Ad alcuni giorni dalle anticipazioni diffuse dalla stampa, il governo degli Usa ha chiesto, attraverso il dipartimento di Giustizia, che Google sia condannata da un tribunale federale a vendere il proprio browser internet, Chrome. Il valore stimato di quello che è il software del proprio tipo più utilizzato al mondo, è di 20 miliardi di dollari.
Google ha protestato contro questa decisione parlando di una “agenda radicale” del governo americano. Lo stesso tribunale federale ha però condannato l’azienda per abuso di posizione dominante nel settore dei motori di ricerca. La definizione utilizzata è stata: “bullo tecnologico”.
Gli Usa obbligheranno Google a vendere Chrome
Il governo degli Usa ha comunicato che chiederà al tribunale federale, che ha condannato Google per abuso di posizione dominante, di obbligare Alphabet a vendere il browser internet Chrome. Alphabet è la parent company di Google e controlla anche tutte le altre società e i marchi del gruppo, come YouTube e Android.
Secondo il tribunale, negli anni Google avrebbe sfruttato la sua posizione dominante all’interno del mercato dei motori di ricerca. Ciò al fine di soffocare la concorrenza in altri ambiti, intrappolando gli utenti in un ecosistema di servizi. Tutto questo ha permesso ad Alphabet di diventare la principale concessionaria di pubblicità del web. Per questa ragione le sue dimensioni dovranno essere ridotte, scorporando una parte dei suoi asset che permette a questo sistema di funzionare, in particolare Chrome.
Google ha protestato in maniera veemente contro la decisione del governo degli Usa: “Il dipartimento di Giustizia continua a portare avanti un’agenda radicale che van ben oltre le questioni legali di questo caso. Il fatto che il governo provi a esercitare la sua influenza in questo modo danneggerebbe i consumatori, gli sviluppatori e la leadership tecnologica americana proprio nel momento in cui ne ha più bisogno” recita un comunicato dell’azienda.
Quanto vale Google Chrome
Secondo le stime di Bloomberg, l’agenzia di stampa americana che per prima ha dato la notizia, Chrome varrebbe almeno 20 miliardi di dollari. È possibile che, se costretta a vendere, Google non riesca ad ottenere questa cifra dal potenziale acquirente. Chrome è comunque molto ambito, avendo stabilito negli anni una posizione largamente maggioritaria nel mercato dei browser internet.
La classifica di come i vari browser si spartiscono gli utenti di internet nel mondo recita:
- Google Chrome: 64%
- Safari (Apple): 21%
- Edge (Microsoft): 5%
- Samsung internet: 3%
- Firefox: 2%
Chrome mantiene un vantaggio incolmabile rispetto alla concorrenza. Un dato che diventa ancora più evidente se si considera che Safari, secondo per diffusione, è tale soltanto perché sfrutta il grande mercato dei dispositivi mobili Apple. Di fatto, tra i browser che puntano a funzionare su molteplici piattaforme, la concorrenza non esiste.
Qualunque azienda che riuscisse ad acquistare Chrome otterrebbe quindi automaticamente una quota di mercato maggioritaria, ma questo significa che l’antitrust potrebbe autorizzare soltanto operazioni da parte di aziende che non hanno già un interesse in questo ambito.