Legge 104 e cassa integrazione: quando spettano i permessi

Ecco in quali casi i permessi mensili legge 104 possono essere fruiti ugualmente oppure si perdono in cassa integrazione

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

I permessi della legge 104 durante la cassa integrazione in alcuni casi non spettano, in altri casi vanno riproporzionati e in altri casi spettano in misura piena. Dipende se la cig è a zero ore oppure a orario ridotto, ovvero dalla tipologia di applicazione della cassa integrazione che influisce sulla fruizione dei permessi 104.

Coronavirus, permessi legge 104 e cassa integrazione

In recente messaggio, l’Inps ha chiarito che chi ha diritto ai permessi previsti dalla legge 104 si vedrà decurtare il numero delle giornate di assenza, inclusi i 12 giorni introdotti dal decreto Cura Italia, nel caso in cui benefici della cassa integrazione a zero ore.
Ricordiamo che il decreto Cura Italia, approvato nell’ambito dell’emergenza coronavirus, ha aumentato di 12 giorni i permessi da usufruire tra marzo e aprile 2020. Il che significa che ogni lavoratore avrebbe diritto a 18 giorni di permesso, cioè i 12 introdotti dal decreto più i 6 giorni tra marzo e aprile. Tuttavia, l’Inps precisa che sui 12 giorni si applicano le regole generali dei permessi contenuti nella legge 104 e che, di conseguenza, in caso di cassa integrazione con sospensione a zero ore non vengono riconosciute le giornate di permesso. Viceversa, se è prevista una riduzione oraria diversa in regime di Cig, le 12 giornate possono essere fruite riproporzionandole in base alla ridotta prestazione richiesta, secondo le regole del part time verticale.

Permessi legge 104 in caso di cassa integrazione

Occorre distinguere due casistiche:

  • CIG a zero ore, vale a dire quando l’azienda colloca i propri dipendenti in cassa integrazione con zero ore lavoratore per un certo numero di settimane. In tal caso, il lavoratore non lavorerà neanche un’ora durante la CIG;
  • CIG con riduzione della prestazione lavorativa, ossia laddove il lavoratore, nonostante sia stato messo in cassa integrazione, continua a lavorare per un certo numero di ore durante la settimana. In tal caso, il lavoratore subisce una riduzione delle ore contrattualmente stabilite per via della riorganizzazione aziendale.

Permessi legge 104 in caso di cassa integrazione a zero ore

Se la Cassa integrazione è a zero ore non è prevista la possibilità di fruire dei permessi retribuiti previsti dalla legge 104 durante il periodo di sospensione dell’attività lavorativa. Infatti, poiché il lavoratore è già assente dal lavoro decade il motivo per cui il permesso della legge 104 viene concesso. Cioè non vi è attività lavorativa ostativa alla possibilità del lavoratore di realizzare, ad esempio, il suo impegno di assistenza nei confronti del familiare in questione.
Attenzione: se la sospensione dura per un mese intero – ad esempio dal 1° marzo al 31 marzo – al lavoratore non spetta alcun giorno di permesso legge 104.
Se il dipendente ha iniziato a lavorare durante il mese e poi è stato messo in cassa integrazione, “la ridotta entità della prestazione lavorativa richiesta in pendenza di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria rende necessario, al fine di evitare un comportamento discriminatorio rispetto ad un lavoratore obbligato a prestare attività lavorativa per tutti i giorni lavorativi del mese, un ridimensionamento proporzionale dei giorni di permesso fruibili”. Quindi, i permessi 104 devono essere riproporzionati in relazione alla prestazione lavorativa durante la cig.

Permessi legge 104 in caso di cassa integrazione a orario ridotto

Per quanto riguarda i lavoratori in cassa integrazione a orario ridotto, i diritti ai permessi maturano in proporzione alle ore di lavoro prestate e dunque il diritto ai permessi della legge 104 è attivo, ma è necessario riproporzionare il numero dei giorni di permesso spettanti al lavoratore con lo stesso criterio usato per il part-time verticale.

Permessi legge 104 e cassa integrazione straordinaria

Le regole per la cassa integrazione guadagni ordinaria, valgono anche la cassa integrazione guadagni straordinaria. Dunque, anche in caso di CIGS con zero ore lavorate non si ha diritto ai permessi della legge 104. Se, invece, la cigs  inizia nel corso del mese occorre sostanzialmente riparametrare i giorni di lavoro ai permessi come indicato in precedenza.

Permessi legge 104 e cassa integrazione in deroga

La CIGD, ossia la cassa integrazione in deroga, spetta a tutti i lavoratori di imprese che non hanno diritto a accedere alla CIGO, CIGS, FIS o Fondi di solidarietà bilaterali e alternativi. I diritti dei lavoratori sono gli stessi di quelli previsti per la cassa integrazione ordinaria. Bisogna seguire gli stessi criteri di maturazione dei permessi della legge 104.