La Russia schiera un nuovo super aereo: come cambia la guerra

La decisione russa di schierare al fronte l'A-50 Mainstay D potrebbe cambiare le sorti del conflitto. Non per la potenza di fuoco aerea, ma per la difesa dagli attacchi ucraini

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

La guerra in Ucraina è in stallo, ma non ferma. La controffensiva ucraina sembra aver perso slancio e tutto lascia intendere che Kiev non riesca a centrare gli obiettivi militari che si era prefissata durante la scorsa primavera. Un po’ per l’accresciuta presenza russa sul terreno (a 5mila euro al mese, come avevamo riportato qui), un po’ per la stanchezza delle truppe locali. Fattori che non hanno però impedito all’esercito di ricacciare indietro gli occupanti russi in un’area compresa tra i 3 e gli 8 chilometri lungo la riva est dello strategico fiume Dnipro, a due passi dalla Crimea.

Dall’altro lato c’è una Russia che ha trasformato il sud-est ucraino in un enorme campo minato e in un dedalo di trincee. E che ora schiera un nuovo aereo che promette di cambiare il suo modo di fare la guerra.

Mainstay, il nuovo aereo russo arriva in Ucraina

Stando ai dati dell’intelligence britannica, la Russia ha iniziato a utilizzare per la prima volta l’aereo di sorveglianza denominato “A-50 Mainstay D” dalla Nato. A Mosca invece lo chiamano “Beriev A-50” o “belva volante”, progettato dall’Unione Sovietica (su prototipo di un italiano naturalizzato sovietico, Roberto Bartini) all’epoca della Guerra Fredda. Si tratta di un velivolo ibrido, militare e multiruolo, rimasto allo stadio di prototipo.

Il suo ruolo nel conflitto potrebbe rivelarsi decisivo per quanto riguarda l’identificazione di obiettivi in Ucraina, da segnalare poi al sistema missilistico di difesa aerea a lungo raggio SA-21. Rispetto a quest’ultimo, il radar di cui dispone il Mainstay è in grado individuare gli aerei nemici a distanze più lunghe, addirittura attorno alla curvatura della Terra. Definito come aereo anfibio a decollo verticale, è stato concepito per volare sia ad elevate altitudini a grande velocità sia poco al di sopra del livello del mare. Il prototipo è stato ovviamente completato e modernizzato, in modo da coordinare i caccia dell’Aeronautica russa (che si fosse vicini a una guerra aerea lo avevamo anticipato qui).

Come cambia la guerra tra Russia e Ucraina

La discesa in campo del Beriev A-50 non modifica dunque la potenza di fuoco russa, ma la sua capacità di previsione e difesa. Trattandosi di un velivolo di controllo e preallarme in volo, il Mainstay è in grado di rilevare minacce incombenti come aerei e missili. La sua capacità di coordinamento di attacchi aerei e controllo mobile, inoltre, è utilizzabile anche a centinaia di chilometri di distanza dal campo di battaglia.

Nonostante i report alleati forniscano alle Forze ucraine tutte queste informazioni, i Mainstay russi rappresentano bersagli molto più difficili da colpire grazie soprattutto alla loro capacità di volare ad alta quota e alla loro elevata mobilità. La mossa del Cremlino rivela tuttavia una preoccupazione tattica non di poco conto: la rapidità con cui è stata disposta l’integrazione del Mainstay e del sistema SA-21 evidenziano il timore di Mosca sullo schieramento da parte ucraina degli aerei da combattimento forniti dall’Occidente (qui spieghiamo perché l’Ucraina vuole finire la guerra entro marzo).

Le prospettive della guerra potrebbero mutare rapidamente. Secondo gli 007 britannici, esiste una seria possibilità che la Russia sia pronta a esporsi a maggiori rischi mobilitando il Mainstay più vicino alla prima linea. Intanto l’Ucraina riceverà presto nuove forniture e nuovi armamenti da Germania e Polonia, con gli Usa che annunciano un altro pacchetto di aiuti militari da 100 milioni di dollari.