I russi che traslocano nell’Ucraina occupata per risparmiare

La russificazione dell'Ucraina occupata procede: migliaia di cittadini russi starebbero pensando di trasferirsi a Mariupol e nei territori circostanti alla ricerca di una nuova vita

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Mentre la guerra continua a imperversare in Ucraina, alcuni russi hanno deciso di spostarsi a vivere nei territori occupati alla ricerca di una vita più economica. È quanto accade a Mariupol dove il Cremlino ha messo in atto una febbrile ricostruzione per far dimenticare al più presto l’orrore della guerra. Era già noto che Mosca avesse stabilito di trasformare Mariupol, e gli insediamenti circostanti, in un enorme hub militare e logistico per l’esercito russo con un conseguente massiccio trasferimento di militari.

La russificazione dell’Ucraina procede

La notizia è che a Mariupol ora si stanno trasferendo anche i civili. La Bbc ha riportato la dichiarazione di un migrante russo entusiasta della prospettiva di trasferirsi in un appartamento con vista sul Mar Nero.

I russi hanno preso possesso di Mariupol nella primavera del 2022 dopo un bagno di sangue fatto di assedi e bombardamenti. Ora si procede alla russificazione della città occupata. I nuovi alloggi saranno destinati esclusivamente ai cittadini russi. Saranno ignorate le difficoltà delle decine di migliaia di ucraini diventati senzatetto in seguito ai bombardamenti.

A Mariupol procede la ricostruzione ma solo per i russi

Il presidente Vladimir Putin ha visitato la zona a febbraio 2023. Putin si è mostrato ai media mentre monitorava la progressione dei lavori per la costruzione di un nuovo complesso residenziale.

Sempre secondo la Bbc i nuovi padroni del territorio starebbero procedendo a installare segnali stradali in russo e le scuole starebbero adottando libri di testo e cartine in russo.

I russi hanno invaso VKontakte, il social network più popolare in cirillico, per scambiarsi informazioni al fine di trasferirsi a vivere in Ucraina.

La Bbc riporta la storia di Vladimir, un russo che ha venduto la sua casa a Murmansk, una città a qualche centinaio di chilometri dal confine con la Finlandia, per trasferirsi a Mariupol. Vladimir è attirato dal minore costo della vita e dal clima più accogliente. “Mariupol sarà una città bellissima”, ha esclamato l’uomo durante l’intervista.

Mariupol è occupata ma gli ucraini non si arrendono

Il fatto che l’Ucraina occupata sia da ricostruire non impensierisce i nuovi immigrati, anzi li riempie di entusiasmo. Senza contare che ricostruire una città si traduce naturalmente in migliaia di nuovi posti di lavoro.

Ma mentre migliaia di russi accarezzano il sogno romantico di una dolce vita cullata dai bei panorami e dalla brezza del Mar Nero, le informative militari raccontano un’altra verità: gli ucraini non hanno messo una croce sopra a Mariupol. Si combatte ancora e l’obiettivo è liberare i territori occupati. E si combatte con ogni mezzo, anche il più subdolo: Insider riferisce che la resistenza ucraina avrebbe recentemente avvelenato 17 ufficiali nemici riuscendo a ucciderne almeno 2. Quello ucraino è il sogno di una Russia sconfitta e spartita.

E mentre sui carri armati occupanti campeggia la lettera z, nei dintorni di Mariupol cominciano ad apparire delle i scritte con lo spray. La i non esiste nell’alfabeto russo. E dunque è una sfida agli occupanti.