Il 2024 sarà in Italia l’anno dell’IT Wallet. Il Governo, grazie ai fondi europei stanziati tramite il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha infatti in programma di sperimentare e poi rendere disponibile a tutti i portafogli digitale italiano.
La differenza di questo strumento con Spid e Cie è da prima che si tratta non solo di un mezzo con cui identificarsi a livello digitale, ma anche un portafogli digitale di tutti i documenti relativi a un cittadino, come suggerisce il nome. Dal 2025 invece, IT Wallet sostituirà completamente le altre forme di identità digitale, inglobandole.
Come si ottiene e come funzione IT Wallet
IT Wallet diventerà presto il nuovo punto di riferimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e per l’accesso ai servizi in Italia. Si tratterà di un servizio disponibile per tutti cittadini maggiorenni che sarà disponibile tramite l’app IO, varata nel 2020 e che già ora funziona per la raccolta di alcuni documenti digitali.
IT Wallet però farà un ulteriore passo in avanti e punterà a contenere, proprio come un vero portafogli, anche patenti di guida, carte d’identità e qualsiasi altro documento importante che un cittadino può vere a disposizione.
L’obiettivo del Governo è quello di rendere sempre più digitale la pubblica amministrazione e di allinearsi con il progetto del portafogli digitale europeo. In questo modo i cittadini avranno sempre a portata del loro smartphone tutti i documenti più importanti, oltre che accesso ai servizi essenziali.
La fase di sperimentazione si concluderà a giugno del 2024, dopo tutte le prove e i test necessari ad assicurarsi del suo funzionamento su vari dispositivi. Da quel momento comincerà un rilascio graduale direttamente del sistema sulla App Io, tra luglio e settembre. Da lì in poi il portafogli digitale continuerà ad espandersi.
La differenza tra IT Wallet, Cie e Spid
IT Wallet può assomigliare a Cie o Spid, i due sistemi di identità digitale con cui ad oggi si può accedere alla pubblica amministrazione online. Il portafogli elettronico in realtà è molto più ambizioso ed estensivo, tanto che tra il 2025 e l 2026 ingloberà questi due sistemi, che smetteranno di esistere come identità a sé stanti e entreranno a far parte di IT Wallet.
Oltre a questo, l’obiettivo del governo è di fare di IT Wallet l’unico centro in cui ogni cittadino potrà trovare tutti i documenti di cui ha bisogno. Non solo carta d’identità e patente, ma anche la tessera sanitaria, quella elettorale, il passaporto e la carta della disabilità che saranno i primi documenti ad essere integrati.
Da lì si aggiungeranno i titoli di studio, le licenze professionali e i documenti giuridici. IT Wallet sarà anche fondamentale per poter accedere alle candidature per i bandi di concorso pubblici. Tutto questo per permettere nel 2026 la progressiva sperimentazione e inserimento nei vari sistemi dei singoli Paesi membri di un solo Wallet per l’Unione europea che integri in esso le funzioni di tutti i sistemi di identità digitale nazionale. Questo dovrebbe creare un’identità digitale europea con la quale accedere a tutti i servizi nei confini dell’Ue, aumentando l’integrazione.