Energie rinnovabili, nel 2023 la capacità globale è aumentata del 50 per cento, +510 GW

Secondo il rapporto Renewables 2023 dell'Iea, l'Agenzia internazionale dell'energia, la capacità di energia rinnovabile a livello globale è cresciuta del 50%

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Nel corso del 2023, la corsa verso le fonti rinnovabili ha ottenuto un nuovo slancio significativo. L’energia elettrica rinnovabile si sta espandendo a una velocità senza precedenti, superando qualsiasi altro periodo degli ultimi tre decenni. Solo nell’anno appena trascorso, il mondo ha aggiunto il 50% in più di capacità rinnovabile rispetto al 2022, raggiungendo quasi 510 gigawatt (GW). Il solare fotovoltaico ha giocato un ruolo predominante, rappresentando tre quarti dell’incremento globale.

Nonostante la crescita eccezionale degli ultimi 12 mesi, c’è ancora molto da fare per raggiungere l’obiettivo di triplicare la capacità entro il 2030, un traguardo fissato dai governi durante la conferenza sui cambiamenti climatici COP28 del mese scorso. Il rapporto Renewables 2023 dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea) sottolinea che la mancanza di finanziamenti per le economie emergenti e in via di sviluppo costituisce un ostacolo significativo alla frenetica corsa verso le fonti rinnovabili.

Sfide e opportunità per le energie rinnovabili

Nonostante l’ottimismo, l’Iea mette in luce le sfide sottostanti. Le economie avanzate e le grandi economie emergenti si trovano di fronte a ostacoli come l’incertezza politica in un contesto economico fragile, investimenti insufficienti nelle infrastrutture di rete per supportare quote crescenti di energie rinnovabili, e barriere amministrative ingombranti con ritardi nelle autorizzazioni. Per quanto riguarda le altre economie emergenti e i Paesi in via di sviluppo, l’accesso ai finanziamenti, una governance robusta e quadri normativi solidi risultano cruciali per ridurre i rischi e attrarre investimenti.

Crescita record per le rinnovabili, ma non basta

“Il nuovo rapporto dell’Iea mostra che, con le attuali politiche e condizioni di mercato, la capacità rinnovabile globale è già sulla buona strada per aumentare di due volte e mezzo entro il 2030. Nonostante non sia ancora sufficiente per raggiungere l’ambizioso obiettivo COP28 di triplicare le energie rinnovabili, i governi dispongono degli strumenti necessari per colmare il divario”, ha dichiarato il direttore esecutivo dell’Iea, Fatih Birol.

Cina, leader mondiale delle rinnovabili

La Cina è stata il motore della crescita record delle energie rinnovabili nel 2023, secondo il rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia. Il gigante asiatico ha avviato progetti di energia solare fotovoltaica pari a quelli del mondo intero nel 2022, mentre gli incrementi di energia eolica sono risultati pari al 66% su base annua.

Questi risultati sono superiori anche a quelli pianificati dallo stesso governo cinese, tanto che il gigante asiatico è avviato a raggiungere i suoi obiettivi sulle rinnovabili già nel 2024, con ben sei anni di anticipo sui programmi.

La Cina è ormai leader mondiale delle rinnovabili, con una capacità installata di oltre 1.000 GW. La sua leadership è dovuta a una serie di fattori, tra cui:

  • Politiche governative favorevoli, che hanno stabilito obiettivi ambiziosi e hanno fornito incentivi economici per lo sviluppo delle rinnovabili
  • Costi in calo delle tecnologie rinnovabili, che le hanno rese più competitive rispetto alle fonti fossili
  • Un’elevata domanda di energia, che ha creato un mercato favorevole per le rinnovabili

La crescita delle rinnovabili in Cina è una buona notizia per la lotta al cambiamento climatico. Il paese è il secondo più grande emettitore di gas serra al mondo, e la sua transizione verso le energie rinnovabili è essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici globali.

Rinnovabili, boom in Europa, Usa e Brasile, nel 2025 saranno la prima fonte di elettricità

Anche in Europa, negli Stati Uniti e in Brasile, l’aumento della capacità di energia rinnovabile ha raggiunto livelli massimi storici. Il direttore esecutivo dell’Iea, Fatih Birol, ha osservato: “L’eolico onshore e il solare fotovoltaico sono oggi più economici dei nuovi impianti a combustibile fossile quasi ovunque e più convenienti degli impianti a combustibile fossile esistenti nella maggior parte dei Paesi.”

Il rapporto prevede che la capacità globale di energia rinnovabile crescerà fino a 7.300 GW nel periodo 2023-2028, con fotovoltaico ed eolico che rappresentano il 95% di questa espansione. Entro l’inizio del 2025, le energie rinnovabili, guidate da queste tecnologie, diventeranno la principale fonte di produzione elettrica globale. Nel 2028, secondo il rapporto, la quota di generazione sarà del 25% a livello globale, il doppio rispetto agli attuali livelli.

