L’aspartame potrebbe essere dichiarato cancerogeno dall’Oms. Il dolcificante artificiale più diffuso in commercio, presente in molti alimenti di produzione industriale, dalle bibite alle gomme da masticare, è sotto la lente di ingrandimento della International Agency for Research on Cancer (Iarc), l’agenzia dell’Oms specializzata nella ricerca sul cancro, che lo potrebbe classificare come “possibile cancerogeno per l’uomo”.
La valutazione della Iarc
Un gruppo di lavoro della Iarc si è riunito dal 6 al 13 giugno scorsi per fornire una valutazione in merito e l’ufficializzazione della decisione è attesa per il 14 luglio, quando l’agenzia dovrebbe pubblicare una monografia dedicata all’aspartame sulla rivista Lancet Oncology. Nel frattempo, dal 27 giugno al 6 luglio, un secondo team di esperti dell’Oms e della Fao dovrà stabilire in quali quantità questo dolcificante artificiale si può ritenere sicuro. Per questo, ha spiegato la Iarc, “le due valutazioni sono complementari”.
I livelli di classificazione della Iarc sulla cancerogenicità delle sostanze sono quattro:
- il gruppo 1 identifica le sostanze per cui ci sono sufficienti prove di cancerogenicità;
- le sostanze inserite nei gruppi 2A (probabile cancerogeno) e 2B (possibile cancerogeno) sono considerate potenzialmente in grado di favorire lo sviluppo di tumori, ma con differenti livelli di forza delle prove scientifiche disponibili.
- nell’ultimo, il gruppo 3, sono incluse tutte le sostanze che non sono classificabili come cancerogene.
Sul tema l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha spiegato che da più di trent’anni “questo edulcorante e i suoi derivati sono argomento di approfondite ricerche che comprendono studi sperimentali sugli animali, ricerche cliniche, studi sulle quantità assunte, studi epidemiologici e attività di sorveglianza successiva all’immissione in commercio. Da molti anni e in molti Paesi l’aspartame, a seguito di accurate valutazioni della sua sicurezza, è giudicato sicuro per il consumo umano”.
“L’aspartame – ha sottolineato l’Efsa – è un edulcorante artificiale intenso, a basso tenore calorico. Si presenta come una polvere bianca e inodore ed è circa 200 volte più dolce dello zucchero. In Europa ne è autorizzato l’uso come additivo alimentare in prodotti alimentari tipo bevande, prodotti di pasticceria e confetteria, prodotti lattieri, gomme da masticare, prodotti dietetici e per il controllo del peso, nonché come edulcorante da tavola”.
Nell’Unione europea (UE) l’etichetta sui prodotti alimentari contenenti aspartame deve dichiarane la presenza, indicandone il nome o il suo numero con la E davanti (E 951).
In quali alimenti è presente l’aspartame
L’aspartame è presente in numerosi alimenti di produzione industriale e anche in alcuni farmaci: viene utilizzato soprattutto per le bibite gassate, prodotti di pasticceria e confetteria, snack, merendine, yogurt, gelati e prodotti caseari, gomme da masticare e in particolare, oltre che come dolcificante da tavola, in prodotti ipocalorici e per il controllo del peso, nei quali viene usato come sostitutivo dello zucchero (qui avevamo parlato di sei cibi scudo contro il tumore).
Riguardo alla decisione della Iarc si è espressa l’Associazione Internazionale dei Dolcificanti (Isa) che “nutre serie preoccupazioni per le speculazioni preliminari” sull’opinione “che potrebbero fuorviare i consumatori sulla sicurezza dell’aspartame“. L’associazione dei produttori di dolcificante ha ricordato in una nota come l’ingrediente sia uno dei più “studiati nella storia” ed è stato dichiarato sicuro da “oltre 90 agenzie per la sicurezza alimentare”.
“L’International Agency for Research on Cancer, o Iarc, – spiega Frances Hunt-Wood, segretario generale dell’International Sweeteners Association – non è un organismo per la sicurezza alimentare. Il comitato congiunto Fao e Oms di esperti sugli additivi alimentari dell’Organizzazione mondiale della sanità sta conducendo una revisione completa della sicurezza alimentare dell’aspartame e non è possibile trarre alcuna conclusione fino alla pubblicazione di entrambi i rapporti”.
Per questo Isa, aggiunge, ha “fiducia nel rigore scientifico dell’analisi completa della sicurezza alimentare dell’aspartame condotta da parte del Comitato Congiunto di Esperti Fao/Oms sugli Additivi Alimentari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e attende con impazienza la pubblicazione completa di tali risultati nelle prossime settimane” (qui abbiamo parlato del test del sangue per la diagnosi precoce dei tumori).