Cos’è e come funziona il Fondo Nuove Competenze

Scopri in cosa consiste il Fondo Nuove Competenze previsto dal Decreto Rilancio

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Gabriele Zangarini

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Gabriele Zangarini, Content Writer freelance. Dopo 11 anni nel settore Content Specialist freelance, si occupa di produrre guide utili sul mondo dell'economia e del risparmio.

Pubblicato: 30 Agosto 2022 13:30

Il Fondo Nuove Competenze, conosciuto anche come FNC, e previsto dal Decreto Rilancio è una misura governativa che mira a migliorare la formazione dei lavoratori. Si tratta di un fondo cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e nasce con l’obiettivo di sostenere le aziende nella formazione dei dipendenti, per gestire al meglio i nuovi bisogni delle imprese nella delicata fase post pandemia. Vediamo come funziona il FNC, a chi spetta e cosa prevede.

Cos’è il Fondo Nuove Competenze

Il Fondo Nuove Competenze è una misura gestita direttamente dall’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) ed è a tutti gli effetti uno strumento di politica attiva che ha l’obiettivo di sostenere le aziende nello sviluppo di una formazione mirata e professionale dei propri dipendenti.

La pandemia ha infatti evidenziato l’obsolescenza delle competenze delle risorse umane, in primis dal punto di vista tecnologico, e il PNC ha esattamente lo scopo di ridurre il gap che l’Italia mostra nei confronti di altre economie europee. Nel dettaglio il Piano Nuove Competenze supporta le aziende con il rimborso dei costi destinati alla frequenza di costi di formazione dei dipendenti per lo sviluppo di nuove competenze.

A chi è rivolto il PNC?

Il Fondo Nuove Competenze è destinato a tutti i datori di lavoro privato che hanno stipulato accordi collettivi con l’ANPAL. Questi accordi collettivi, inseriti nell’articolo 88, comma 1, del Decreto Rilancio (e ripresi nell’articolo 4 del Decreto Agosto), prevedono la rimodulazione degli orari di lavoro in seguito alle mutate esigenze organizzative e produttive oppure per stimolare i percorsi di ricollocazione dei lavoratori.

Nel dettaglio gli accordi collettivi di rimodulazione hanno queste caratteristiche:

  • La loro sottoscrizione inizialmente doveva avvenire entro il 30 giugno 2021, come previsto dall’avviso pubblicato sul sito dell’ANPAL. Con il Decreto Milleproroghe vi è stata la proroga valida per tutto il 2022;
  • Devono prevedere progetti formativi pensati per migliorare le competenze del lavoratore, con segnalazione di quanti lavoratori vengono coinvolti e di quante ore verranno destinate a questo percorso. Un’impresa può erogare in autonomia corsi di formazione, previa dimostrazione di possesso dei requisiti;
  • Devono indicare qual è il limite massimo delle ore destinate al Piano, con un limite massimo di 250 ore per lavoratore;
  • Devono evidenziare quali sono i fabbisogni dell’impresa relativamente alle nuove competenze da acquisire: innovazioni organizzative, tecnologiche, processi innovativi, nuovi servizi;
  • Devono evidenziare eventuali percorsi per lo sviluppo di nuove skills per aumentare l’occupabilità del lavoratore, anche in nuovi contesti e settori.

Fondo Nuove Competenze: come funziona

Secondo le direttive dell’ANPAL il Fondo Nuove Competenze rimborsa alle imprese il costo comprensivo delle ore di lavoro che i dipendenti destinano alla frequenza di percorsi di sviluppo, compreso i contributi previdenziali e assistenziali.

Una cosa che può far enorme piacere alle aziende è la cumulabilità di questo Fondo con le agevolazioni previste dai Fondi Interprofessionali. Ciò significa che le aziende possono implementare un processo di formazione dei lavoratori completamente gratuito.

Come partecipare al FNC? Ecco i termini

Nella prima versione del Fondo Nuove Competenze la data ultima per la presentazione della domanda era prevista nel 30 giugno 2021, data che prevedeva anche il termine per la sottoscrizione degli accordi collettivi.

Il Decreto Milleproroghe ha prorogato a tutto il 2022 l’operatività del Fondo Nuove Competenze.

Come presentare la domanda

La presentazione della domanda deve essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’azienda e inviata tramite PEC all’indirizzo fondonuovecompetenze@pec.anpal.gov.it oppure attraverso l’identità digitale SPID.

La domanda può essere presentata anche da un delegato. In tal caso la delega deve essere accompagnata alla domanda inviata con i metodi descritti sopra.

All’interno della domanda sono da inserire i seguenti documenti:

  • Accordo collettivo;
  • Progetto formativo;
  • Elenco dei lavoratori coinvolti nel programma. Per ognuno di loro vanno indicati il livello contrattuale e il numero di ore destinate alla formazione che andranno a ridurre l’orario di lavoro;
  • Eventuale delega.

Come procede l’ANPAL

L’ANPAL valuterà le domande seguendo il criterio cronologico di presentazione. Il primo passo è la verifica della correttezza formale della domanda, come previsto dalle linee guida dell’ANPAL. Se la documentazione è incompleta la stessa Agenzia invierà al richiedente una richiesta d’integrazione, il quale avrà 10 giorni per provvedere alla produzione della documentazione integrativa.

Dopo l’approvazione le aziende hanno tempo 90 giorni per lo sviluppo del programma. Per l’ottenimento dei fondi le imprese hanno la possibilità di scegliere tra due diverse modalità di erogazione:

  • Anticipo del 40% dell’importo richiesto previa presentazione di una fidejussione bancaria o di una polizza fideiussoria assicurativa;
  • Contributo erogato a saldo in un’unica tranche all’esito delle verifiche sulla documentazione allegata all’istanza di saldo.