Dalla Russia nuovo allarme per gli Usa: “Satelliti grave minaccia alla sicurezza nazionale”

L'allerta sembra essere collegata alle capacità spaziali della Russia, in grado di sviluppare tecnologie sempre più performanti. Per ora la Casa Bianca minimizza, affermando che non ci sia nulla di concreto

Foto di Francesca Secci

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Nuove tensioni tra Stati Uniti e Russia, questa volta per il controllo dei cieli. Mike Turner, capo repubblicano del comitato di intelligence della Camera, ha sollevato un allarme che ha fatto eco attraverso i corridoi del potere a Washington. Si è rivolto direttamente all’amministrazione Biden, parlando di ciò che ha descritto come una “grave minaccia per la sicurezza nazionale”. Secondo Turner, questa minaccia è legata alle armi anti-satellite della Russia, una questione che ha sollevato preoccupazioni tra gli alti funzionari del Congresso, e non solo.

Secondo fonti anonime citate dal New York Times, le nuove preoccupazioni si concentrano sulle iniziative russe volte allo sviluppo di un’arma nucleare anti-satellite.

La minaccia dei satelliti e dei missili russi contro gli USA

Sebbene l’amministrazione Biden e i rappresentanti del Congresso abbiano tenuto un profilo relativamente basso riguardo ai dettagli specifici di questa minaccia, sembra che la preoccupazione principale riguardi il possibile impatto sulle capacità militari e di comunicazione degli Stati Uniti nello spazio.

Turner ha richiesto pubblicamente alla Casa Bianca di declassificare le informazioni in modo che gli Stati Uniti e i suoi alleati possano collaborare apertamente su una risposta. Ha anche invitato i membri del Congresso a un briefing per esaminare l’intelligence disponibile e discutere delle strategie migliori per arginare il problema.

Questa emergenza nello spazio arriva in un momento di crescente tensione tra Stati Uniti e Russia. Come già accadde negli anni ’60 (e apparentemente sembra nulla di nuovo), la competizione per il dominio nello spazio è diventata sempre più intensa, con la Cina e la Russia che sviluppano tecnologie sempre più competitive e indipendenti, minacciando la sicurezza e la stabilità degli asset spaziali statunitensi.

Un altro motivo di preoccupazione riguarda il missile ipersonico Zirkon. Ha un raggio d’azione che varia da 400 a 1.000 chilometri e può volare a una velocità impressionante fino a 9.800 km/h, equivalente a otto volte la velocità del suono (Mach 8). Questa incredibile velocità gli consente di eludere i sistemi di difesa convenzionali e di colpire obiettivi navali e terrestri con grande precisione.

Attualmente, solo la Russia dispone di questi missili, che sono già operativi sulla fregata russa Admiral Golovk. Negli Stati Uniti, invece, tali vettori sono ancora in fase sperimentale. Lo sviluppo dello Zirkon è stato accelerato in risposta al ritiro degli Stati Uniti dal trattato ABM (Anti-Ballistic Missile Treaty) sui missili balistici. La prima volta che è stato utilizzato sarebbe stato il 7 febbraio in Ucraina.

La reazione della Casa Bianca

La reazione alla dichiarazione di Turner è stata piuttosto variegata. Infatti, mentre alcuni, come il presidente della Camera Mike Johnson, hanno cercato di temperare l’allarme, altri hanno sottolineato l’importanza di affrontare con decisione questa minaccia emergente. Il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Joe Biden, Jake Sullivan, ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli, ma ha riconosciuto l’importanza di coinvolgere i leader del Congresso e si è impegnato a fornire un report dettagliato sull’argomento.

La Casa Bianca, in generale, non ha accolto di buon grado la pubblicizzazione delle preoccupazioni di Turner, sottolineando la necessità di gestire con cautela le questioni sensibili di sicurezza nazionale.