Twitter, il piano di Musk: licenziamenti a tappeto e addio smart working

Il patron di Tesla sarebbe pronto a licenziare circa 3.700 persone, circa la metà della forza lavoro del social network

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Non si ferma la scure di Musk sui dipendenti di Twitter. Dopo aver licenziato tutti e nove i membri del consiglio di amministrazione e aver silurato l’intero top management del social network il giorno stesso dell’acquisizione, il patron di Tesla sarebbe pronto a lasciare a casa la metà del personale, circa 3.700 persone. Una quantità di esuberi ben più alta del 25% su cui si erano concentrate le prime indiscrezioni di stampa e alla quale andrà ad aggiungersi anche lo stop allo smart working.
Lo riporta l’agenzia Bloomberg, citando fonti vicino al gruppo.

Il piano di Musk: licenziamenti e addio smart working

Secondo il piano di riduzione dell’organico delineato dallo stesso Musk insieme ad un team di consulenti, i lavoratori interessati dai licenziamenti sarebbero 3.700, circa la metà della forza lavoro di Twitter. Il piano di Musk prevederebbe di informarli domani, venerdì 4 novembre, e di concedere alle persone interessate dai tagli 60 giorni di trattamento di fine rapporto.

Il patron di Tesla e SpaceX avrebbe anche in programma di porre fine alla politica dell’azienda sullo smart working fortemente criticato dall’imprenditore già durante la pandemia.

Twitter, le novità di Musk

Da quando ha assunto il comando del social completando l’acquisizione da 44 miliardi di dollari, Musk sta lavorando a tempo pieno per gettare le basi del nuovo Twitter e farlo diventare più redditizio.

A partire dalla decisione di far pagare gli account verificati, cioè quelli con la spunta blu, a un costo mensile di 8 dollari, rispetto ai 20 inizialmente previsti. Prezzo che, dice Musk, sarà adeguato per ciascun paese in base al potere d’acquisto dei suoi cittadini.
L’annuncio della decisione è arrivato ovviamente su Twitter: “L’attuale sistema fatto da signori & contadini di Twitter per chi ha o non ha la spunta blu è una cavolata. Potere al popolo! Blu per 8 dollari al mese”. Musk spiega tutti i vantaggi che si potranno avere con la spunta blu: “Con la spunta blu riceverai: priorità nelle risposte, nelle menzioni e nella ricerca, essenziale per sconfiggere lo spam/truffa, possibilità di pubblicare video e audio lunghi e avrai la metà degli annunci”.

Novità in arrivo anche sul fronte dei contenuti: entro la settimana dovrebbe debuttare il consiglio di moderazione mentre a breve sarà estesa agli utenti la possibilità di modificare i tweet.