Pensioni, aumenti e novità per vecchiaia e invalidità

Gli aumenti sono previsti per varie categorie di pensionati, ma scopriamo cosa succederà nelle pensioni di invalidità e di vecchiaia

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

In arrivo molteplici cambiamenti riguardanti le pensioni, con incrementi previsti per alcune categorie specifiche. I beneficiari di tali aumenti saranno coloro che percepiscono pensioni da vecchiaia e di invalidità, i quali avranno inoltre la possibilità di godere di incrementi relativi alla 14esima mensilità. Per acquisire ulteriori informazioni, esploriamo dettagliatamente il metodo con cui saranno calcolate tali rivalutazioni.

Pensioni rivoluzionate, aumenti per quelle di invalidità e di vecchiaia

Nel corso del 2024, sono in programma incrementi per le pensioni di vecchiaia e di invalidità, basati sul calcolo dell’annuale rivalutazione pensionistica. Tale rivalutazione non si limiterà solamente all’indice del 2024, ma includerà anche quello dell’attuale anno, ovvero il 2023, e avrà impatto sulle erogazioni dell’anno successivo. L’indice del 7,3% fissato per la rivalutazione delle pensioni alla fine del 2022 non rappresenta un valore definitivo, e nel corso dell’anno è necessario determinare l’indice esatto da utilizzare per il calcolo della rivalutazione.

Considerando gli aumenti dei costi dei beni di consumo già riscontrati verso la fine del 2022, l’indice è stato rivisto all’8,1%. Tuttavia, i pagamenti correlati a questi aumenti saranno accreditati soltanto nel prossimo anno. Oltre all’indice definitivo stabilito all’8,1%, per determinare l’ammontare della rivalutazione delle pensioni sarà fondamentale includere anche l’indicatore annuale che verrà stabilito entro la fine del 2023.

Gli aumenti sono destinati alle pensioni di vecchiaia e di invalidità, coinvolgendo in generale le categorie che ricevono trattamenti minimi. In particolare, tali categorie vedranno un incremento da 563,74 euro a 572,20 euro. Nel frattempo, gli assegni potrebbero raggiungere un importo vicino ai 600 euro per coloro che hanno superato i 75 anni di età.

Aumenti sull’importo della 14esima

Oltre all’incremento previsto per le pensioni di invalidità e di vecchiaia, è previsto anche un aumento per la 14esima mensilità. Questa misura è concessa esclusivamente ai pensionati che abbiano compiuto 64 anni e che ricevano:

  • Pensione anticipata;
  • Pensione di vecchiaia;
  • Pensione di reversibilità;
  • Pensione di invalidità.

Anche la rivalutazione è applicata alla 14esima mensilità, e coloro che l’hanno ricevuta con un aumento a luglio sono inclusi. L’importo della 14esima varia a seconda del numero di anni di contributi versati e del reddito globale percepito dal pensionato. In media, l’importo oscilla tra 336 euro e un massimo di 655 euro. Il calcolo per rivalutare la 14esima viene applicato a tali importi e incide sul valore finale dell’assegno.

Ad esempio, per coloro che hanno contributi da 15 a 25 anni e un reddito lordo fino a 10.992,93 euro, spetta un importo pari a 1,5 volte il trattamento minimo. Di conseguenza, l‘importo della 14esima ammonta a 546 euro. Invece, coloro che hanno versato contributi per 25 anni ricevono 655,20 euro. In entrambi i casi, gli importi spettanti vengono sottoposti all’indice di rivalutazione, il quale li incrementerà ulteriormente.

Gli aumenti per effetto della riforma fiscale

La prossima riforma fiscale apporterà diverse novità e aumenti alle pensioni di vecchiaia e di invalidità, grazie alle nuove aliquote dell’Irpef che comporteranno modifiche nell’imposizione dei redditi.

La riforma avrà un impatto significativo anche sulle deduzioni e le detrazioni, influenzando notevolmente gli importi delle pensioni erogate. A breve, sarà approvato un nuovo decreto specifico per le pensioni di invalidità, prevedendo appunto incrementi mirati per questa specifica categoria di pensionati.

Inoltre, come anticipato nella Manovra Finanziaria, sono previste diverse novità per coloro che intendono ritirarsi dal mondo del lavoro in anticipo, insieme a un’ottenuazione delle tasse relative alla 14esima e alla 13esima mensilità. La recente novità riguardante l’esenzione fiscale sulla 13esima è stata annunciata poche settimane fa da Leo, il viceministro all’Economia. Questa misura mira a consentire ai pensionati di ricevere un importo più sostanzioso con la loro pensione.

Per comprendere se questo progetto potrà essere realizzato, sarà necessario attendere la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Def) del 2023, che sarà resa disponibile in autunno. In sintesi, come evidenziato, si prospettano numerose novità relative alle pensioni, specialmente riguardo agli aumenti per specifiche categorie di pensionati. Queste notizie positive sono state accolte con favore dalla comunità dei pensionati.