Sciopero dei mezzi in arrivo: ecco quando e chi si ferma

Un nuovo sciopero dei mezzi minaccia di mandare in tilt il traffico urbano: ecco dove si protesta e quali saranno le fasce garantite per venerdì 31 marzo 2023

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Un nuovo sciopero dei mezzi è pronto a mandare in tilt i trasporti in Italia. Nello specifico è Milano a tremare sotto la minaccia di numerosi disagi da parte dell’ATM, l’azienda che si occupa dei trasporti nel capoluogo meneghino. Dopo le agitazioni delle scorse settimane, infatti, il personale dell’azienda è pronto a incrociare le braccia nella giornata di venerdì 31 marzo 2023 promettendo “adesioni altissime” che potrebbero provocare non pochi problemi agli spostamenti dei lavoratori, studenti e turisti in città per tutta la giornata.

Sciopero ATM 31 marzo 2023, gli orari

A incrociare le braccia saranno i dipendenti ATM del sindacato Al Cobas che, come sempre, puntano ad accendere la luce dei riflettori su tematiche a loro care. Se nei precedenti scioperi, come quello dello scorso 8 marzo (del quale vi abbiamo parlato qui) i disagi sono stati limitati soltanto ad alcune linee della metropolitana, quello di venerdì 31 marzo 2023 potrebbe risultare caotico per i mezzi.

Il venerdì nero dei mezzi di trasporto, ecco quello che potrebbe provocare questo sciopero che, secondo Al Cobas, porterà numerosissimi addetti al personale a scioperare. “Adesioni altissime” hanno infatti sottolineato, con lo stop che segue i canonici orari degli scioperi.

Venerdì 31 marzo 2023, infatti, il via allo sciopero sarà dato alle 8.45 e proseguirà fino alle 15. Lo stop, poi, verrà dato nuovamente dalle 18 al termine del servizio. In una nota pubblicata sul proprio sito, poi, ATM fa sapere che sono previste due fasce di garanzia: i mezzi di superficie e le metro circoleranno da inizio servizio fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18. Nel resto della giornata, invece, è possibile che i mezzi si fermino (qui vi abbiamo parlato dello sciopero aereo delle scorse settimane).

Sciopero 31 marzo 2023, i motivi della protesta

Ma perché è stato indetto questo sciopero? A svelarlo sono stati gli stessi dipendenti di ATM del sindacato Al Cobas che protestano “contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo ATM e per la reinternalizzazione dei servizi di TPL in appalto e/o subappalto”. Ai dipendenti, poi, non va a genio il progetto “Milano Next” per la trasformazione di ATM S.p.A. in Azienda Speciale del Comune di Milano e, quindi, il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità.

La protesta, si legge nel comunicato, è stata indetta anche “per la riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri,  per la pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti” che negli ultimi mesi sembrano essere venuti meno una volta che la morsa del Covid si è allentata.

Il sindacato, poi, ha a cuore anche la sicurezza dei propri dipendenti che chiedono maggior tutela dopo le ultime aggressioni subite. Per far ciò, si protesta quindi per ottenere sistemi di protezione passivi. Particolare attenzione anche alle assunzioni: Al Cobas, infatti, chiede piani aziendali chiari e la trasformazione dei contratti a tempo parziale. Richiesto anche l’aumento di 150 euro netti per tutti i lavoratori, a recupero di quegli aumenti dei contratti nazionali definiti dalle associazioni dei dipendenti del personale “insufficienti”.