Nel 2025 la Nasa vestirà Prada sulla Luna

Il luxury brand fondato nel 1913 si prepara a sbarcare nello spazio, firmerà infatti le tute della Nasa per la missione lunare Artemis III. Un contratto da 228 milioni di dollari.

Foto di Matteo Calzaretta

Matteo Calzaretta

Giornalista

Giornalista pubblicista, collabora con alcune tra le principali testate nazionali di lifestyle e spettacoli.

Lo spazio si conferma come un nuovo palcoscenico per stupire, i riflettori si accendono sul nostro satellite da sempre avvolto da un alone di mistero che ha ispirato leggende e racconti. Questa volta la realtà supera la fantasia e Prada, uno dei brand italiani del lusso, punta sempre più in alto raggiungendo lo spazio, dove si prepara a sbarcare con innovative tute spaziali. Prada è pronta per la sfilata più esclusiva della storia:  allunaggio dopo quello dell’Apollo 17 del dicembre 1972.

La missione lunare Artemis III

Il marchio milanese, fondato nel 1913, compie un nuovo passo verso il futuro: disegnerà le tute della Nasa destinate alla missione lunare Artemis III, la cui realizzazione è stata affidata ad Axiom nel settembre 2022, in base a un contratto da 228 milioni di dollari. La missione, che partirà probabilmente tra il 2025 e il 2026, porterà al ritorno sulla Luna di un equipaggio e sarà anche la prima a portare una donna sul nostro satellite.

Durante la progettazione, i team di Prada e di Axiom Space lavoreranno fianco a fianco per sviluppare soluzioni innovative in termini di materiali e di design, in grado di fornire protezione e di rispondere alle sfide dell’ambiente lunare. Il progetto finale è ancora top secret, il modello sulla base del quale si ispirerà il prototipo è il Exploration Extravehicular Mobility Unit (xEmu) che verrà rinnovato sulla base delle necessità di questa nuova missione e sarà dotato di strumenti specializzati per l’esplorazione e per le attività scientifiche.

Una tuta firmata Prada dalle peculiarità uniche

“Per il design dello strato esterno ci concentreremo sulla funzionalità, ma ci sarà un po’ di spazio anche per la creatività”, ha anticipato Lorenzo Bertelli, direttore marketing del gruppo Prada. Una tuta che garantisca apporto di ossigeno, acqua e illuminazione per lavorare, ma che consenta anche contatti radio col resto dell’equipaggio sia in orbita sia sulla luna e, perché no, un giorno anche su Marte.

 

Lorenzo Bertelli, direttore marketing Prada
Fonte: IPA
Lorenzo Bertelli, direttore marketing Prada

Il know-how di Prada in fatto di materie prime, tecniche di produzione e design consentirà di applicare tecnologie avanzate per garantire il comfort degli astronauti sulla superficie lunare, tenendo in considerazione anche quei fattori umani tanto necessari quanto tuttora assenti nelle tute spaziali tradizionali.

La tuta AxEMU metterà gli astronauti nelle migliori condizioni per esplorare lo spazio, offrendo al contempo alla Nasa sistemi commercialmente sviluppati di cui l’essere umano ha bisogno per accedere, vivere e lavorare sulla Luna e intorno a essa. Nella tuta spaziale per l’era Artemis confluiranno i decenni di sperimentazione, studio di tecnologie all’avanguardia e know-how nel campo del design raccolti fin dagli anni Novanta, quando Luna Rossa partecipò all’America’s Cup. È una celebrazione della creatività e dell’innovazione nel progresso della civiltà.

Non è di certo la prima volta che l’alta moda va nello spazio almeno in senso figurato. Lo spazio è sempre stato fonte inesauribile di ispirazione: dalle collezioni futuristiche degli anni 60 alla moda stellare anni 80, fino alle guerriere stellari di Dior nel 2006 e al 2017 quando Karl Lagerfeld trasformò il Gran Palais di Parigi in una pista di lancio spaziale.