Cosa sono e in cosa si differenziano permessi e Rol

Un’analisi approfondita di queste due tipologie differenti di ore di riposo per dipendenti, che affiancano le ferie e il cui ammontare è dettato dal Ccnl

Foto di Claudio Garau

Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

Pubblicato: 20 Agosto 2019 11:36Aggiornato: 20 Agosto 2019 11:36

I lavoratori subordinati sono tutelati dalla legge e dai Ccnl di categoria, oltre che ovviamente da quanto previsto dai contratti individuali. Nella busta paga compaiono una serie di dati e informazioni utili a capire se la propria azienda  o il proprio datore di lavoro sta rispettando tali diritti, assicurando ad es. il conteggio esatto dei ratei ferie o permessi.

Non solo. Un qualsiasi dipendente è, o dovrebbe essere attento, al dato dei Rol e dei permessi in generale, controllando che siano riportati e che corrispondano al calcolo effettuato. Ecco perché per un qualsiasi datore di lavoro è opportuno non farsi trovare impreparato in materia di permessi e Rol in busta paga.

Scopriamo insieme, in sintesi e con chiarezza, cosa sono e qual è la differenza tra essi.

Quali sono i periodi di astensione dall’attività lavorativa

Si tende generalmente a fare un po’ di confusione tra Rol e permessi e non mancano quei datori di lavoro che ritengono gli uni sinonimi degli altri. Ma non è così.

Vero è che ambo gli istituti del diritto del lavoro rientrano nella macro categoria dei periodi di astensione dall’attività lavorativa, ma con differenziazioni alquanto nette dovute alle motivazioni alla base dei giorni di sosta. Questi sono previsti dal diritto del lavoro, al fine di consentire al dipendente di recuperare fondamentali energie mentali e fisiche o per altre motivazioni.

Esistono tre tipologie differenti di momenti di non lavoro, solitamente retribuite (ma su questo punto è opportuno verificare quanto indicato nel proprio Ccnl), ecco quali sono:

  • ferie;
  • permessi;
  • ROL.

Il periodo minimo delle ferie è fissato dalla legge, con i lavoratori che hanno la possibilità di sfruttarle nel corso dell’anno o raggruppando i giorni a disposizione in un dato periodo. Differente invece il calcolo per Rol e permessi. Queste due specifiche categorie verranno analizzate di seguito nello specifico.

Cosa sono i permessi

Una differenza di base che intercorre tra permessi e ferie sta nel fatto che i primi solitamente vengono calcolati a ore. Un dipendente potrà dunque presentare richiesta per determinate ore di permesso, a differenza delle ferie, calcolate invece a giorni. Ma l’azienda potrebbe anche orientarsi per quantificarle a ore, siccome una regola fissa non esiste.

La disciplina del Ccnl

I permessi si dividono in più tipologie e a disciplinarli è il Ccnl, la contrattazione collettiva di un dato settore lavorativo. La distinzione tra essi è basata sulla motivazione per cui sono concessi al lavoratore: ad es. per ragioni di studio legate all’effettuazione di un esame universitario, per la celebrazione del proprio matrimonio, o per malattia dei figli. Senza dimenticare che i lavoratori del settore pubblico o privato hanno diritto a giorni di permesso per lutto o per grave infermità.

Notiamo altresì che, considerata la specifica disciplina di cui al Ccnl di settore, ogni tipologia di permessi ha una propria regolamentazione e un monte ore massimo annuo. Un’altra distinzione tra tipologie riguarda i permessi retribuiti, che si differenziano da quelli che non lo sono. Di ciò si troverà opportuna menzione nel proprio Ccnl.

Permessi ex festività

Una menzione speciale, tra le varie tipologie di permessi, spetta ai cd. “ex-festività”. Ci riferiamo in sostanza a quei permessi che alcuni contratti collettivi hanno istituito per sostituire alcune festività ormai “decadute” (tra le altre il 19 marzo, Festa del Papà, il 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale e alcune festività religiose).

