Arriva il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-2024 per l’area della dirigenza medica e sanitaria. La sottoscrizione da parte dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni ha permesso gli aumenti medi su 13 mensilità e gli arretrati. 1,2 miliardi di euro hanno assicurato un incremento medio del 7,27%, con aumenti di 491 euro al mese.
Il rinnovo non ha trovato d’accordo tutte le organizzazioni sindacali. Restano fuori Fp Cgil Medici e Fassid. Soddisfatto il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, secondo cui la firma è un traguardo che si inserisce in un percorso virtuoso reso possibile grazie all’impegno e alle risorse stanziate dalla legge di Bilancio.
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Firmato il contratto dei medici: previsti aumenti
Grazie alle risorse disponibili, ovvero 1,2 miliardi di euro, il contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-2024 dell’area della dirigenza medica e sanitaria prevede un aumento salariale. La sottoscrizione è arrivata in accordo tra la maggior parte delle organizzazioni sindacali e l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.
Soddisfa quasi tutti, ma non Fp Cgil Medici e Fassid che non hanno firmato. Gli altri invece si dicono felici di aver messo a disposizione di 137.000 dirigenti, di cui 120.000 medici e 17.000 dirigenti sanitari non medici, un aumento medio di circa 491 euro al mese per 13 mensilità.
Sono previsti anche gli arretrati, stimati intorno ai 6.500 euro. A questi vanno aggiunti ulteriori incrementi previsti per la retribuzione di posizione di parte fissa per i dirigenti neoassunti, che rappresentano un incremento del +55% pensato per valorizzare l’ingresso dei giovani.
È stata inoltre incrementata l’indennità di direzione di struttura complessa e altre indennità per specifici profili medici, veterinari e sanitari. Si conclude così il percorso avviato lo scorso 1° ottobre e che ha portato alla definizione di un accordo tra le parti.
Novità normative: cosa prevede il nuovo contratto
Con il contratto dei medici arriva anche una nuova parte normativa. Per esempio, il dirigente può chiedere la ricostruzione dei rapporti di lavoro degli ultimi cinque anni con una delle aziende con le quali ha cessato il proprio rapporto di lavoro.
Arrivano modifiche per le ferie. In particolar modo, ci si è mossi affinché si potesse garantire al dirigente una maggiore fruizione delle ferie e un impegno al monitoraggio dello smaltimento delle stesse. A questo fine è stata resa possibile la fruizione delle ferie anche durante il periodo di preavviso.
Attesa anche la tutela per il personale sanitario oggetto di aggressione da parte di terzi. Tra le novità infatti è previsto il patrocinio legale da parte dell’azienda e la possibilità, se richiesta dal dirigente, di un supporto psicologico.
Il commento del ministro Zangrillo
Sono chiusi i rinnovi 2022-2024 di tutti i settori e il ministro per la Pubblica amministrazione non può che dirsi soddisfatto. “C’è già la data: quella del 3 dicembre. Quel giorno inizierà la trattativa per la tornata 2025-2027 per il rinnovo delle funzioni centrali”, ha dichiarato. Con la firma per la dirigenza medica e sanitaria si chiude una fase della contrattazione e si passa alla prossima.
Zangrillo conferma che le tempistiche sono da record, mai viste nella storia repubblicana. Questo è stato possibile solo grazie “alle risorse già messe a disposizione dal Governo”, che hanno trasformato in realtà la possibilità di firmare i contratti del pubblico impiego nei tempi previsti.