Il tema della cannabis light è risalito alle cronache delle ultime settimane per via delle recenti prese di posizione del ministro Matteo Salvini, il quale ha dichiarato di voler “chiudere ad uno a uno i presunti negozi turistici di cannabis”. Il ministro si riferisce ovviamente a tutti i numerosi punti vendita che sono nati in seguito alla legge 242 approvata a dicembre 2016, che regolamenta la produzione e la commercializzazione di cannabis in Italia. Con il termine cannabis light (o canapa legale) si intende quella tipologia di cannabis che mantenga un principio attivo più basso dello 0,6%, che scende allo 0,2% per la sua commercializzazione.
Per il 2021 il giro di affari previsto su scala europea è di 36 miliardi di euro, visto il crescente interesse da parte di vari settori tra cui farmaceutica, cosmesi, alimentare, packaging, edilizia e design. Nel 2018 in Italia sono stati 2500 gli ettari coltivati a canapa e la previsione è quella di chiudere l’anno con un raddoppio delle superfici. Molto dipende però da come si esprimerà Casssazione domani – 30 maggio 2019 – emettendo una sentenza che a tutti gli effetti si appresta a fare la storia.
Gli scenari che potrebbero delinearsi sono vari e molto complessi, per questo abbiamo interpellato il massimo esperto di canapa in Italia, Matteo Gracis, che ci ha raccontato cosa potrebbe succedere da domani in poi. Giornalista e scrittore, fondatore di DolceVita Magazine, Matteo Gracis ha appena pubblicato il libro “Canapa, una storia incredibile”, che è stato presentato anche al Salone del Libro di Torino e in breve è diventato un caso editoriale. Ne abbiamo approfittato per approcciare insieme a Matteo il tema canapa a 360 gradi: ecco la nostra video-intervista.