disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art. 3 comma 3.
Cambiano dunque le indicazioni dell’Aifa per la quarta dose, inizialmente prevista solo per i pazienti immunodepressi, come anticipato qua.
Perché la quarta dose non viene somministrata sotto i 60 anni di età
Non sono emersi particolari effetti collaterali relativi alla somministrazione della quarta dose, dunque il profilo di sicurezza del farmaco rimane invariato. Si è optato però per non somministrare il secondo richiamo agli under 60.
Sotto questa fascia di età, infatti, non sono stati riscontrati per ora particolari benefici da una nuova dose di preparato anti Covid a mRna, anche se in altre parti del mondo la quarta dose viene somministrata dai 50 anni, come spiegato qui. Potrebbe arrivare presto il vaccino prodotto in Italia: ecco cosa sappiamo.