Mutui, in Italia domina il tasso fisso. Milano prima città per importi richiesti

Nel terzo trimestre 2025 il mercato dei mutui resta stabile: tasso fisso scelto da oltre il 90% degli italiani

Foto di Claudio Cafarelli

Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

Pubblicato:

Il mercato dei mutui in Italia continua a mostrare una forte preferenza per il tasso fisso. Secondo l’Osservatorio MutuiOnline.it, nel terzo trimestre del 2025 oltre il 90% dei consumatori ha scelto la sicurezza di una rata stabile, nonostante il calo dei tassi variabili. In un contesto di sostanziale stabilità dei tassi d’interesse, la prudenza resta la parola d’ordine per la maggior parte delle famiglie italiane. A Bari, ad esempio, il 95,3% dei mutuatari ha optato per il tasso fisso, seguito da Genova (94,8%) e da Napoli e Palermo (94,4%).

Solo in poche città si osserva un maggiore interesse per il tasso variabile: Trieste è in testa con il 6,8% delle richieste, seguita da Firenze (6,4%) e Trento (6,3%). Il TAN medio a settembre 2025 è stato pari al 2,69% per il tasso variabile contro il 3,24% per il fisso, con una differenza mensile di circa 33 euro su una rata da 680 euro. Per questo motivo, molti italiani preferiscono bloccare oggi un tasso stabile, approfittando della fase di equilibrio del mercato.Dall’analisi dei dati si può così creare il profilo del mutuatario tipo in Italia. Ha circa 40 anni, chiede in media un finanziamento di 140.000 euro e preferisce un tasso fisso con durata intorno ai 25 anni

Prima casa al centro delle richieste

L’acquisto della prima casa resta la finalità principale per cui gli italiani richiedono un mutuo. In tutte le città analizzate la quota supera il 55% del totale. A Genova il dato raggiunge il 72,6%, seguita da Trieste (70,1%) e Verona (67,8%). Bari si colloca invece in fondo alla classifica, con il 55,8% delle richieste destinate all’acquisto dell’abitazione principale.

Crescono anche i mutui per la seconda casa, che a Cagliari raggiungono il 13,6% del totale, seguita da Napoli (13,0%) e Milano (11,1%). La surroga, cioè il trasferimento del mutuo da una banca all’altra, è invece particolarmente diffusa a Trento, dove rappresenta il 30,3% delle richieste, mentre a Genova si ferma al 14%, la percentuale più bassa tra le città considerate.

Milano prima città per importi richiesti

Nel periodo luglio-settembre 2025, Milano si conferma la città dove vengono richiesti gli importi più elevati, con una media di 177.163 euro, davanti a Trento (170.094 euro) e Bologna (162.995 euro). Questo dato riflette i prezzi più alti degli immobili nel capoluogo lombardo, dove il valore medio delle abitazioni raggiunge i 290.755 euro.

All’estremo opposto si trova Reggio Calabria, dove l’importo medio richiesto è di 109.588 euro, seguito da Genova (119.873 euro) e Palermo (126.307 euro). Anche guardando al valore degli immobili, Reggio Calabria si conferma la città più economica con una media di 168.045 euro.

Il Loan-to-Value e la durata dei mutui

Il Loan-to-Value (LTV), cioè il rapporto tra la somma richiesta e il valore dell’immobile, offre un indicatore chiave per valutare la solidità finanziaria dei mutuatari. A Palermo si registra il valore più alto, pari al 73,6%, seguita da Genova (72,8%) e Verona (72,2%). A Firenze, invece, il rapporto scende al 66,8%, il più basso del campione. Questo dato è legato sia ai prezzi più elevati degli immobili sia alla maggiore disponibilità di capitale proprio da parte dei richiedenti.

Anche l’età media dei mutuatari incide sul LTV: i più giovani tendono a chiedere importi più elevati in rapporto al valore della casa, avendo spesso meno risparmi a disposizione. I richiedenti più giovani si trovano a Trieste, con un’età media di 37 anni e 7 mesi, seguiti da Verona (38 anni e 7 mesi) e Milano (39 anni e 4 mesi). I più maturi sono invece a Cagliari, con 42 anni e 5 mesi di media.

Per quanto riguarda la durata media dei mutui, si oscilla tra i 22 e i 25 anni. Le tempistiche più lunghe si registrano a Trieste e Verona, dove la durata media è di 25 anni e 4 mesi, mentre la più breve è a Reggio Calabria, con 22 anni e 11 mesi. In media, gli italiani continuano a preferire mutui di lungo periodo, per distribuire meglio il peso della rata mensile.