Nella giornata di lunedì 17 febbraio una notizia ha terremotato il mondo della scuola, gettando nel panico oltre 20.000 persone: il concorso ordinario Pnrr 1 sarebbe stato da rifare in cinque Regioni:
- Abruzzo;
- Emilia-Romagna;
- Marche;
- Puglia;
- Umbria.
E il fatto avrebbe avuto ripercussioni anche sulle assunzioni già effettuate, che sarebbero decadute.
Il Tar delle Marche ha infatti rilevato la violazione della più elementare fra le norme a tutela dell’anonimato: nella prova pratica era stato richiesto di scrivere il proprio nome e cognome sui fogli utilizzati per la soluzione dei quesiti. Il ministero dell’Istruzione, però, è intervenuto con una nota per placare gli animi.
Paura per l’annullamento del concorso scuola
In esecuzione della sentenza, il ministero farà ripetere le prove a tutti i candidati coinvolti, approvando così una nuova graduatoria dei vincitori che avrà effetto dal prossimo anno scolastico. E fin qui è tutto regolare.
Ma le prime concitate informazioni di stampa sembravano riguardare tutti gli oltre 20.000 docenti di laboratorio (Itp) delle scuole delle cinque Regioni coinvolte. Ciò sia per gli istituti di primo e secondo grado, sia per il posto comune che per il sostegno. In pratica un colpo di spugna di proporzioni mastodontiche, che avrebbe comportato la perdita delle assunzioni per chi era già in ruolo, l’azzeramento della graduatoria e la necessità di rimettere in moto un’organizzazione concorsuale di proporzioni elefantiache, cosa che avrebbe richiesto dei mesi. Le cose stanno diversamente, per fortuna.
La smentita del ministero
La “categorica smentita” è arrivata nel giro di qualche or, direttamente dal ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha parlato di “notizie di stampa destituite di fondamento”.
Il concorso per la scuola interessato dalla sentenza del Tar delle Marche si riferisce ad una classe di concorso per insegnante tecnico pratico (A022) gestito dall’Ufficio scolastico regionale delle Marche per un totale di 60 posti (Abruzzo 2, Emilia-Romagna 27, Marche 8, Puglia 14, Umbria 9). I candidati che hanno superato la prova scritta sono stati 174 e al 13 febbraio risultano a fascicolo 50 assunzioni in ruolo. Il concorso si era svolto nel mese di maggio a Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo.
“Pertanto, il rifacimento della prova pratica e dell’orale interesserà i 174 candidati che hanno superato la prova scritta, senza alcuna ripercussione sulle immissioni in ruolo già effettuate per l’anno scolastico 2024/2025 e sul complesso delle procedure Pnrr, stante anche l’esiguità dei numeri relativi alla procedura interessata dalla sentenza”.
Il concorso dunque, nel suo complesso, è salvo se non per le persone specificate dalla sentenza del Tar e dal Ministero.
Mancato rispetto dell’anonimato
“Quando una prova pratica viene strutturata in forma scritta – ha commentato l’avvocato dei ricorrenti – occorre rispettare la regola generale del suo svolgimento in forma anonima, non essendoci alcun valido motivo per cui chi corregge la prova debba conoscere il nome del suo autore, così da mettere a rischio la credibilità e la trasparenza del concorso”.
Altri concorsi scuola
Sempre sul fronte della scuola, si segnala il concorso Ata in provincia di Trento per la stabilizzazione di 300 lavoratori. Una serie di altri concorsi sono aperti in varie province d’Italia, ma per assunzioni ben meno corpose.
Per il resto, il 2025 è un anno particolarmente ricco sul fronte dei concorsi pubblici, in cui si prevede l’assunzione di migliaia di persone.