Svezia e Finlandia nella Nato, la Turchia dice no. Tensione a Bruxelles

L'opposizione di Ankara all'ammissione dei due Paesi nordici: "Helsinki e Stoccolma non devono stancarsi per venire a persuaderci". Intanto l'Ungheria di Or<ban si mette di traverso alle sanzioni.

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Paolo Viganò

Giornalista di attualità politico-economica

Classe 1974, giornalista professionista dal 2003, si occupa prevalentemente di politica, geopolitica e attualità economica, con diverse divagazioni in ambito sportivo e musicale.

Orban ed Erdogan: sono i due spettri che si aggirano per l’Europa, e che al momento rendono impossibile ogni accordo sia per quanto riguarda le sanzioni alla Russia, sia per quanto concerne il ventilato ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, come da richiesta di entrambi i paesi.

Il no di Ankara alla Nato

“Non diremo ‘sì’ all’ingresso nella Nato di coloro che impongono sanzioni alla Turchia”, ha affermato il Presidente turco Recep Tayyp Erdogan, riferendosi a Svezia e Finlandia, ribadendo così l’opposizione di Ankara all’ammissione dei due Paesi nordici. “Entrambi i paesi non hanno un atteggiamento chiaro e inequivocabile nei confronti delle organizzazioni terroristiche”, ha aggiunto, sottolineando che delegazioni di Helsinki e Stoccolma “non devono stancarsi per venire in Turchia lunedì a persuaderci”.

I baltici

Intanto, con una dichiarazione congiunta, i ministri degli Esteri di Estonia, Lettonia e Lituania salutano la “storica decisione” di Svezia e Finlandia di voler entrare nella Nato e assicurano di voler fare “tutto il necessario” per sostenerli.

“Siamo fiduciosi che Svezia e Finlandia contribuiranno all’unità, la solidarietà, la coesione e la forza dell’Alleanza e dell’intera area Transatlantica, in un momento in cui il quadro della sicurezza è sempre più complesso”, continua la dichiarazione, citata dalla Cnn. I tre ministri degli Esteri sottolineano come l’arrivo di Helsinki e Stoccolma nella Nato “aumenterà fortemente la sicurezza della regione del mar Baltico” e “aprirà nuove prospettive per l’area nordico-baltica e altri formati di cooperazione regionale nell’ambito della difesa e la sicurezza”. I tre paesi s’impegnano infine ad una rapida ratifica dell’ingresso dei due nuovi membri dell’Alleanza Atlantica.

Svezia: “Fuori dalla Nato siamo vulnerabili”

Se la Svezia restasse l’unico Paese nella regione fuori dalla Nato – con l’ingresso imminente della Finlandia – “saremmo in una posizione molto vulnerabile”. Lo ha detto la premier svedese Magdalena Andersson in una conferenza stampa, dopo che il suo Partito socialdemocratico al governo si è espresso a favore della richiesta di adesione di Stoccolma all’Alleanza atlantica. In quanto membri della Nato, ha affermato, la Svezia “otterrà” più sicurezza e “sarà fornitore di sicurezza”.

La Russia: “Risponderemo”

La Russia non ha alcun problema con la Finlandia e con la Svezia, ma Mosca dovrà dare una ”riposta” al loro ingresso nella Nato e alla presenza di infrastrutture militari nei due Paesi. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin. ”Non abbiamo un problema con la Finlandia e con la Svezia”, ha detto Putin al vertice del Csto, l’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva in corso a Mosca. Allo stesso tempo, però, ”reagiremo all’espansione delle infrastrutture militari della Nato alla Svezia e alla Finlandia”, ha aggiunto, sottolineando la ”necessità di prestare maggiore attenzione ai piani della Nato di aumentare la sua influenza globale”.