Prima donna a ricevere il premio Nobel per la Fisica, nel 1903 per i suoi studi sulle radiazioni, nasce come Maria Skłodowska in Polonia, ma riceve la cittadinanza francese dopo il matrimonio con Pierre Curie. Nel 1911 riceve un secondo premio Nobel, questa volta per la Chimica. A Pierre e Marie Curie si deve la scoperta del polonio e del radio. E quindi la futura tecnologia legata alla radioattività.
Marie Curie
Marie Curie è stata una fisica, matematica e chimica polacca naturalizzata polacca vincitrice di due Premi Nobel: per la Fisica e per la Chimica.
BIOGRAFIA
Marie Curie nasce a Varsavia, in Polonia (all’epoca dominio russo), il 7 novembre 1867 come Maria Skłodowska. Ultima di cinque figli, la sua famiglia proviene dalla piccola nobiltà terriera.
Nel 1874, quando ha solo sette anni, perde la sorella Zosia, che muore di tifo. Nel 1878 muore anche la madre, malata di tubercolosi. A causa del doppio lutto Maria sviluppa un tratto caratteriale serio e tendente alla tristezza.
Inizia gli studi con il padre, da autodidatta. Li prosegue poi a Varsavia e all'università di Parigi, dove si laurea in Matematica e Fisica. Conosce Pierre Curie, suo futuro marito, nel 1894. Lui ha 35 anni e lavora come istruttore di laboratorio alla Scuola di fisica e chimica industriale.
CARRIERA
Marie Curie dedica la sua vita da ricercatrice all'isolamento e alla concentrazione del radio e del polonio nel pechblenda, un minerale radioattivo e una delle principali fonti naturali di uranio.
Insieme con il marito analizza tonnellate di pechblenda riuscendo così, nel luglio del 1898, a isolare una piccola quantità di un nuovo elemento dalle caratteristiche simili al tellurio e 330 volte più radioattivo dell'uranio. Il materiale viene battezzato polonio, in onore del Paese di origine della scienziata. Grazie a successive ricerche scopre un materiale destinato a cambiare la storia della scienza: il radio.
A lei e suo marito si deve la scoperta della radioattività e alle successive implicazioni nel campo della medicia, sia diagnostica che curativa. Marie decide di non depositare il brevetto internazionale per il processo di isolamento del radio, preferendo lasciarlo libero affinché la comunità scientifica possa effettuare ricerche in questo campo senza ostacoli, in maniera tale da favorire il progresso in questo settore scientifico.
Negli ultimi anni della sua vita viene colpita da una grave forma di anemia aplastica, quasi certamente contratta a causa delle lunghe esposizioni alle radiazioni. Muore nel sanatorio di Sancellemoz di Passy, nell'Alta Savoia francese, il 4 luglio 1934.
Ancora oggi, tutti i suoi appunti di laboratorio e persino i suoi ricettari di cucina sono considerati pericolosi dopo essere stati a contatto con sostanze radioattive.
VITA PRIVATA
Marie Curie sposa il suo grande amico e stretto collaboratore Pierre Curie. I due hanno due figlie: Irene Joliot-Curie, anche lei premio Nobel per la Chimica, nel 1935, ed Eva Denise Curie, scrittrice. Resta vedova nel 1906 quando suo marito viene travolto da una carrozza e muore. Marie ottiene la cattedra di Fisica generale alla Sorbona occupata in precedenza al marito.
La nipote di Curie è professoressa di Fisica nucleare all'università di Parigi. Un altro nipote è biochimico e si occupa dello studio della fotonsintesi. Marie è stata la prima persona a ricevere due premi Nobel.
OPERE
Oltre agli articoli scientifici relativi alle sue ricerche, Marie Curie ha scritto tre libri:
- La vita non è facile, e allora?
- Autobiografia
- Per amore. La storia di Pierre e Marie Curie raccontata da Marie
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