Paralimpiadi, quanto valgono le medaglie e che differenza c’è con le Olimpiadi

È polemica per il valore dei premi corrisposti agli ori, agli argenti e ai bronzi italiani ai Giochi Paralimpici, molto diversi da quelli riconosciuti agli atleti olimpici

Il grande successo delle Paralimpiadi di Tokyo 2020, la sedicesima edizione dei Giochi, è arrivato accompagnato da molte polemiche. Dalla minore copertura mediatica rispetto a quella riservata alle Olimpiadi, fino all’ormai storica discussione che riguarda le classificazioni degli atleti in base al tipo e grado di disabilità, con presunti vantaggi di alcuni rispetto ai concorrenti, dell’evento si parla spesso per le ragioni sbagliate.

Il talento degli Azzurri passa spesso in secondo piano, oscurato da discorsi sterili che poco hanno a che vedere con lo spirito dell’evento. È facile però individuare alcune contraddizioni di una manifestazione che celebra i risultati sportivi nonostante le disabilità e che si fa portatrice di un messaggio sociale forte di uguaglianza tra atleti.

Al centro del dibattito questa volta sono finite le medaglie. Oro, argento e bronzo dei Giochi Paralimpici non valgono quanto i corrispettivi olimpici, nonostante i simboli messi al collo ai campioni siano gli stessi.

Olimpiadi e Paralimpiadi: quanto valgono le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo

Gli organizzatori di Tokyo 2020 hanno utilizzato vecchi dispositivi elettronici per recuperare i metalli necessari a forgiare circa 5 mila medaglie per Olimpiadi e Paralimpiadi.

Sorprendentemente solo la medaglia d’argento è effettivamente composta dal materiale da cui prende il nome. Il primo posto è infatti solo placcata in oro, mentre quella di bronzo è in realtà composta da ottone rosso. Stando all’attuale prezzo dei metalli, una medaglia d’oro vale poco più di 650 euro, una d’argento poco più di 350 euro e una di bronzo poco più di 3 euro.

Paralimpiadi: quanti soldi guadagnano gli atleti che vincono una medaglia

A fare la differenza tra le due tipologie di Giochi sono però i premi in denaro che corrispondono alle onorificenze. Se il Coni ha deciso per Tokyo 2020 di aumentare del 20% i guadagni dei campioni, non è arrivata invece alcuna comunicazione da parte del Cip. In base al progetto iniziale, i premi corrisposti agli atleti, cumulabili in caso di vittorie in diverse discipline, dovrebbero essere i seguenti.

  • Oro: premio di 75 mila euro.
  • Argento: premio di 40 mila euro.
  • Bronzo: premio di 25 mila.

Per i Giochi Olimpici, rispettivamente, gli atleti hanno guadagnato 180 mila euro, 90 mila euro e 60 mila euro, dunque più del doppio rispetto agli atleti con disabilità. Un divario sicuramente giustificato dalle diverse possibilità dei due comitati e dal diverso giro di affari che ruota attorno ai due eventi, e dalla più giovane età dei Giochi Paralimpici.

Ma che mostra che la strada verso l’uguaglianza formale e sostanziale degli atleti del nostro Paese è ancora lontana, con sportivi di serie A e sportivi di serie B, nonostante a monte di un risultato importante come una medaglia ci siano sempre dedizione e sacrifici.

Paralimpiadi: quanti soldi guadagnano gli atleti per allenarsi

I guadagni dei membri del Club non si fermano però al solo evento. Il Comitato Italiano Paralimpico riconosce agli atleti che vincono la medaglia d’oro un assegno mensile pari a mille euro per i quattro anni successivi, a patto che gli sportivi proseguano l’attività agonistica e indossino almeno una volta a stagione la maglia azzurra.

Agli atleti che vincono la medaglia d’argento e di bronzo è invece riconosciuto un incremento pari al 50% dell’assegno mensile di preparazione previsto per gli Azzurri, che viene erogato nel corso del quadriennio che precede i Giochi. Gli amp partono dai 200 euro del primo anno per gli atleti senza medaglie nelle precedenti edizioni dell’evento fino ai 1.000 destinati agli ori il quarto anno.