Trump, arresto lampo: la foto segnaletica diventa gadget elettorale

Lo scatto - già diventato iconico - è pronto a essere l'asso nella manica di quello che lui ha definito il suo martirio politico in vista delle elezioni

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Redazione

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Ha fatto il giro del mondo la foto segnaletica col timbro dell’ufficio dello sceriffo che ritrae l’ex Presidente Usa Donald Trump, un’immagine già diventata iconica di quello che lui ha definito il suo martirio politico-giudiziario, pronta a diventare un gadget elettorale.

Trump, arresto lampo

Lo scatto – entrato immediatamente nella storia degli Stati Uniti e non solo – è stato rilasciato dallo stesso tycoon su X, social sul quale non postava dall’8 gennaio 2021, con la scritta: “Mai arrendersi”. Elon Musk ritwitta il post dell’ex presidente: “Livello superiore”. Un fermo lampo, durato infatti solo 20 minuti con rilascio immediato su cauzione, con l’accusa di aver tentato insieme ad altri 18 alleati di ribaltare il voto in Georgia nel 2020.

E la foto diventa gadget

“Non ho fatto nulla di sbagliato. È un giorno molto triste per l’America”, ha affermato Trump poco dopo essersi consegnato alle autorità di Atlanta. “Quello che è accaduto è una parodia della giustizia, un’interferenza elettorale, non abbiamo mai visto nulla del genere in questo Paese”.

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Intanto, il Tycoon è già pronto a cavalcare l’arresta in ottica elezioni 2024. E ovviamente continua a dichiararsi non colpevole. “Contro di me è in atto una persecuzione, una persecuzione condotta da un avversario politico contro qualcuno che è avanti nei sondaggi. Non possiamo permettere che questo accada”, ha detto Trump nei giorni scorsi, lasciando per la terza volta il tribunale, in una dichiarazione sotto la pioggia sulla pista dell’aeroporto Reagan.

“Non è colpa mia se il mio avversario politico nel partito democratico, il ‘corrotto’ Joe Biden, ha detto al suo procuratore generale di accusare il principale (di gran lunga!) candidato repubblicano ed ex presidente degli Stati Uniti di tutti i crimini possibili così da costringerlo a spendere tutti i soldi per la difesa”, ha attaccato il tycoon sul suo social Truth ribadendo che le incriminazioni contro di lui sono “una strumentalizzazione della giustizia senza precedenti e aggiungendo che “gliene basta un’altra per assicurarsi la vittoria al 2024″.

Duello Tv: chi ha vinto?

Intanto, nelle scorse ore, è andato in onda  il primo dibattito tv su Fox News che ha visto protagonisti gli otto candidati presidenziali americani. Dall’Ucraina all’aborto passando per il clima: si sono attaccati praticamente su tutto. Unica cosa su cui sono stati d’accordo è il fallimento di Joe Biden. 

Proprio durante il duello tv, il Tycoon – grande assente –  è apparso in un’intervista – secondo molti piuttosto compiacente – rilasciata a Tucker Carlson su X nel corso della quale ha attaccato Joe Biden: “Penso che sia il presidente più corrotto che abbiamo mai avuto, e ha anche la particolarità di essere il più incompetente”, ha sentenziato.

Dal dibattito di Milwaukee comunque non è uscito un vero vincitore. Ha deluso il governatore della Florida Ron Desantis, principale rivale di Trump, che sembra aver mancato l’occasione per emergere dal gruppo e risalire nei sondaggi.