Nella lista dei 100 migliori ristoranti al mondo c’è un italiano

C'è un italiano nella lista dei 100 migliori ristoranti al mondo, la classifica World's 100 Best Restaurants ha premiato infatti il ristorante Enrico Bartolini, situato al terzo piano del MUDEC-Museo delle Culture

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 2 Marzo 2024 10:00

La classifica World’s 100 Best Restaurants ha premiato Enrico Bartolini. Il suo è l’unico ristorante italiano ad aver conquistato una posizione nella lista dei 100 migliori ristoranti al mondo, pubblicata ogni anno – dal 2002 – per celebrare la ricchezza e la diversità del panorama culinario mondiale.

Grazie al suo panel di 1.080 esperti culinari e alla procedura di voto strutturata e controllata, l’elenco annuale dei migliori ristoranti del mondo fornisce un un’istantanea di alcune delle migliori destinazioni per esperienze culinarie uniche, oltre ad essere un barometro delle tendenze gastronomiche globali.

Il miglior ristoranti italiano al mondo è il Mudec di Enrico Bartolini

A Milano, situato in Zona Tortona, si trova il Ristorante di Enrico Bartolini, situato al terzo piano del MUDEC-Museo delle Culture.

Enrico Bartolini è una delle figure di spicco nella scena culinaria internazionale, noto per la sua “Classicità contemporanea”. Il suo approccio alla cucina è una fusione armoniosa tra tradizione e innovazione, con un occhio attento alle materie prime e alla stagionalità. Nel menu del ristorante, i commensali possono intraprendere un viaggio attraverso la cultura gastronomica più raffinata, con proposte che spaziano dal menù degustazione “Mudec Experience” al menù “Best of”, che presenta i grandi classici firmati Enrico Bartolini, insieme alle novità stagionali e alle creazioni più originali. Lo chef propone 9 portate che costano 350 euro, mentre l’accopiamenti con il vino costa 250 euro.

In alternativa si possono prendere 3 piatti a scelta dalla carta al costo di 240 euro, oppure 4 piatti al costo di 300 euro. Vini esclusi.

Quindi, non è solo la cucina a distinguere il Ristorante Enrico Bartolini. La carta dei vini, a proposito, offre una selezione eccezionale di etichette italiane e straniere, accuratamente scelte. La cura e l’attenzione, insieme ai piatti di eccellenza culinaria assicurano un’esperienza gastronomica indimenticabile per ogni ospite.

Raggiunte le tre Stelle Michelin nella sede milanese, il ristorante di punta di Bartolini, continua ad elaborare piatti nuovi, sempre all’insegna della pienezza e dell’intensità dei sapori, anche così si è conquistato il posto (l’85esimo per essere precisi) nella classifica dei migliori 100 ristoranti al mondo.

Ma come viene determinata questa prestigiosa lista? Chi sono i giudici dietro le quinte che decidono il destino di questi templi gastronomici?

Come vengono scelti i vincitori

Tutto ha avuto inizio nel lontano 2002, quando la rivista britannica Restaurant, un’istituzione nel mondo della ristorazione del Regno Unito, decise di compiere un atto audace: creare una lista dei migliori ristoranti del mondo. Affidandosi al giudizio di 150 esperti, nacque così l’idea. L’anno successivo, questa lista prese forma concreta con la celebrazione dei 50 migliori ristoranti del mondo, dando inizio a una tradizione che continua ancora oggi.

Diviso in 27 regioni votanti, ciascuna guidata da un presidente dell’Accademia World’s Best Restaurants , il corpo di giudici è composto da una variegata miscela di scrittori e critici gastronomici, chef stellati, ristoratori esperti e viaggiatori gourmet. Ognuno di loro ha il compito di assegnare 10 voti, contribuendo così a determinare la classifica finale.

Essere inseriti in questa lista significa essere riconosciuti come eccellenza culinaria, significa essere riconosciuti come ambasciatori della gastronomia mondiale, custodi di tradizioni millenarie e creatori di nuove tendenze culinarie. In breve, significa essere parte di un’élite gastronomica che continua a stupire e deliziare il palato di milioni di persone in tutto il mondo.

Inoltre, questa classifica continua a influenzare e indirizzare appassionati gli buon cibo, ispirando viaggi e avventure culinarie in ogni angolo del globo.

