Meloni vola da Biden: quanto costa usare un aereo di Stato?

Dopo le polemiche che accompagnarono l’Air Force di Matteo Renzi, si torna a discutere sui voli di Stato: quanto costano gli aerei usati dal governo

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

È l’estate del 1960 quando l’indimenticabile Ray Charles, tra i pionieri della musica soul dello scorso secolo, incide l’album dal titolo The Genius Hits the Road. Tra i dodici brani ispirati ad altrettante località iconiche degli Stati Uniti, ce n’è uno che scala fin da subito le classifiche di ascolto: il ritornello recita Georgia on my mind e si richiama all’omonimo stato affacciato sulla costa sud-est. Venne scritto circa trent’anni prima dal compositore Stuart Gorrell, ma le sue note trovarono il favore del pubblico solo grazie alla cover registrata da Ray Charles.

A distanza di sessant’anni, quella musica risuona ancora nelle orecchie degli americani, in particolare di quelli meno giovani. Non fa eccezione Joe Biden, che nel pomeriggio di venerdì 1° marzo (quando in Italia era già sera inoltrata) ha ricevuto a Washington la premier italiana Giorgia Meloni, impegnata in un viaggio oltreoceano nelle vesti di leader di turno del G7. Il capo della Casa Bianca ha fatto gli onori di casa in modo molto affettuoso, sfoderando grandi sorrisi, dandole addirittura un bacio “paterno” sulla nuca e svelando di aver canticchiato Georgia on my mind fin dalla mattina precedente l’incontro.

Viaggio di Giorgia Meloni a Washington per l’incontro con Joe Biden: cosa sappiamo sul volo di Stato della presidente del Consiglio 

Dopo il faccia a faccia con Biden, il tour della presidente del Consiglio in Nord America prevedeva lo spostamento in Canada per incontrare il primo ministro Justine Trudeau: anche lui parteciperà al prossimo meeting dei grandi del mondo, in programma in programma in Puglia per il prossimo giugno. Dunque, sia l’inquilino dello Studio Ovale che il suo omologo di Ottawa voleranno alla volta dell’Italia ad inizio estate. Un viaggio lungo (soprattutto per Biden, che ha sorpassato gli 81 anni di età) ma non troppo pesante, soprattutto se paragonato ad altre trasferte più impegnative compiute anche di recente dallo stesso presidente Usa, come quella in Israele per occuparsi della crisi a Gaza.

Invece Giorgia Meloni come ha effettuato lo spostamento verso gli States? La domanda torna ciclicamente di moda ogni qual volta un presidente del Consiglio abbia in programma di imbarcarsi su un aereo di Stato per dirigersi all’estero. A quanto ammontano le spese per coprire una tratta internazionale? E quanto costa mantenere un velivolo a disposizione della classe politica? La nostra storia recente è lastricata di inchieste e reportage su questo argomento: cerchiamo di fare chiarezza.

Politica e voli di Stato, un rapporto di lunga data: quanto ci è costato l’Air Force di Matteo Renzi e cosa dicono le regole sugli aerei istituzionali

Ricordiamo tutti le polemiche che hanno accompagnato l’Air Force di Matteo Renzi, un modello Airbus A340-500 che la nostra compagnia di bandiera Alitalia affittò dalla emiratina Etihad Airways e parcheggiò a Fiumicino in attesa di utilizzarlo per compiere tratte lunghe senza la necessità di fermarsi per fare il pieno di carburante. Era il 2016, la compagnia aerea degli Emirati Arabi entrava in Alitalia con il 49% delle quote e tentava di risollevare le sorti del vettore tricolore.

Un’operazione che poi non è andata a buon fine, ma che intanto ha prodotto due contratti assai onerosi per l’Airbus A340. Il primo viene firmato tra i vertici di Alitalia e quelli di Etihad Airways per il noleggio dell’aereo: costo dell’operazione stimato attorno ai 75 milioni di dollari (di poco superiori a 68 milioni di euro, secondo il cambio dell’epoca), a cui ne va aggiunto un altro per la tinteggiatura del mezzo, il suo trasferimento da Abu Dhabi a Roma e le prove tecniche iniziali.

Il secondo contratto prevede il sub-noleggio dell’Airbus A340 e viene sottoscritto tra Alitalia stessa e il ministero della Difesa, visto che lo Stato italiano non può rivolgersi direttamente a Paesi extra-Ue per questa tipologia di accordo. Tra le diverse voci compaiono anche quelle per l’addestramento dei piloti, la manutenzione continuativa e l’intrattenimento di bordo, per un valore complessivo di 168 milioni di euro spalmati in otto anni. Il bilancio delle due operazioni, dunque, viene studiato in modo da garantire un guadagno di 100 milioni di euro alla nostra compagnia di bandiera.

Quanto costa un singolo viaggio con l’aereo di Stato? Il caso dell’Airbus A340 e le differenze con l’aereo usato da Giorgia Meloni

Tutto è cambiato a partire dal 2018, quando il Movimento 5 stelle vince le elezioni politiche. È rimasta nell’immaginario collettivo la foto di Luigi Di Maio (ai tempi ministro dello Sviluppo economico nel primo esecutivo guidato da Giuseppe Conte) e Danilo Toninelli (al dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti) che si stringono la mano a favore di telecamere annunciando lo scioglimento dei due accordi di affitto e sub-affitto. Da allora, gli esponenti di governo del nostro Paese hanno ricominciato a viaggiare per il mondo a bordo dell’Airbus A319, quello gestito direttamente dall’Ufficio Voli della presidenza del Consiglio.

È questo il mezzo che Giorgia Meloni ha utilizzato anche venerdì per recarsi da Joe Biden. Ed è sempre questo modello ad averla trasportata negli innumerevoli viaggi compiuti in questi primi 17 mesi a Palazzo Chigi, diventando a tutti gli effetti un ufficio di lavoro: al suo interno infatti ci sono 36 posti a sedere (con sedili in pelle) e una conference room per le riunioni. Costo stimato del velivolo? Tra i 90 e i 100 milioni di dollari (ad oggi equivalenti a circa 85/90 milioni di euro). Ma le spese che interessano gli italiani sono quelle di manutenzione – visto che l’addestramento piloti è di competenza dell’Aeronautica militare, che la svolge regolarmente – e su queste non ci sono dati ufficiali che consentano di calcolare il valore di ogni singolo spostamento.

Certo, in conclusione, è difficile pensare che possa sorpassare la cifra complessiva dell’Air Force A340. Con lo stop voluto dai grillini, il bilancio finale dell’operazione è diventato il seguente: circa 37 milioni di dollari versati da Alitalia alla Etihad Airways tra il 2016 e il 2018 per un totale di 88 viaggi realizzati. Ognuno dei quali, dunque, è costato all’erario pubblico oltre 420mila euro. E la curiosità più interessante è che nessuno di questi voli ha visto Matteo Renzi salire a bordo. Accusato dall’opinione pubblica di essere la mente dell’operazione, il fondatore di Italia Viva non ha mai messo piede sull’Airbus 360 negli anni trascorsi alla guida del Paese.