Mps torna ad assumere dopo anni: si cercano 300 figure nella rete commerciale

Dopo le uscite di 4.000 addetti a fine novembre del 2022, la banca, informano i sindacati del Monte dei Paschi, ha deciso una prima tornata di 300 assunzioni

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Dopo dieci anni di piani di uscite, principalmente volontari e incentivati tramite il fondo di solidarietà per un totale di 4.125 dipendenti, Monte dei Paschi di Siena (Mps) torna finalmente a procedere con le assunzioni. La Fabi e le altre organizzazioni sindacali hanno raggiunto l’accordo con la banca per l’assunzione di 300 unità da destinare interamente alla rete commerciale. L’inserimento di questi nuovi dipendenti è stato programmato entro l’anno e per la maggior parte prima delle prossime ferie, come comunicato in una nota sindacale.

La svolta nei negoziati è stata catalizzata dalla presentazione del bilancio 2023, che ha visto Monte dei Paschi di Siena ritornare in primo piano nel panorama bancario: i suoi 2 miliardi di utili rappresentano un traguardo storico, segnando l’inizio di una nuova fase per la banca senese dopo anni di gravi difficoltà finanziarie. Inoltre, dall’incontro odierno è emersa anche la creazione di un tavolo permanente di confronto per la gestione degli organici, al fine di monitorare più attentamente gli impatti delle riorganizzazioni.

Le nuove assunzioni

I nuovi inserimenti saranno effettuati entro l’anno, con la maggior parte di essi previsti prima delle prossime ferie. Questo accordo segue quanto stabilito negli incontri del 4 agosto e del 23 dicembre 2022, quando è stato avviato il piano di 4.125 uscite volontarie. Durante le trattative, le parti hanno anche concordato sull’istituzione di un tavolo permanente di confronto sulla gestione degli organici, al fine di monitorare più efficacemente gli impatti delle riorganizzazioni.

L’accordo di oggi rappresenta una svolta per il Monte dei Paschi di Siena, per le colleghe e per i colleghi. Le assunzioni sono il primo passo in un nuovo cammino. Con oggi, viene messo un punto fermo rispetto al passato e si dà una prospettiva nuova, dopo oltre 10 anni di sacrifici che sono stati indispensabili per mantenere in vita la banca più antica del mondo. I risultati di bilancio appena presentati sono la conferma dell’importante risanamento computo in questi anni che ha consentito, oggi, a Mps di rilanciarsi concretamente e di guardare al futuro con maggiore serenità e fiducia”, commenta il coordinatore Fabi in Mps, Guido Fasano.

Gli utili di Mps

Dopo più di dieci anni di crisi e immissioni di liquidità, sembra che per Mps stia tornando il sereno. Lo dimostra il bilancio del 2023, chiuso con un utile di 2.052 milioni di euro, segnando un notevole miglioramento rispetto alla perdita di 205 milioni del 2022, periodo in cui sono stati affrontati costi di ristrutturazione pari a 931 milioni. Questo risultato ha superato le previsioni degli analisti, che stimavano un utile di 1.344 milioni di euro. Un risultato che ha permesso alla banca senese di reintrodurre il pagamento del dividendo dopo tredici anni, due anni prima rispetto al previsto nel piano strategico. Il consiglio di amministrazione propone un dividendo di 0,25 euro per azione, per un totale di 315 milioni di euro.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, rispondendo ai cronisti dopo il Question Time del Senato, è soddisfatto di come sta andando la banca: “Mps è diventata l’oggetto del desiderio, adesso la vogliono tutti: una posizione privilegiata per il governo. Chi lo avrebbe detto un anno fa”.