L’Ue rallenta Apple, rinviato il lancio dell’intelligenza artificiale

Apple bloccata ancora dal DMA: gli utenti europei dovranno attendere almeno il 2025 per provare Apple Intelligence

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Non è la prima volta che i grandi del mondo tecnologico si scontrano con le regole dell’Unione europea. Quanto accaduto in casa Apple, però, era nell’aria ormai da un po’ di tempo. Ora è tutto ufficiale: l’azienda di Cupertino dovrà ritardare il lancio della sua intelligenza artificiale. Nel vecchio continente, infatti, si pretendono delle garanzie a tutela di tutti gli utenti.

Ue, IA di Apple bloccata

Chiunque segua con una certa attenzione il mondo tecnologico non sarà stato sorpreso dalla notizia del rallentamento del progetto Apple Intelligence nell’Unione europea. La casa della mela morsicata ha annunciato ufficialmente di dover ritardare il lancio di alcune funzioni della propria intelligenza artificiale in Europa.

Le regole di tutela Ue sono più stringenti rispetto a quelle vigenti negli Stati Uniti, e non solo. In sintesi, si richiede che i prodotti e servizi concorrenti possano funzionare con i suoi dispositivi. In termini pratici, ecco le funzioni che non saranno disponibili per gli utenti europei a partire dal 2024, come avverrà invece altrove:

  • Phone Mirroring;
  • SharePlay Screen Sharing;
  • Apple Intelligence.

Delle tre funzioni, ovviamente, l’attenzione generale è rivolta al sistema di intelligenza artificiale nativo Apple. Ecco le parole di una portavoce della compagnia: “Siamo preoccupati che i requisiti di interoperabilità del DMA (Digital Markets Act) possano costringerci a compromettere quella che è l’integrità dei nostri prodotti. Qualcosa che potrebbe mettere a rischio la privacy degli utenti e la sicurezza dei dati”.

Apple Intelligence

Considerando lo scossone positivo del mercato, all’annuncio dell’intelligenza artificiale di Apple, si può dire come il blocco Ue non abbia provocato seri danni per il titolo. Apple Intelligence è stata presentata nel corso dell’ultima conferenza WWDC a Cupertino.

Al netto dei meme generati dalle “novità” fronte smartphone, come la possibilità di muovere le app a piacimento, l’impatto tecnologico dell’IA di Cupertino è stato notevole. È stata diffusa la sensazione d’essere dinanzi a una nuova tecnologia, per quanto l’intelligenza artificiale si stia ormai facendo conoscere da tutti da un po’ di tempo.

Grande curiosità per i nuovi dispositivi Apple, iPhone in testa, che finalmente potranno tornare a generare curiosità non soltanto negli appassionati di vecchia data, dipendenti dal cambio telefono semestrale.

Spazio a una doppia IA generativa, privata di Apple e di terze parti, come ChatGPT. Qualcosa che potrebbe tramutare telefoni e non solo in strumenti ancora più intelligenti e soprattutto, col tempo, disegnati addosso ai singoli utenti.

Un grado di personalizzazione ed efficienza senza precedenti, che sta generando un grado di aspettativa elevatissimo. Il lancio è previsto per l’autunno 2024 ma l’Europa dovrà aspettare. Il DMA mette a dura prova la strategia chiusa dei dispositivi Apple, come accaduti per gli store e i servizi di pagamento.

Si richiede di individuare il giusto compromesso tra privacy e rispetto delle normative europee. Una sfida che potrebbe rimandare il lancio di molti mesi. Almeno fino al 2025 inoltrato, dunque, il mondo degli appassionati tech Apple sarà spaccato in due, tra chi avrà tra le mani tale potenza e chi guarderà i video sui social.