Il lander privato Odysseus è arrivato sulla Luna: gli USA tornano sul satellite dopo 50 anni

Gli USA tornano sulla luna 50 anni dopo le missioni Apollo con il lander privato Odysseus

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Redazione

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Dopo 50 anni dall’ultima missione gli USA tornano sulla Luna. Il lander privato Odysseus, lanciato da Intuitive Machines, un’azienda privata che opera nel settore aerospaziale e della robotica, è riuscito ad allunare in sicurezza nei pressi del proprio obiettivo, il cratere Malapert A, non lontano dal polo sud. La NASA ha partecipato alla missione soltanto come committente, pagando la società perché portasse a termine la missione.

La Luna è al momento al centro di una nuova corsa allo spazio, che ha visto il ritorno di diversi Stati sul satellite naturale del nostro Pianeta. India e Giappone erano già riusciti ad allunare con le rispettive missioni prima di Odysseus, ma si trattava ancora di progetti interamente finanziati dallo Stato e realizzati dalle rispettive agenzie spaziali. Il lander di Intuitive Machines invece segna l’inizio dell’era commerciale anche sulla Luna.

La missione di Odysseus

Dopo un viaggio durato 8 giorni, il lander Odysseus è arrivato in orbita attorno alla Luna. La parte più complicata della sua missione si è svolta nella notte tra giovedì 22 e venerdì 23 febbraio 2024, quando si è svolto il vero e proprio allunaggio. Una manovra ancora molto complessa, che ha già visto fallire nell’ultimo anno una missione russa. Odysseus però l’ha completata perfettamente, toccando i suolo del satellite ne pressi del cratere di suo interesse.

Questa missione è importante per due ragioni. Segna il ritorno, anche se soltanto robotico, degli USA sulla luna a esattamente 50 anni dalla fine del programma Apollo e delle sue missioni umane. Marca però anche l’inizio dell’era commerciale per le missioni lunari. Odysseus è infatti stato costruito interamente da una società privata, Intuitive Machines, su commissione della NASA. È stato in oltre lanciato grazie a un’altra azienda privata, Space X, che da anni è leader nel settore con i suoi razzi riutilizzabili.

Dalla NASA sottolineano quanto questo aspetto sia importante per i prossimi obiettivi dell’agenzia spaziale americana, in particolare l’installazione di una base permanente sul suolo lunare. I rifornimenti di questa struttura non potranno essere interamente gestiti dalla NASA stessa e richiederanno il coinvolgimento di aziende private che si occupino di vari aspetti fondamentali per la sopravvivenza degli astronauti e il funzionamento della base. Creare un mercato sano fatto di aziende in grado di competere tra loro è una delle priorità dell’agenzia, anche per abbassare i costi.

La nuova corsa alla Luna

Gli USA non sono però i primi che negli ultimi 12 mesi hanno fatto arrivare il loro lander sulla superficie lunare. Nel 2024 infatti il Giappone è stato il primo a tornare sulla Luna con un robot in grado di raccogliere preziosi dati sul satellite naturale del nostro pianeta. La missione Slim è giunta a destinazione in maniera sicura il 19 gennaio, facendo diventare il Paese del Sol Levante la quinta nazione nella storia ad arrivare sulla Luna.

Nell’estate del 2023 invece è giunta a destinazione la missione Chandrayaan-3, finanziata dall’agenzia spaziale indiana. Un successo inaspettato per una nazione che, prima di questa missione, aveva un programma spaziale relativamente ridotto e che è riuscita nel suo intento riducendo al minimo le spese.