Spese di istruttoria per il mutuo, come pagarle e a quanto ammontano

Scopri cosa sono le spese di istruttoria, accessorie al mutuo, che si devono pagare quando si richiede un prestito alla banca e come pagarle

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Barbara Pede

Data journalist

Data journalist, giornalista professionista, copywriter e ghost writer, ha maturato la sua esperienza inizialmente in ambito televisivo per specializzarsi successivamente nel linguaggio web.

Quando si decide di comprare casa, bisogna mettere in conto non solo il costo delle rate del mutuo, ma anche le spese accessorie per ottenerlo. Tra queste figurano le spese di istruttoria, che sono i costi connessi alla valutazione finanziaria ed economica del richiedente e rappresentano una spesa aggiuntiva che il mutuatario deve affrontare durante il processo di richiesta e di concessione del prestito. È importante sottolineare che le spese di istruttoria per il mutuo non devono essere confuse con altri costi correlati all’acquisto di una casa, come ad esempio le imposte, le spese notarili o le spese di registrazione e non sono dovute in caso di surroga del mutuo. Vediamo, quindi, cosa sono le spese di istruttoria, a quanto ammontano e come si pagano.

Mutui, cosa sono le spese di istruttoria?

Le spese di istruttoria sono voci che l’istituto di credito addebita al richiedente un mutuo per coprire i costi legati al disbrigo delle pratiche e delle formalità necessarie all’erogazione di un mutuo. Questo perché, prima di concedere un finanziamento, la banca sostiene dei costi per la valutazione dei requisiti finanziari e dei documenti del richiedente, sulla base dei quali decide di concedere o meno il prestito.

Alcune delle voci più comuni sono:

  1. Spese di istruttoria in senso stretto: sono dovute per la valutazione della storia creditizia e della capacità del richiedente. Queste sono le spese amministrative richieste per l’esame della documentazione e la valutazione della richiesta di mutuo;
  2. Spese di perizia: sono legate alla verifica, da parte della banca, della corrispondenza tra il valore di mercato della casa per la quale si richiede il mutuo e il capitale richiesto a prestito;
  3. Spese di istruttoria amministrativa: coprono i costi legati alla gestione della pratica del mutuo, come la redazione e la gestione dei documenti, oltre che quelli della registrazione della pratica.

Ogni istituito di credito applica costi differenti; per questo, quando si decide di accendere un mutuo, è bene confrontare la convenienza delle voci di istruttoria tra diverse banche.

A quanto ammontano le spese di istruttoria?

Come detto, non esiste un criterio unico che regolamenta l’ammontare delle spese che deve sostenere il richiedente il mutuo. Per sapere esattamente quanto si dovrà sborsare per ottenerlo, si deve leggere attentamente le condizioni applicate dalla singola banca.

In generale, però, le spese di istruttoria possono essere:

  • In misura fissa, applicando un costo che oscilla fra i 180 e i 300 euro;
  • In misura percentuale: anche qui non esiste una regola unica, ma tendenzialmente il costo è rappresentato da una percentuale compresa tra lo 0,50% e l’1% del capitale preso a prestito.

Esiste poi, la possibilità di beneficiare di condizioni agevolate o, addirittura, di spese di istruttoria azzerate, ma generalmente sono applicate alle giovani coppie o agli under 36.
Una volta definito quanto si deve pagare, si deve capire anche il “come” pagarle.

Come si pagano le spese di istruttoria del mutuo?

Anche in questo caso non esiste una regola fissa e la modalità di pagamento dipenderà dalle politiche della banca o dell’istituto di credito che concede il mutuo. In alcuni casi, le spese devono essere pagate anticipatamente, cioè al momento della presentazione della richiesta di mutuo. Ma nella maggior parte dei casi le spese vengono accorpate alla prima rata del piano di ammortamento. Dato il loro ammontare, però, è possibile richiedere alla banca di spalmare il costo in un numero maggiore di rate, in modo da non sobbarcarsi l’intera cifra in un’unica soluzione.

La detraibilità delle spese di istruttoria

Quando si richiede un mutuo, le spese di istruttoria vanno sostenute. Però, è bene sapere che in parte possono essere recuperate attraverso le detrazioni.
Così come gli interessi, infatti, le spese di istruttoria sono detraibili per il 19% del loro ammontare totale e fino a un tetto massimo di 4mila euro.

Non tutti, infine, possono detrarle, ma solo a precise condizioni:

  • Il mutuo deve essere stipulato entro i 12 mesi precedenti o successivi all’acquisto dell’immobile;
  • Il mutuo deve essere richiesto per l’acquisto della prima casa; non sono detraibili, quindi, le spese di istruttoria sostenute per l’acquisto della seconda abitazione.

Ultima avvertenza: i costi di istruttoria vanno sostenuti esclusivamente in caso di accettazione da parte della banca di erogare il mutuo. In caso negativo, nulla è dovuto.