La stagione invernale 2025/2026 porta numerosi cambiamenti per chi frequenta la montagna, dagli sciatori agli snowboarder, fino agli escursionisti. Le novità riguardano sicurezza sulle piste, obblighi assicurativi e regolamenti sui soccorsi. L’obiettivo delle nuove norme è ridurre gli incidenti, responsabilizzare gli utenti e contenere i costi legati agli interventi in quota.
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Obbligo del casco per tutti gli sciatori e snowboarder
Dal 1° novembre 2025, con l’apertura degli impianti, il casco diventa obbligatorio per tutti gli sciatori e snowboarder senza distinzioni di età. Si tratta del primo obbligo generalizzato in Europa e riguarda anche chi utilizza la slitta. In caso di mancato utilizzo sono previste sanzioni fino a 150 euro, con la possibilità del ritiro dello skipass in caso di recidiva.
La misura è stata accolta positivamente dagli operatori del settore e dai maestri di sci, che da tempo chiedevano un rafforzamento delle norme di sicurezza. I dati dell’Ufficio prevenzione infortuni svizzero indicano che il casco riduce di oltre il 40% il rischio di traumi cranici, evidenziando la sua utilità anche nelle cadute di lieve entità.
In Svizzera, dove non esiste un obbligo analogo, oltre il 95% degli sciatori utilizza comunque il casco spontaneamente. Anche nelle località di confine come Zermatt, gli impianti informano i visitatori sulle regole italiane.
Soccorso in montagna e in mare: quando diventa a pagamento
Un’altra novità riguarda le operazioni di soccorso effettuate dalla Guardia di finanza. La legge di Bilancio prevede, dal 2026, l’introduzione di un contributo economico a carico di chi richiede assistenza in situazioni causate da imprudenza, dolo o colpa grave. L’obiettivo è evitare interventi generati da comportamenti irresponsabili e ridurre la spesa pubblica.
Il pagamento è previsto per le operazioni di ricerca e salvataggio effettuate dalla Guardia di finanza in montagna, in mare o in acque interne. Il rimborso non sarà dovuto se la richiesta nasce da una reale emergenza non evitabile. Il ministero dell’Economia definirà annualmente un tariffario basato su personale, mezzi, attrezzature e carburante impiegati.
Le cifre possono essere elevate: un intervento complesso con elicotteri, unità cinofile e droni può superare i 5.000 euro l’ora. L’aumento delle attività fuori pista, delle escursioni improvvisate e delle violazioni di divieti ha portato a un incremento delle richieste di soccorso. Nel 2024 la Guardia di finanza ha registrato 2.517 interventi, con oltre 2.800 persone salvate.
L’obbligo dell’assicurazione per chi scia
Resta confermato l’obbligo per sciatori e snowboarder di possedere un’assicurazione di responsabilità civile verso terzi mentre utilizzano le piste battute. La normativa, introdotta nel 2022, è valida per lo sci alpino e lo snowboard e ha lo scopo di garantire il risarcimento di danni o infortuni causati ad altri utenti.
La RC è richiesta a tutti, indipendentemente dall’età. Sono esclusi solo gli sciatori di fondo. Il controllo avviene al momento dell’acquisto dello skipass, e in assenza di copertura il gestore può negare l’accesso alle piste. La novità della stagione 2025/26 è la concomitanza dell’obbligo assicurativo con quello del casco, rafforzando la cornice di sicurezza.
Le assicurazioni giornaliere acquistabili con lo skipass
Molti sciatori scelgono le polizze giornaliere, acquistabili direttamente alla cassa o online insieme allo skipass. Il costo medio varia tra 2 e 4 euro al giorno e la copertura si limita alla responsabilità civile per incidenti avvenuti in pista nella giornata stessa. In alcuni casi sono inclusi servizi aggiuntivi come il soccorso in pista o il rimborso dello skipass in caso di infortunio.
Questa tipologia è indicata per chi scia solo pochi giorni all’anno, mentre chi frequenta regolarmente la montagna può valutare assicurazioni stagionali o annuali, spesso più convenienti. La scelta della polizza dipende dal numero di uscite, dal tipo di attività svolta e dalla necessità di estendere la copertura anche fuori pista.