Theodore Roosevelt, il Presidente USA premio Nobel per la Pace

Perché Theodore Roosevelt ha vinto il Nobel per la Pace e com'è finito il suo viso sul celebre Monte Rushmore: ecco la sua storia

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Theodore Roosevelt è stato il ventiseiesimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Nato a New York nel 1858, è deceduto a Oyster Bay nel 1919. La sua elezione seguì un evento drammatico, l’assassinio di William McKinley, suo predecessore. In un momento di grande sconvolgimento per il Paese, il popolo scelse di affidare le guida a quello che è poi passato alla storia per essere stato il più giovane POTUS mai eletto. Piccola nota curiosa a mergine, era cugino di quinto grado di Franklin Delano Roosevelt, divenuto poi il 32esimo Presidente USA.

Uno dei volti sul Monte Rushmore

Quando si parla di Roosevelt, generalmente si fa riferimento a Franklin Delano, considerando la sua rilevanza per l’economia americana con il New Deal. Ciò non vuol dire, però, che il cugino Theodore sia meno rilevante. Basti pensare che il suo è uno dei quattro volti raffigurati sul Monte Rushmore.

Siamo nel Dakota del Sud, sul massiccio delle Black Hills, composto da blocchi granitici. L’artista incaricato fu Gutzon Borglum, che supervisionò i lavori, iniziati nel 1927 e proseguiti fino al 1941. Furono scelti George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln. Quattro nomi in rappresentanza della nascita, crescita, sviluppo e stabilità della nazione, ricordando i primi 150 anni di storia americana.

Perché ha ottenuto il premio Nobel

Il Presidente Theodore Roosevelt ha ricevuto il premio Nobel per la Pace nel 1906 e alla base di questa decisione c’è di certo la sua politica estera. La condusse con particolare fermezza, al punto che venne definita del bastone grosso.

Sorprende in buona parte la consegna di questo riconoscimento, dal momento che Theodore Roosevelt è passato alla storia per essere stato un accanito militarista. Non un uomo propenso a parlare più che combattere, dunque. Viene così da chiedersi cosa abbia fatto per riuscire a essere conclamato un uomo di pace su scala globale.

Fu cruciale, però, il suo intervento diplomatico durante la guerra tra Russia e Giappone. Il conflitto aveva raggiunto una fase molto delicata, ma si sperava che i negoziati potessero calmare le acque e condurre e un finale differente da quello che sembrava già scritto. Roosevelt riuscì a far ascoltare le proprie ragioni e trovare un terreno comune tra le fazioni, fino a raggiungere il trattato di Portsmouth. Da ricordare, inoltre, come le sue azioni abbiano inoltre condotto a una risoluzione pacifica del conflitto tra Stati Uniti e Messico. Era infatti certo dell’importanza di difendere gli interessi statunitensi in America Latina. A dimostrarlo c’è il suo accordo per la costruzione del Canale di Panama nel 1903.

La sua nomina ha rappresentato un evento storico, considerando come Roosevelt sia stato il primo Presidente USA a ricevere il premio Nobel per la pace. Questo riconoscimento fu però alquanto controverso, considerando come sia stato in assoluto il primo politico a essere scelto. Ciò non poteva accadere in una fase peggiore, a dire il vero, considerando come la sua immagine pubblica fosse allora quella di un militare estremista e assetato di conquista.