Su impulso dei Ccnl, i permessi ex festività costituiscono anch’essi oggetto di un diritto dei lavoratori: sostituire tali ex festività con dei permessi ha consentito ai lavoratori di non perdere dei periodi di riposo, utili per ricaricarsi mentalmente e fisicamente, dedicando il necessario tempo alla propria vita privata.

Detti permessi sono retribuiti e, per quanto attiene alla retribuzione, nei periodi di assenza per permessi ex festività, il pagamento previsto sarà lo stesso dei giorni nei quali si è svolto lavoro ordinario.

Limite orario

I contratti collettivi impongono un numero annuo di ore di cui usufruire e, al tempo stesso, anche un limite temporale massimo entro il quale presentare regolare richiesta. Una volta scaduti i tempi, generalmente i permessi vengono tramutati in corrispettivi economici ed aggiunti in busta paga.

Il limite annuo che generalmente viene imposto è di 32 ore. Un totale che deve necessariamente essere riproporzionato in dodicesimi in molti casi. Occorre infatti tener conto di chi viene assunto nel corso dell’anno e chi invece subisce una cessazione del proprio contratto, senza dunque lavorare per l’intero anno solare.

Per fare un esempio pratico, un dipendente che dà il via alla propria collaborazione ad aprile, non avrà di certo diritto alla totalità delle 32 ore annue, com’è facile intuire.

Cosa sono i Rol

Per Rol si intende riduzione dell’orario di lavoro. Anch’essi sono permessi, ma rientranti in una sorta di categoria speciale. Scopo di queste ore d’assenza del lavoratore è quello di garantire allo stesso un buon equilibrio tra l’attività svolta e la vita privata. Un vero e proprio cuscinetto, ossia un periodo di riposo utile a ricaricare le energie psico-fisiche del personale. In questo modo si avrà la certezza di prestazioni sempre all’altezza, evitando di sovraccaricare i propri dipendenti.

Calcolo a ore

Come i permessi che abbiamo visto sopra, sono calcolati ad ore (e non a giorni, come invece le ferie) e sono regolati anch’essi dai contratti collettivi nazionali. Anche in questo caso, dunque, il miglior consiglio è quello di visionare il proprio Ccnl e controllare le ore di Rol periodicamente previste per il personale.

In altre parole, anche in questo caso è la contrattazione collettiva di ogni settore a indicare il totale delle ore di ROL. Generalmente, il quantitativo dei permessi per ogni singolo dipendente è direttamente proporzionato al livello di stress psico-fisico generato dalle mansioni effettuate. Per sapere il dato preciso occorrerà leggere a riguardo nel testo del Ccnl applicato o chiedere all’ufficio HR della propria azienda.

Retribuzione del periodo di riposo

Sul fronte retribuzione, la disciplina ordinaria impone che ogni dipendente riceva regolare stipendio, come in un qualunque giorno lavorativo. Come indicato in precedenza, anche per i Rol vige il riproporzionamento in dodicesimi nel caso di assunzioni o cessazioni del contratto in corso d’anno. Nel caso in cui, nell’arco di un mese, si siano svolti 15 giorni di lavoro o più, si terrà conto di una mensilità completa in ambito retributivo.

Le ore previste dal Ccnl possono essere ridotte in alcuni casi specifici:

  • nel caso in cui venga riconosciuto un totale di giorni di ferie superiore rispetto a quanto indicato dal Ccnl
  • nel caso in cui vengano tollerati ritardi nel presentarsi sul luogo di lavoro
  • nel caso in cui si ammettano uscite anticipate, dovute a disagi derivanti dallo spostamento della sede di lavoro

Qual è la differenza tra Rol e permessi

Concludendo, dopo aver visto in che cosa consistono Rol e permessi, appare chiaro che entrambi siano periodi di astensione dall’attività di lavoro, ma attenzione perché:

  • i Rol sono sempre retribuiti e non abbisognano di motivazione del dipendente
  • i permessi possono essere, o meno, retribuiti e sono sempre sorretti da una specifica ragione.

Il dipendente potrà trovare in busta paga il dato dei Rol e dei permessi se questi sono stati previamente regolati dal Ccnl del proprio settore.