La classifica completa

Questa la World’s 100 Best Restaurants con tutti i migliori ristoranti al mondo premiati:

1. Central – Lima
2. Disfrutar – Barcelona
3. Diverxo – Madrid
4. Asador Etxebarri – Atxondo
5. Alchemist – Copenhagen
6. Maido – Lima
7. Lido 84 – Gardone Riviera
8. Atomix – New York
9. Quintonil – Mexico City
10. Table by Bruno Verjus – Paris
11. Trèsind Studio – Dubai
12. A Casa do Porco – São Paulo
13. Pujol – Mexico City
14. Odette – Singapore
15. Le Du – Bangkok
16. Reale – Castel di Sangro
17. Gaggan Anand – Bangkok
18. Steirereck – Vienna
19. Don Julio – Buenos Aires
20. Quique Dacosta – Dénia
21. Den – Tokyo
22. Elkano – Getaria
23. Kol – London
24. Septime – Paris
25. Belcanto – Lisbon
26. Schloss Schauenstein – Fürstenau
27. Florilège – Tokyo
28. Kjolle – Lima
29. Boragó – Santiago
30. Frantzén – Stockholm
31. Mugaritz – San Sebastian
32. Hiša Franko – Kobarid
33. El Chato – Bogotá
34. Uliassi – Senigallia
35. Ikoyi – London
36. Plénitude – Paris
37. Sézanne – Tokyo
38. The Clove Club – London
39. The Jane – Antwerp
40. Restaurant Tim Raue – Berlin
41. Le Calandre – Rubano
42. Piazza Duomo – Alba
43. Leo – Bogotá
44. Le Bernardin – New York
45. Nobelhart & Schmutzig – Berlin
46. Orfali Bros Bistro – Dubai
47. Mayta – Lima
48. La Grenouillère – La Madelaine-sous-Montreuil
49. Rosetta – Mexico City
50. The Chairman – Hong Kong

E poi a seguire:

51. Narisawa – Tokyo
52. Hof Van Cleve – Kruishoutem
53. Brat – London
54. Alcalde – Guadalajara
55. Ernst – Berlin
56. Sorn – Bangkok
57. Jordnær – Copenhagen
58. Lasai – Rio de Janeiro
59. Mérito – Lima
60. La Cime – Osaka
61. Chef’s Table at Brooklyn Fare – New York
62. Arpège – Paris
63. Neolokal – Istanbul
64. Aponiente – El Puerto de Santa María
65. Burnt Ends – Singapore
66. Turk Fatih Tutak – Istanbul
67. Le Clarence – Paris
68. SingleThread – Healdsburg
69. Zén – Singapore
70. Sud 777 – Mexico City
71. Core by Clare Smyth – London
72. Sühring – Bangkok
73. Cosme – New York
74. Nusara – Bangkok
75. Fyn – Cape Town
76. Oteque – Rio de Janeiro
77. Tantris – Munich
78. Alléno Paris au Pavillon Ledoyen – Paris
79. Nuema – Quito
80. Flocons de Sel – Megève
81. Azurmendi – Larrabetzu
82. Enigma – Barcelona
83. Sazenka – Tokyo
84. Meta – Singapore
85. Enrico Bartolini – Milan
86. Lyle’s – London
87. Ossiano – Dubai
88. Potong – Bangkok
89. Mingles – Seoul
90. Wing – Hong Kong
91. Kadeau – Copenhagen
92. Neighborhood – Hong Kong
93. Kei – Paris
94. La Colombe – Cape Town
95. Ceto – Roquebrune-Cap-Martin
96. Ricard Camarena Restaurant – Valencia
97. Labyrinth – Singapore
98. Saison – San Francisco
99. Fu He Hui – Shanghai
100. Maito – Panama

Il miglio ristorante al mondo si trova a Lima, in Perù

Il Central di Lima, in Perù, è stato nominato come miglior ristorante del mondo, conquistando il primo posto nella prestigiosa classifica World’s Best Restaurants.

Considerato il “fiore all’occhiello” degli chef Virgilio Martínez e Pía León, il Central è stato descritto dagli organizzatori del premio come un autentico “inno al Perù”.

Il ristorante propone piatti innovativi che prevedono l’uso di ingredienti autoctoni, ma anche ricercati. Molte ricette puntano alla promozione della biodiversità unica del Perù, a tal punto che il menù è stato definito dagli esperti dell’Accademia “imparagonabile”.

Il Central ha iniziato la sua scalata al successo raggiungendo per la prima volta la posizione 50 nella lista dei migliori ristoranti del mondo nel 2013, ma con la sua crescente influenza in tutta l’America Latina, dieci anni dopo è diventato il primo ristorante sudamericano a guadagnarsi il titolo di migliore al mondo.

Gli ospiti del Central vengono accompagnati in un “tour gastronomico” attraverso i diversi ecosistemi del Perù con il menu degustazione. Questo menu, che costa dai 260 ai 300 euro a persona, offre un’esperienza unica,  trasportando i commensali nel cuore autentico del Paese e delle sue tradizioni esclusivamente attraverso il senso del gusto.