Covid, il dubbio di Burioni sulle cure sbagliate e i morti

Il virologo Roberto Burioni, analizzando gli ultimi bollettini, rimarca ancora una volta l'elevato numero di decessi e lancia un monito

L’emergenza Covid-19 è ancora ben lontana dall’essere superata, col numero dei contagi ancora elevato nel nostro Paese e decessi che fanno ancora preoccupare. Ogni bollettino giornaliero, diramato dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, è infatti accolto con maggiori dubbi e titubanze dagli esperti, che non vedono di buon occhio l’ennesima ondata in atto in Italia e, soprattutto, non riescono a spiegarsi il perché del così alto numero di decessi registrato ogni giorno.

I dubbi di Burioni sui decessi

Tra i tanti a puntare il dito contro la gestione del Covid-19 in Italia c’è Roberto Burioni, virologo nonché medico e professore all’Università San Raffaele di Milano. Alla lettura del bollettino di mercoledì 3 agosto 2022, infatti, l’esperto non ha potuto non notare con una certa sorpresa il numero dei morti delle ultime ventiquattro ore, ben 171, che hanno portato il totale da inizio pandemia a 172.568 decessi.

Numeri allarmanti, se si pensa alla situazione che si stava vivendo l’anno scorso in piena campagna vaccinale (solo 27 morti) o quella del 2020 (12 in piena emergenza). Per Burioni c’è quindi qualcosa che non torna, con dati sui decessi che non parlano chiaro o che, in un secondo e ben più allarmante scenario, presentano il conto di una gestione errata dell’emergenza. Il professore del San Raffaele, infatti, non si è tirato indietro nel mettere la pulce nell’orecchio degli italiani attraverso un post sui social.

Su Twitter il messaggio di Burioni è chiaro: “Le autorità devono chiarire subito la situazione“. Il virologo, leggendo i 171 nuovi decessi, ha infatti sottolineato due ipotesi: “O li stiamo contando male, ma pare di no, o li stiamo curando male, posso sospettarlo ma non ho elementi concreti per dirlo”. Una stoccata non di poco peso da parte di Burioni, che smuove ancora una volta la discussione sulla gestione della pandemia (qui vi abbiamo parlato del possibile vaccino universale anti-Covid).

Morti Covid, cosa dicono i dati

Se è vero che nel bollettino del 3 agosto 2022 si registrano 171 morti, andando a guardare i dati delle scorse settimane il dato è comunque in leggero miglioramento. Dopo l’apertura di agosto in risalita, con 121 morti l’1 e 190 il 2, i numeri sembrano tornare verso stime in discesa soprattutto alla luce dell’emergenza vissuta a luglio.

L’ultima settimana dello scorso mese, infatti, la media è sempre stata oltre i 200 morti al giorno, numeri che hanno destato non poche preoccupazioni. Al 2022 il picco massimo è comunque quello raggiunto il 25 gennaio, quando di morti ce n’erano stati ben 469.

Bassetti e la previsione sul Covid

A tornare a parlare di Covid e di possibili previsioni sull’evoluzione del virus ci ha pensato anche l’infettivologo Matteo Bassetti, che tramite i social ha commentato un nuovo studio dei Centri di controllo delle malattie statunitensi. Nel documento dei Cdc viene sottolineato come il Covid sia stato la terza causa di morte negli Usa, tra il 2020 e il 2021, dietro solo a malattie cardiovascolari e tumori, ma presto la situazione cambierà (qui il punto sull’origine del Covid a Wuhan).

Bassetti, infatti, si è reso conto che la mortalità per altre malattie respiratorie, che di solito sono tra il terzo e il quarto posto tra le cause comuni di morte, sia stata bassa. Questo perché non diagnosticate a causa dello stop delle indagini al tampone positivo. Bassetti ha quindi spiegato: “In prospettiva comunque il Covid è destinato a diventare una delle molte altre cause di morte, posizionandosi tra l’ottavo e il decimo posto”.