Morto un operaio nella metropolitana di Napoli, il treno che guidava è deragliato

Il trenino su cui viaggiavano è deragliato causando la morte di un operaio e il ferimento di tre suoi colleghi nella metropolitana di Napoli, tra Capodichino e Poggioreale: è la ventesima vittima sul lavoro solo in Campania nel 2024.

Foto di Riccardo Castrichini

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Un operaio di 63 anni è morto a Napoli in seguito a un incidente sul lavoro verificatosi nel cantiere della nuova metropolitana tra Capodichino e Poggioreale. AntonioRusso, questo il nome della vittima, sarebbe dovuto andare in pensione a settembre 2024 e, dunque, questi erano gli ultimi mesi della sua attività lavorativa. Oltre al decesso dell’operaio, l’incidente in metropolitana ha portato al ferimento di altri tre lavoratori, due dei quali in modo giudicato grave. Gli operai lavorano per l’azienda Sinergo, ovvero la società che sta realizzando la metro di Capodichino.

Operaio morto nella metropolitana di Napoli

Stando a quanto emerso sull’incidente nella metropolitana di Napoli che ha portato alla morte dell’operaio, sono note al momento delle parziali ricostruzioni che lasciano tuttavia intendere la dinamica dell’accaduto. Antonio Russo, la vittima, sarebbe stato alla guida di un trenino atto al trasporto materiali sui binari della tratta Secondigliano-Poggioreale. Per problemi tecnici o collegabili a errore umano, il veicolo sarebbe andato fuori controllo, avrebbe preso velocità e si sarebbe schiantato.

Sul trenino, oltre al conducente, erano presenti anche altri due operai, gravemente feriti, mentre un terzo – che ha assistito alla scena – ha riportato delle lievi conseguenze. Diverse ore dopo l’incidente il cadavere della vittima non è stato ancora recuperato a causa delle non facili operazioni di estrazione dal tunnel. A rendere tutto più complesso è l’alta concentrazione di biossido di carbonio. A commento della vicenda sono arrivate anche le parole del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: “Forse c’è stato un guasto ai freni. C’erano a bordo tre operai: uno si è lanciato e quindi ha riportato solo delle escoriazioni, due invece sono rimasti a bordo e si sono schiantati contro la parete. Uno è deceduto, l’altro, invece, è ferito gravemente”.

Gli operai feriti nell’incidente nella metropolitana di Napoli

Oltre al nome della vittima, sono stati diffusi anche quelli di due dei tre operai rimasti feriti nell’incidente nella metropolitana di Napoli. Si tratta di Michele Pannone, 54  anni, che sarebbe in stato di incoscienza a seguito di un trauma cranico, e di Salvatore Agliottone, 59 anni, descritto come sotto choc e con una forte contusione alla gamba. Il primo è in codice rosso all’Ospedale del Mare, mentre il secondo si trova all’ospedale Cardarelli.

Gli incidenti sul lavoro in Italia: i dati

Antonio Russo è la ventesima vittima di incidenti sul lavoro in Campania dall’inizio dell’anno. La sua morte riaccende l’attenzione, mai propriamente tale, sui dati delle morti sul lavoro in Italia, con il segretario generale della Cisl Napoli, Gianpiero Tipaldi, e della Filca Cisl Napoli, Massimo Sannino che hanno sottolineato come “la tragedia di oggi evidenzia che occorre agire subito di fronte a questa mattanza che non si arresta. Sindacati e imprese devono essere parte attiva di una strategia di contrasto fatta di controlli, investimenti e formazione per fermare questa lunga scia di sangue”.

Secondo l’Osservatorio nazionale morti sul lavoro di Bologna, nel 2023 le vittime sul lavoro sono state quasi 1500, mentre l’Inail registra più di 350 morti dall’inizio 2024, con una media di tre decessi al giorno. I settori più colpiti sono l’edilizia e l’agricoltura, con le stragi quasi sempre accomunate dall’abuso di subappalti e da inadeguate norme di sicurezza.