Richiamo prodotti alimentari per rischio presenza allergeni cancerogeni e vetro

Il ministero della Salute ha pubblicato un richiamo per due prodotti, di cui uno proveniente dall’Asia e che contiene un allergene cancerogeno

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 1 Maggio 2024 17:00

Il ministero della Salute, nella sua funzione di monitoraggio dei prodotti che mettono a rischio la salute, ha richiamato due prodotti. Il primo è un minestrone, mentre nel secondo caso si tratta di un crackers asiatico.

I rischi legati ai due prodotti sono differenti, ma in entrambi i casi è stato richiesto il ritiro per una maggiore sicurezza. L’avvertenza è di non consumarlo e, per i supermercati o punti vendita, di non venderlo.

Richiamo per minestrone di marca: rischio presenza di vetro

Con le nota dell’30 aprile il ministero della Salute (presente anche sull’app dedicata) ha deciso il richiamo di alcuni prodotti. Il primo è il prodotto “Minestrone Classico 850g” (denominazione di vendita) che identifica la minestra di verdure del marchio La Valle degli Orti.

Il produttore e il marchio di identificazione dello stabilimento è FRoSTA, nello specifico dallo stabilimento Lommtzsch, Messaer Strasse 3-5 in Germania. Per identificare al meglio la confezione sotto richiamo si può controllare il lotto accusato: L 4043F10.

Il minestrone, che presenta una confezione marrone simil cartone e la scritta “nuova ricetta” e “nuova busta con meno plastica”, ha fatto scattare l’allarme per via della possibile presenza di un corpo estraneo. In particolare è la presenza di vetro ad aver fatto scattare preoccupare per il rischio di salute dei consumatori. Il richiamo, previsto dalla data 26 aprile 2024 in merito al prodotto con data di scadenza agosto 2025, ha un’avvertenza. Nella nota si legge che il prodotto non deve essere consumato e di riportarlo al punto vendita per il ritiro.

Richiamo per patatine asiatiche: presenza di colorante che causa asma e vomito

Un altro prodotto finito sotto la lente del ministero della Salute è un marchio di patatine asiatiche. Il nome del prodotto (denominazione di vendita) è Lala fish crackers classics 24x100g (PDLA01). La regione sociale con il quale identificarlo è invece Beagley Copperman B.V.

Il nome del produttore è Gem Food e la sede dello stabilimento è nelle Filippine. Secondo la nota di richiamo tutti i lotti arrivati in Italia sono da non consumare. La nota è esplicita e recita:

  • lotto di produzione sotto richiamo: tutti
  • data di scadenza o termine minimo di conservazione sulla confezione: tutti

Il motivo del richiamo è la presenza di un allergene, un colorante molto noto. Si tratta di E110. Ci sono dei coloranti vietati in Europa per i rischi legati al consumo e quello di colore giallo-arancio E110 è uno di questi. Il rischio, più grave nei bambini, è di avere effetti quali: iperattività, asma, orticaria, eruzioni cutanee, mal di stomaco, insonnia, vomito. Secondo alcuni studi questo colorante è cancerogeno.

Nel richiamo sono incluse diverse tipologie di gusto delle stesse patatine. Con la stessa motivazione e con la stessa descrizione che vale per ogni lotto e ogni data di scadenza, sono così ritirate dal mercato e ne viene vietata la vendita anche di:

  • Lala fish crackers al gusto “salt & vinegar” 24x100g (PDLA03)
  • Lala fish crackers al gusto “swee chilli” 24x100g (PDLA04)

Le avvertenze nella nota del ministero della Salute sono perentorie: non si deve consumare il prodotto. Per chi lo vende: bloccarlo e identificarlo come non vendibile. Infine è stato richiesto di attivare la procedura di richiamo dal mercato europeo.