Conad-Auchan, posti a rischio: cosa sta succedendo

Secondo le sigle sindacali, sono a rischio oltre 12mila lavoratori del gruppo francese, più i lavoratori dell'indotto

Ormai a un passo la chiusura dell’accordo tra Auchan e il Gruppo Conad, che porterà alla creazione della più grande catena di supermercati nel nostro Paese.

Stando a quanto afferma la Federazione italiana lavoratori commercio, albergo, mensa e servizi (Filcams), però, il processo di accorpamento potrebbe essere più doloroso di quanto si poteva inizialmente preventivare. Degli oltre 18 mila dipendenti del gruppo francese, infatti, solo 5.700 sono stati inseriti nel piano del passaggio aziendale e, dunque, hanno ricevuto rassicurazioni sulla loro continutà lavorativa. I restanti 12 mila ex dipendenti Auchan, invece, vedono accumularsi nubi sempre più dense all’orizzonte. In particolare, sarebbero i lavoratori dei punti vendita con meno di 50 dipendenti quelli maggiormente a rischio.

Per evitare che ciò accada, i rappresentanti delle maggiori sigle sindacali hanno minacciato di bloccare l’accordo e di far slittare la firma, ora prevista entro il febbraio del 2020. Prima che la cessione dei punti vendita Auchan al gruppo Conad venga conclusa, affermano i rappresentanti sindacali della Filcams, è necessario aprire un nuovo tavolo di confronto presso il MISE, nel corso del quale definire con chiarezza quale sarà il futuro lavorativo di tutti i 18 mila dipendenti del gruppo francese e non solo di un terzo.

Ancora maggiore il rischio che corrono tutti i lavoratori dell’indotto, che difficilmente dovrebbero essere inclusi nell’accordo finale tra Conad e Auchan. Nel “dietro le quinte” dei supermercati e ipermercati, infatti, troviamo un esercito di lavoratori spesso invisibili agli occhi dei clienti. Ci sono, ad esempio, gli addetti alle pulizie, gli addetti al servizio mensa, la sorveglianza diurna e notturna e così via.

Secondo le stime dei sindacati – e in particolare della Filcams CGIL – si tratterebbe di altri 6 mila lavoratori che, allo stato attuale, vivono nella più assoluta incertezza. Il tavolo al Ministero per lo Sviluppo Economico, dunque, dovrebbe servire anche per definire la loro eventuale continuità lavorativa, al pari di quella dei dipendenti diretti Auchan.

Stando a quanto affermato da Conad, però, la possibilità di assumere tutti gli ex dipendenti del gruppo francese non dipende interamente dalla sua volontà. La chiusura dell’accordo con Auchan è vincolata al parere dell’Antitrust, che dovrebbe indicare anche il numero di punti vendita rilevabili e il numero di dipendenti che potrà “rilevare”.