Bonus 200 euro ai dipendenti pubblici: cambiano le regole, come averlo

Grande confusione sta generando il Bonus 200 euro. Come funziona per i dipendenti della Pubblica amministrazione? Cosa si deve fare e cosa no per averlo?

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

In tanti state scrivendo a QuiFinanza dopo la notizia del Bonus 200 euro in arrivo. Per chi non ne avesse sentito ancora parlare, si tratta di una nuova indennità introdotta dal governo Draghi nel cosiddetto decreto Aiuti, nel quadro delle misure adottate in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, e di politiche sociali, come risposta sia alla crisi energetica che alla guerra in Ucraina.

La domanda ricorrente è: come funziona per i dipendenti pubblici? Ci sono differenze rispetto al settore privato? Come deve fare un dipendente della Pubblica amministrazione per avere l’indennità?

Bonus 200 euro agli statali: come funziona e come si ottiene

Iniziamo col dire che, mentre per i lavoratori dipendenti del settore privato va necessariamente compilata e consegnata al datore di lavoro un’autocertificazione in cui si richiede il Bonus, per tutti i dipendenti statali il Bonus arriva invece in automatico, direttamente in busta paga, senza bisogno di fare alcuna richiesta.

In sostanza, il dipendente della Pa non deve fare assolutamente nulla per avere questo Bonus: semplicemente, se ne avrà i requisiti, riceverà il Bonus direttamente assieme allo stipendio.

C’è stata parecchia confusione al riguardo da parte dell’INPS in questi giorni: mentre inizialmente l’Istituto aveva indicato che il pagamento dei 200 euro sarebbe stato automatico per tutti, senza bisogno di autocertificazioni, poi è arrivato il dietrofront, ma solo per i lavoratori del privato.

Come spiega FLC CGIL, per quanto riguarda i dipendenti della Pubblica Amministrazione che ricevono lo stipendio attraverso il sistema NoiPA, dovrebbe essere in corso di approvazione un provvedimento normativo secondo il quale, ai fini dell’erogazione dell’indennità una tantum, i dipendenti pubblici non sono tenuti a rendere alcuna dichiarazione, poiché la platea dei beneficiari sarà individuata mediante apposite comunicazioni tra Mef e Inps.

Il sistema NoiPA

NoiPA è la piattaforma realizzata dal Dipartimento dell’Amministrazione Generale del personale e dei servizi del Ministero dell’Economia e delle Finanze per la gestione del personale della PA. Il sistema lavora ogni giorno per essere al fianco delle Pubbliche Amministrazioni, seguendo passo dopo passo tutti gli aspetti legati alla gestione del personale.

I servizi online offerti a tutti i dipendenti pubblici sono davvero tanti. Un ventaglio ampio di risorse che copre tutti gli aspetti legati alla vita lavorativa dei dipendenti. In particolare:

  • Anagrafici
    Gestione residenza fiscale e domicilio
    Gestione stato civile e familiari
  • Stipendiali
    Consultazione Cedolino e CU
    Gestione modalità di riscossione
  • Presenze
    Visualizzazione cartellino
    Gestione autorizzazioni straordinario
    Visualizzazione turni
    Gestione eccedenza
    Gestione omessa timbratura
    Gestione assenze e permessi
    Gestione ferie e festività soppresse
    Gestione riposi solidali
  • Previdenza
    Gestione previdenza complementare
    Cruscotto previdenziale
  • Prestiti e Convenzioni
    Piccolo prestito
    NoiPAssicura
    Gestione delegazioni di pagamento
    Gestione delegazioni di pagamento per onlus e eventi straordinari
  • Stato Giuridico
    Gestione part-time
    Gestione dimissioni
    Gestione stato matricolare
    Gestione trasferimenti
  • Missioni
    Gestione missioni
    Gestione rimborso missioni
    Carta di credito aziendale
  • Simulazioni
    Simulazione effetti part-time
  • Altri servizi
    Valutazione delle performance.

I requisiti

Al Bonus hanno diritto tutti i lavoratori pubblici assunti con contratto di lavoro sia full time che part time. Per chi ha un contratto a tempo parziale l’importo non viene dimezzato, ma spetta per intero.

In generale, possiamo dire che il Bonus spetta a tutti i lavoratori dipendenti, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, purché venga rispettato il limite della retribuzione mensile imponibile ai fini previdenziali, pari a 2.692 euro.

Il requisito fondamentale per poterlo ottenere è aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% nel primo quadrimestre del 2022 per almeno una mensilità, nell’eventualità di essere stato assunto alla fine del periodo.

Quali redditi bisogna considerare

L’INPS ha chiarito che nel computo della soglia di reddito da rispettare, per poter aver diritto all’erogazione del Bonus, vanno inclusi tutti i redditi di qualsiasi natura, con la sola eccezione dei seguenti:

  • rendita casa di abitazione e relative pertinenze;
  • trattamenti di fine rapporto;
  • emolumenti arretrati sottoposti a tassazione separata;
  • ANF, assegni familiari e assegno unico universale;
  • assegni di guerra, indennizzi da vaccinazione o trasfusione;
  • indennità di accompagnamento.

Quando arriva il Bonus 200 euro? Già a luglio: come detto, per i lavoratori della Pubblica amministrazione l’indennità una tantum arriverà direttamente in busta paga.