Rc Auto, c’è l’obbligo di assicurare anche i veicoli fermi

In questi giorni le compagnie stanno mandando dei promemoria ai loro clienti, ma sull’interpretazione delle nuove norme rimangono dei dubbi

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Dal 23 dicembre scorso, è diventato obbligatorio avere l’assicurazione Rc Auto anche per i veicoli fermi. Questa nuova regola richiede che anche le macchine inutilizzate e parcheggiate in garage siano coperte da assicurazione. Attualmente, le compagnie assicurative stanno inviando promemoria ai loro clienti, ma ci sono ancora incertezze sull’interpretazione delle nuove normative.

La novità della Rc Auto

La Responsabilità Civile Auto, nota anche come Rca o Rc Auto, è un tipo di assicurazione obbligatoria che copre i danni causati a terzi durante la circolazione del proprio veicolo. È fondamentale avere una polizza attiva quando si guida un’automobile, sia in spazi pubblici che privati. Chiunque circoli senza questa copertura rischia sanzioni previste dall’articolo 193 del Codice della Strada, che variano da circa 800 euro a oltre 3.000 euro. Inoltre, è possibile il sequestro del veicolo, il fermo amministrativo e la sospensione della patente.

Recentemente, la normativa riguardante l’obbligo di avere l’assicurazione Rc Auto è stata aggiornata. Il 23 dicembre 2023, è entrato in vigore in Italia il Decreto Legislativo n. 184/2023, il quale ha recepito la direttiva europea 2021/2118. Questo Decreto ha modificato alcune disposizioni del Codice delle Assicurazioni Private, estendendo l’obbligo della polizza anche ai veicoli fermi. Ciò significa che ora è necessaria l’assicurazione anche per veicoli come un’automobile parcheggiata in garage o un furgone fermo in strada che non circola da mesi.

La motivazione di questa misura si basa sull’ipotesi che anche un veicolo fermo potrebbe potenzialmente causare danni a terzi. Ad esempio, potrebbe verificarsi un guasto al freno a mano o un incendio improvviso. Per questo motivo, è stata presa la decisione di estendere la copertura assicurativa della responsabilità civile anche ai veicoli fermi, indipendentemente dalla loro effettiva circolazione.

La giurisprudenza della Corte di Giustizia europea ha chiarito che l’obbligo assicurativo non è più legato esclusivamente alla “circolazione” del veicolo, ma alla sua “funzione” come mezzo di trasporto al momento del sinistro. È stato specificato che l’obbligo di assicurazione non dipende dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui viene utilizzato né dal fatto che sia fermo o in movimento.

Multe e sanzioni per chi non assicura

Per le auto ferme che vengono trovate senza polizza, sono previste sanzioni simili a quelle per chi circola senza assicurazione. Ciò include una multa che può variare da circa 800 euro a oltre 3.000 euro, il possibile sequestro del veicolo o il fermo amministrativo, e una decurtazione di 5 punti dalla patente. Tuttavia, rimane incerto il metodo con cui le autorità identificheranno i veicoli fermi senza copertura, specialmente se sono parcheggiati in garage o cortili, dove non sono esposti a posti di blocco. In caso di controlli, le sanzioni saranno applicate.

Tuttavia, alcune categorie di veicoli fermi sono esentate dall’obbligo assicurativo, se viene presentata una richiesta formale di sospensione all’impresa di assicurazione, specificando le date di inizio e fine della sospensione. Questa sospensione non può durare più di 10 mesi. Durante questo periodo, la sospensione può essere prorogata più volte, sempre con comunicazione formale alla compagnia assicurativa almeno 10 giorni prima della scadenza.

La proposta del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione

Sulla recente normativa, tuttavia, sorgono alcuni dubbi. Secondo il Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione (Sna), nel testo del Decreto vi sono punti poco chiari e apparenti contraddizioni che potrebbero portare a oneri eccessivi per i consumatori e incertezze per gli intermediari. Il presidente Claudio Demozzi ha quindi inviato un interpello al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per chiedere chiarezza, soprattutto riguardo a quali veicoli siano effettivamente esenti dall’obbligo assicurativo.

Secondo il Sna, se fosse confermato che la normativa riguarda anche i veicoli fermi e ricoverati in luoghi privati, ciò implicherebbe che i proprietari sarebbero obbligati a stipulare polizze Rc Auto complete del rischio di circolazione. Questo comporterebbe costi anche di qualche migliaio di euro, per coprire un rischio assai inferiore rispetto a quello di incidenti durante la circolazione.