Torna l’ora solare a ottobre, quando spostare gli orologi indietro di un’ora

A fine ottobre tornerà l'ora solare, nonostante da anni si parli di un'abolizione del cambio di ora annuale a livello europeo: quando bisognerà spostare le lancette indietro

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 11 Ottobre 2025 12:17

Tra sabato 25 e domenica 26 ottobre tornerà l’ora solare in Italia. Le lancette dell’orologio andranno spostate un’ora indietro durante la notte. Il risultato sarà un’ora di luce in più al mattino, ma giornate nettamente più brevi. Buona parte dei dispositivi digitali connessi a internet eseguiranno questo passaggio in automatico, mentre per quelli analogici, bisognerà provvedere all’adattamento manuale dell’orario.

Da anni si parla di una possibile abolizione dell’ora solare. Quella legale è infatti molto più vantaggiosa dal punto di vista economico e fa risparmiare milioni di euro in consumi elettrici ogni anno. Il cambio di ora, inoltre, causa un effetto simile al jet-lag in tutta la popolazione. Alcuni studi hanno anche legato a questo procedimento alcuni problemi di salute.

Quando torna l’ora solare nel 2025

Il passaggio ufficiale dall’ora legale all’ora solare avverrà alle 3:00 del mattino di domenica 26 ottobre. Una volta scoccata quell’ora, invece di proseguire normalmente, l’orario ripartirà un’altra volta dalle 2:00 di notte, facendo guadagnare un’ora di sonno. L’ora solare è quella indicata dal meridiano di riferimento in cui uno Stato si trova.

Anche se in Italia è una tradizione ormai consolidata, il cambio dell’ora è praticato soltanto in Europa, in Nord America, in Nuova Zelanda e in Egitto. Soltanto il 25% della popolazione mondiale quindi vive in un Paese che attua questa strategia per allineare meglio le ore lavorative con quelle di luce solare.

Al cambio dell’ora, le ore di sole al mattino cominceranno prima. Al contrario però, le giornate si accorceranno sensibilmente e buona parte dei chi lavora in orario d’ufficio uscirà dal proprio posto di lavoro con il sole già basso se non del tutto tramontato.

Per quanto tempo rimarrà in vigore l’ora solare

In Italia l’alternanza tra ora legale e ora solare esiste dal 1916. La seconda è tipica del periodo invernale e comincia sempre verso la fine di ottobre. L’ora legale, invece, ritorna a marzo, quando le giornate iniziano ad allungarsi sensibilmente per via dell’arrivo della primavera. Il periodo di ora solare continuerà quindi per un totale di 5 mesi.

Non è però sicuro che, anche nel 2026, si tornerà all’ora solare. Da diversi anni infatti, sia a livello italiano sia europeo, si discute di abolire il cambio di ora e passare a un modello che prediliga l’ora legale come unico orario standard per tutto il continente.

Perché si parla di abolire l’ora solare

L’ora legale è stata pensata in origine per sfruttare meglio le ore di sole. Questo permette un risparmio significativo di energia elettrica, perché riduce il tempo di illuminazione artificiale di case e uffici. Secondo i dati diffusi da Terna, la società che si occupa della gestione dei flussi di energia elettrica in Italia e della rete ad alta tensione, grazie all’ora legale nel 2024 sono stati risparmiati 340 GW/h di consumi in totale. Dal 2004, quando Terna ha iniziato a calcolare questo risparmio, l’azienda ha stimato una riduzione della spesa energetica dovuta al cambio di ora superiore ai 2 miliardi di euro.

La questione economica non è il solo argomento in favore dell’abolizione dell’ora solare. Diverse persone, durante la notte del cambio dell’ora, riportano l’emergere di sintomi molto simili a quelli dati dal jet-lag.