Vincenzo De Luca a Roma in testa al corteo dei sindaci contro l’Autonomia, insulti a Giorgia Meloni

Durante il corteo dei sindaci a Roma ci sono state tensioni con le forze dell'ordine. De Luca pretende lo sblocco dei fondi per il Mezzogiorno

Foto di Mauro Di Gregorio

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Vincenzo De Luca abbandona il fioretto e impugna la sciabola: il governatore della Campania ha marciato per il centro di Roma alla testa del corteo dei sindaci in protesta contro l’Autonomia differenziata accusata di calpestare e offendere il Sud. Per l’occasione De Luca ha messo da parte il suo caratteristico aplomb e ha apostrofato con termini offensivi la premier Giorgia Meloni. Insieme a quasi 700 sindaci, De Luca ha chiesto lo sblocco dei fondi congelati per il Mezzogiorno.

Meloni critica De Luca

“Forse se si lavorasse invece di fare le manifestazioni si potrebbe ottenere qualche risultato in più”, ha punto la premier Giorgia Meloni da Gioia Tauro, dove si trova impegnata nella firma del Patto di Coesione.

De Luca insulta Giorgia Meloni

“Senza soldi non si lavora. Lavora tu, stron*a! È tollerabile questo atteggiamento con centinaia di sindaci che non hanno i soldi per l’ordinaria amministrazione?” ha esclamato De Luca.
“La dignità del Sud non è in vendita – ha aggiunto – tanto meno quella della Campania e di Napoli. Vorrei che il presidente Meloni chiedesse scusa al Sud. Il fondo sviluppo e coesione è destinato al Sud, prevede che l’80 per cento delle risorse vadano al Sud e il 20 per cento al Nord. Un governo che avesse avuto un briciolo di dignità avrebbe concordato l’accordo di coesione in primo luogo con tutte le regioni del Sud, non con quelle del Nord. Ha dimostrato di non avere dignità politica, e disprezzo nei confronti del sud”.

De Luca non molla sulla questione dei fondi per il Sud: il governatore ha già denunciato il ministro delle Politiche di Coesione Raffaele Fitto per il blocco di parte dei Fondi destinati al Meridione. Contestualmente De Luca ha fatto partire una denuncia alla magistratura contabile e un ricorso al Tar.

Il Sud intanto continua a vivere uno spopolamento demografico dovuto alla disoccupazione.

De Luca dal prefetto di Roma

“Qualcuno venga qui a parlare, sennò dovete caricarci! Ci dovete caricare! Ci dovete uccidere!“, ha urlato De Luca ai rappresentanti delle forze dell’ordine che cercavano di arginare il corteo giunto in piazza Colonna. “Ci manca solo che ci buttino la bomba atomica!”, ha aggiunto.
Un gruppo di manifestanti intendeva seguire De Luca a Palazzo Chigi, così si sono create tensioni con le divise. Il governatore si è poi recato a Montecitorio. De Luca e una delegazione di 10 sindaci hanno poi ricevuto l’invito a incontrare il prefetto di Roma, Lamberto Giannini.

La reazione di Fratelli d’Italia

“Ma davvero il presidente della Campania De Luca, si ritiene ‘legibus solutus’ e quindi libero di insultare ogni giorno chi gli capita a tiro? Ma può un rappresentante delle istituzioni in modo ossessivo e compulsivo riferirsi al presidente del Consiglio con toni offensivi e privi di un elementare rispetto dell’educazione che, anziché infangare il destinatario, gettano solo discredito sull’istituzione che lui stesso rappresenta?”, ha criticato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.