Feste sostenibili, i consigli per non sprecare

Il decalogo con le buone regole da seguire in tema di sprechi alimentari e risparmio energetico per passare le festività natalizie all'insegna della sostenibilità

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Durante le festività natalizie è possibile fare scelte sostenibili che non compromettano l’entusiasmo e lo spirito della festa, ma che allo stesso tempo rispettino l’ambiente. Dall’organizzazione dei pasti agli accorgimenti per risparmiare energia, ci sono molti modi per festeggiare in modo responsabile e rispettoso del pianeta.

Come contrastare gli sprechi alimentari

ENEA, attraverso la Divisione “Biotecnologie e agroindustria”, sta lavorando per sviluppare alimenti meno deperibili, processi di produzione più sostenibili, packaging biodegradabili, soluzioni per prevenire le frodi alimentari e nuovi materiali, integratori e nutraceutici ottenuti da scarti alimentari. Per affrontare efficacemente lo spreco alimentare, è importante individuare “buone pratiche di economia circolare” che permettano di individuare le lacune del sistema alimentare e le azioni da intraprendere per contrastare lo spreco. Tra queste:

  1. pianificare il reale quantitativo di cibo necessario per un pasto medio, prestando attenzione a quanto cibo è ancora presente nel frigo;
  2. valutare durante la spesa le scadenze dei vari prodotti in modo da acquistare solo ciò che serve o ciò che può essere reimpiegato in seguito
  3. attenzione alle informazioni su tecnologie o ingredienti nelle etichette degli alimenti che aiutano a limitare lo spreco alimentare, ponendo in avanti nel frigo gli alimenti che scadono prima;
  4. prediligere i prodotti di stagione e quelli che hanno indicato il destino del packaging a fine ciclo per ridurre la porzione indifferenziata dell’immondizia;
  5. provvedere al condimento di cibi freschi o crudi solo al momento di servirli, in modo da conservarli per pasti successivi se non vengono consumati al momento;
  6. valutare al momento della raccolta degli avanzi la quantità di cibo che si può riutilizzare nei giorni successivi, invitando gli ospiti a portarne parte con sé o congelandoli prima che si deteriorino in confezioni di piccole dimensioni;
  7. utilizzare gli avanzi di cucina per creare nuove pietanze e utilizzare la frutta e la verdura troppo matura o “ammaccata” per preparare frullati, zuppe o dolci;
  8. collaborare con le iniziative locali contro lo spreco alimentare, donando il surplus alimentare alle onlus attive nella propria città;
  9. preferire cibi biologici in quanto prodotti con meno energia, meno emissioni di CO2in atmosfera e meno fertilizzanti e fitosanitari di sintesi;
  10. conferire gli avanzi di cibo e gli shopper biodegradabili nella raccolta dell’umido per trasformarli in compost.

La guida taglia consumi

ENEA si impegna a promuovere comportamenti sostenibili e a ridurre lo spreco energetico attraverso il Dipartimento di Efficienza Energetica. In questo ambito, ENEA supporta il Programma Nazionale di Informazione e Formazione “Italia in Classe A”, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con l’obiettivo di promuovere la cultura del risparmio energetico. ENEA offre anche consigli pratici per risparmiare energia nella vita quotidiana. Tra questi:

  1. eseguire la manutenzione degli impianti: un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (dpr 74/2013);
  2. controllare la temperatura degli ambienti: bastano 19 gradi per garantire il comfort necessario in casa. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile;
  3. attenzione alle ore di accensione: le nuove regole riducono di 1 ora i tempi di accensione finora consentiti, in base alle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia;
  4. installare pannelli riflettenti tra muro e radiatoreevitando di posizionare ostacoli davanti ai termosifoni. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno. Inoltre, evitare di posizionare tende o mobili davanti ai termosifoni perché ostacolano la diffusione del calore verso l’ambiente e causano sprechi. Può aiutare anche schermare le finestre durante la notte con persiane, tapparelle o con tende pesanti per ridurre la dispersione di calore verso l’esterno;
  5. assicurare agli ambienti un giusto ricambio di aria senza lasciare le finestre aperte troppo a lungo. Rinnovare l’aria permette di eliminare i batteri e le sostanze inquinanti, ma bastano pochi minuti per 2-4 volte al giorno per evitare inutili dispersioni di calore.
  6. installare valvole termostatiche. Sono obbligatorie per legge nei condomini e permettono di ridurre i consumi fino al 20%;
  7. fare un check-up della casa e scegliere soluzioni di ultima generazione.Affidarsi a tecnici qualificati per valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre, abbattendo i consumi fino al 40%. Sostituire se possibile il vecchio impianto con uno a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza e adottare cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza;
  8. mantenere le luci accese solo nelle stanze che si utilizzano e spegnere gli elettrodomestici dopo l’uso perché in stand-by continuano a consumare energia elettrica (in particolar modo quando si va in vacanza);
  9. preferire modelli più efficienti di elettrodomestici quando si cambiamo i vecchi per risparmiare fino al 40% sui consumi di energia. Occhio quindi alle etichette energetiche: sostituendo una lavatrice di 20 anni fa con una odierna in classe A si potrebbe ottenere un risparmio di energia elettrica del 35%; prendendo invece in considerazione la sostituzione di un frigorifero si potrebbe arrivare fino al 40%;
  10. acquistare rilevatori di presenza e prese intelligenti. In questo modo si possono controllare automaticamente accensione e spegnimento della luce in base alla presenza di persone all’interno di un ambiente, misurare il consumo dei dispositivi collegati che ne permettono il controllo remoto attraverso smartphone e PC.