Il passaporto e la carta d’identità? Si potranno chiedere alle Poste

Si potrà accedere a tutti i servizi della PA, dai duplicati della patente all'ISEE e all'estratto contributivo. Il piano Polis coinvolge in tutto 16 milioni di italiani sparsi in quasi 7mila piccoli Comuni

Pubblicato: 1 Febbraio 2023 18:46

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Poste Italiane ha intenzione di compiere una piccola “rivoluzione” nei piccoli Comuni d’Italia. Nel giro di un paio di mesi apriranno i primi “sportello unici di prossimità”, per accedere ai servizi della PA, dalla carta di identità all’ISEE, dal passaporto ai duplicati della patente e all’estratto contributivo.

È quanto prevede il progetto Polis di Poste Italiane, che mira a fornire ai centri con meno di 15mila abitanti un unico punto di accesso e di riferimento anche per quanto riguarda certificati civili e giudiziari.

Cos’è il progetto Polis e cosa prevede

Il maxi piano Polis prevede un investimento totale di 1,2 miliardi di euro, finanziato con 800 milioni attraverso il piano complementare del PNRR e per la restante parte da Poste Italiane, che investe un euro ogni due euro finanziati. Lo sportello unico sarà collocato presso un ufficio postale, presso il quale gli abitanti dei piccoli Comuni potranno richiedere una quantità di importanti documenti e certificati che i cittadini residenti nelle grandi città saranno “costretti” invece a dover richiedere presso amministrazioni e uffici diversi.

L’obiettivo è quello di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei piccoli centri urbani e nelle aree interne del Paese, per un totale di 16 milioni di italiani. Il progetto è stato presentato presso la “Nuvola” dell’Eur, a Roma, dall’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di altri esponenti del governo.

“Polis ha l’ambizione di semplificare la vita dei cittadini, riducendone al minimo i disagi grazie alle soluzioni digitali di Poste Italiane disponibili negli uffici postali”, ha affermato Del Fante.

Sono 40 gli “uffici Polis” già ultimati, con altri 230 cantieri che verranno inaugurati entro febbraio e altri 1.500 entro l’anno. Previsti inoltre 250 “spazi per l’Italia” (80 nei piccoli Comuni) che daranno vita alla rete di co-working più grande del Paese con oltre 10mila postazioni di lavoro e sale di riunione.

La rete sarà creata attraverso la trasformazione di edifici direzionali e di grandi uffici postali distribuiti in tutte le province italiane, nei principali distretti industriali e nelle aree di alto interesse ambientale, culturale e paesaggistico. I primi 37 spazi saranno aperti entro la fine del 2023. Sul tavolo, anche apposite convenzioni di servizio tra Poste Italiane, pubbliche amministrazioni nazionali e locali, associazioni di impresa, universita’ e centri di ricerca.

Tutti i numeri del progetto Polis

Ecco di seguito tutte le cifre del progetto, che durerà fino al 2026:

  • 6.933 uffici postali coinvolti nei Comuni sotto i 15mila abitanti;
  • 4.500 uffici postali coinvolti nei Comuni sotto i 5mila abitanti;
  • 250 spazi di co-working;
  • 1,2 miliardi di euro di investimento (800 milioni dal PNRR e 400 milioni da Poste);
  • 7mila sportelli ATM, di cui 3mila già installati;
  • 500 locker per la consegna dei pacchi;
  • 4mila chioschi per erogazioni self;
  • 5mila colonnine per la ricarica delle auto elettriche;
  • 1.000 aree esterne rinnovate per “accogliere iniziative culturali, di salute e benessere”;
  • 1.000 impianti fotovoltaici.

Non cambieranno invece il costo della carta d’identità elettronica, del passaporto e degli altri documenti che sarà possibile rinnovare o richiedere alle Poste: saranno gli stessi degli uffici già preposti alla loro emissione.

Quali documenti si potranno richiedere in Posta

Tra i documenti che si potranno richiedere presso lo sportello unico, recandosi semplicemente all’ufficio postale, oltre alla carta identità elettronica e al passaporto figurano anche i certificati da scaricare gestiti dal Ministero dell’Interno come quelli di stato civile e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi.

Di competenza dell’Agenzia delle Entrate, ma accessibili presso lo sportello unico, saranno la richiesta di riemissione di codice fiscale, estratto conto posizioni debitorie, visura planimetrie catastali, esenzione canone Rai, deleghe soggetti fragili.

Sarà possibile accedere anche ai certificati giudiziari, cioè gestiti dal Ministero della Giustizia. I cittadini potranno richiedere inoltre l’ISEE, l’estratto contributivo, il modello Obis per i pensionati, la Certificazione unica che attualmente vanno richiesti all’INPS. Previsto anche il rilascio su richiesta della patente nautica e della denuncia e richiesta duplicati patente (Ministero per i Trasporti e le Infrastrutture).

Dove apriranno i primi sportelli in Italia

I primi tre prototipi di sportello unico di prossimità sono stati realizzati a Fara in Sabina (Rieti), Campagnano di Roma e San Felice Circeo (Latina). Tra gli altri piccoli Comuni che sperimenteranno per primi il progetto figurano anche Tolmezzo (Udine), Lamon (Belluno), Calolziocorte (Lecco), Gattico-Veruno (Novara), Taggia (Imperia), Colecchio (Parma), Alto Remo Terme (Bologna), Borgo a Mozzano (Lucca), Magione (Perugia), Cepagatti (Pescara), Macchiagodena (Isernia), Piedimonte Matese (Caserta), Bernalda (Matera), Cetraro (Cosenza), Aragona (Agrigento).