L’atteso periodo dei saldi estivi 2025 sta per iniziare: da domani, in molte regioni d’Italia, partiranno gli sconti che proseguiranno fino al 31 agosto. Forse in pochi sanno che per ogni acquisto ci sono regole ben precise da rispettare e altre lasciate alla discrezionalità del venditore.
Ad esempio, se un prodotto è danneggiato o presenta un vizio, deve essere sostituito; diverso è il discorso per la merce in perfetto stato: il cambio di articoli senza difetti è a discrezione del negoziante. C’è anche la garanzia di due anni, valida anche per i prodotti in saldo.
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Cambi durante i saldi estivi 2025: cosa prevede la legge e cosa decide il negoziante
Non esiste un obbligo di legge che imponga al commerciante di accettare resi o sostituzioni per articoli privi di difetti. Molti negozi offrono la possibilità di cambiare taglia o articolo entro pochi giorni (talvolta offrendo un buono), ma si tratta di una cortesia commerciale e non di un diritto garantito.
Conviene quindi chiedere subito quali sono le regole di cambio e reso: entro quanti giorni si può riportare l’articolo, e cosa succede se quello sostitutivo non è disponibile. I negozi dovrebbero esporre chiaramente le loro politiche di reso durante i saldi, indicando tempi, condizioni (come confezione e cartellino integri) e se il rimborso avviene in denaro o con buono acquisto.
Inoltre, ci sono dei trucchi che il consumatore può adottare per una spesa più consapevole:
- confronta i prezzi esposti prima dell’inizio dei saldi;
- verifica sempre che lo sconto sia reale;
- controlla l’integrità dei prodotti;
- leggi bene le etichette.
Garanzia di due anni anche sui prodotti in saldo
I saldi sono un’occasione per risparmiare, ma non sempre fila tutto liscio: può capitare di voler restituire un capo. Se un capo o un oggetto acquistato durante i saldi risulta difettoso o non conforme, il venditore ha l’obbligo di intervenire. La legge prevede che il cliente possa scegliere tra riparazione e sostituzione, a meno che queste soluzioni non siano impossibili o eccessivamente onerose per il negoziante.
Solo in questo caso è possibile ottenere una riduzione del prezzo o la restituzione della cifra spesa.
Perché conservare lo scontrino e pagare con carta conviene sempre
La garanzia di due anni decorre dalla data d’acquisto, quindi bisogna conservare lo scontrino o una prova d’acquisto per esibirla se serve. Gli scontrini cartacei spesso sbiadiscono: meglio fare una copia o pagare con carta:
- conserva sempre lo scontrino originale o una copia digitale;
- se paghi con carta, puoi usare l’estratto conto come prova d’acquisto;
- Il negoziante non può rifiutare pagamenti elettronici né aggiungere commissioni.