Allarme dei medici per le pillole anti-Covid in Italia: cosa succede

L'Ordine dei medici ha chiesto un confronto urgente con l'Aifa in merito alla diffusa delle pillole anti-Covid: il motivo

Le pillole anti-Covid, da poco disponibili anche nel nostro Paese, prevengono i sintomi gravi e diminuiscono i rischi di ospedalizzazione, ma possono essere prescritte solamente dagli specialisti e distribuiti dalle farmacie degli ospedali. L’Ordine dei medici, per questo motivo, ha lanciato un allarme e ha chiesto un confronto con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per rivedere la procedura: l’iter complesso, infatti, rischia di ridurne l’utilizzo e di far scadere le pillole.

Allarme dei medici per le pillole anti-Covid in Italia: cosa succede

Gli antivirali di Merck e Pfizer, ovvero Molnupiravir e Paxlovid, sono da poco disponibili anche in Italia. Si tratta di farmaci da somministrarsi in tempi brevi, entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi: si possono assumere a casa, ma devono essere prescritti dagli specialisti ospedalieri su indicazione del medico di base e distribuiti solo nelle farmacie degli ospedali, centri di riferimento.

Un iter giudicato lungo e complesso dall’Ordine dei medici, che ha quindi chiesto un tavolo di confronto all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa): il rischio, secondo i camici bianchi, è che i pazienti candidabili all’utilizzo degli antivirali orali – ovvero in caso di malattia lieve-moderata ma con specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid-19 severo – non facciano materialmente in tempo a ottenere il farmaco entro i 3 o massimo 5 giorni previsti dall’inizio dei sintomi.

Pillole anti-Covid, come funzionano

Queste pillole anti-Covid sono farmaci su cui ci sono grandi aspettative, ma essendo stati approvati in emergenza non possono, da regola, essere prescritti dai medici di famiglia. Il rischio, dunque, di non far scendere il numero di decessi, oltre che far scadere i farmaci.

L’Italia ha acquistato 600 mila cicli di Paxlovid (Pfizer): di questi, poco più di 11 mila sono già arrivati e sono stati distribuiti nelle farmacie ospedaliere di diverse regioni.

Pillole anti-Covid, quanto costano

Per l’Italia la spesa non è di poco conto. Ogni ciclo di cura dura 5 giorni e costa ben 700 dollari (Pfizer aveva ceduto la licenza, concedendo l’accesso agevolato a 95 che coprono, complessivamente, il 53% della popolazione mondiale). Far scadere i farmaci, dunque, oltre a incidere sui decessi lo farebbe anche sulle casse dello Stato.

Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, ha sottolineato come sia necessario semplificare l’iter per l’accesso agli antivirali orali: di fatto, ha chiesto che sia resa possibile la prescrizione anche da parte del medico di base e, soprattutto, che le pillole possano essere distribuite anche nelle farmacie distrettuali delle asl e non solo in quelle ospedaliere.

Secondo l’ultimo report dell’Aifa, in Italia, fino al 3 febbraio, sono stati 4.117 i pazienti che hanno ricevuto una prescrizione di Molnupiravir. Non sono ancora disponibili i dati relativi a Paxlovid, farmaco arrivato solo pochi giorni fa: ecco come funziona e chi la prenderà.

A proposito, ci sono categorie che non possono prendere la pillola anti-Covid di Pfizer: ecco quali sono tutte le controindicazioni. Nel frattempo il Governo sta pensando ai prossimi passi nella gestione della pandemia. Ecco quelli principali:

  • eliminare la mascherina all’aperto (dall’11 febbraio);
  • dire addio al Green pass (probabilmente a metà marzo, almeno quello base);
  • non prorogare lo stato di emergenza (al momento la scadenza è fissata al 31 marzo 2022).