I cinque pilastri della transizione energetica

Come anticipato nel World Energy Outlook di ottobre, l’Agenzia Internazionale dell’Energia identifica cinque pilastri fondamentali per la transizione energetica. Questi pilastri sono cruciali per plasmare un futuro sostenibile e allineato agli obiettivi di neutralità climatica:

  1. Triplicare la vapacità rinnovabile globalmente: l’Iea sottolinea l’importanza di triplicare la capacità rinnovabile su scala mondiale per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili
  2. Triplicare gli investimenti nei paesi in via di sviluppo: un aumento significativo degli investimenti nei Paesi in via di sviluppo è essenziale per garantire una transizione equa ed efficace
  3. Raddoppiare il tasso di efficienza energetica: un obiettivo chiave è raddoppiare il tasso di efficienza energetica per ottimizzare l’uso delle risorse disponibili.
  4. Ridurre drasticamente le emissioni di metano: l’Iea enfatizza la necessità di una riduzione significativa delle emissioni di metano, contribuendo così a mitigare l’impatto ambientale.
  5. Porre fine all’era dei combustibili fossili: il passaggio a fonti energetiche più sostenibili richiede il superamento dell’era dei combustibili fossili, ponendo l’accento su alternative più ecologiche

Reti elettriche, la sfida per integrare le rinnovabili

La crescita delle energie rinnovabili è un’ottima notizia per la lotta al cambiamento climatico. Tuttavia, la transizione energetica verso le rinnovabili richiede anche investimenti nelle reti e nei sistemi di stoccaggio.

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, nel mondo sono fermi, in attesa di connessione, impianti solari ed eolici per oltre 3 mila GW, di cui circa la metà in stadio avanzato di sviluppo. Questi impianti potrebbero quasi raddoppiare l’attuale capacità installata.

Gli investimenti nelle reti, raccomanda l’Iea, dovrebbero raddoppiare, superando 600 miliardi l’anno entro il 2030. Questo è necessario per trasportare l’energia rinnovabile da dove viene prodotta a dove viene consumata.

Inoltre, per ovviare all’intermittenza di solare ed eolico, bisognerebbe investire di più in sistemi di stoccaggio. I sistemi di stoccaggio consentono di immagazzinare l’energia rinnovabile quando viene prodotta in eccesso, per poi rilasciarla quando è necessaria.

Finanziamento e diffusione nelle economie emergenti, la sfida più importante

La crescita delle energie rinnovabili nel mondo è un’ottima notizia per la lotta al cambiamento climatico. Tuttavia, rimangono ancora alcune sfide da superare, in particolare nelle economie emergenti e in via di sviluppo. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, la sfida più importante per la comunità internazionale è il rapido aumento del finanziamento e della diffusione delle energie rinnovabili in queste economie.

Le economie emergenti e in via di sviluppo rappresentano circa il 60% della popolazione mondiale e il 70% del consumo di energia. Tuttavia, la loro quota di produzione di energia da fonti rinnovabili è ancora relativamente bassa. Il motivo principale di questa situazione è la mancanza di finanziamenti. Le economie emergenti e in via di sviluppo spesso hanno difficoltà a trovare le risorse necessarie per investire nelle energie rinnovabili. Un altro ostacolo è la mancanza di infrastrutture. Le reti elettriche in queste economie spesso non sono in grado di supportare l’integrazione di grandi quantità di energia rinnovabile.

Per superare queste sfide, è necessario un impegno globale. I governi, le istituzioni finanziarie e le imprese devono lavorare insieme per aumentare il finanziamento e la diffusione delle energie rinnovabili nelle economie emergenti e in via di sviluppo. Solo così sarà possibile raggiungere l’obiettivo di triplicare la capacità rinnovabile entro il 2030.

L’Iea monitorerà l’attuazione degli obiettivi della COP28

Il rapporto è la prima valutazione completa delle tendenze globali di diffusione delle energie rinnovabili dalla conclusione della conferenza di Dubai. L’Agenzia Internazionale dell’Energia esaminerà i risultati energetici della COP28 in base ai cinque pilastri chiave definiti prima del meeting di dicembre. Essi, come abbiamo visto, riguardano la triplicazione delle energie rinnovabili, il raddoppio dell’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni di metano, la fine dei combustibili fossili e il maggiore sostegno finanziario alle economie emergenti e in via di sviluppo. “Monitoreremo attentamente l’andamento di questi settori per verificare se i Paesi rispettano i loro impegni”, dichiara Fatih Birol.

Energia rinnovabile in ascesa: prospettive fino al 2028

Il rapporto presenta prospettive ottimistiche per la diffusione del fotovoltaico e dell’eolico onshore fino al 2028 negli Stati Uniti, nell’Unione Europea, in India e in Brasile, prevedendo un raddoppio rispetto agli ultimi cinque anni. Nel 2023, i prezzi dei moduli fotovoltaici sono diminuiti di quasi il 50% su base annua, con ulteriori riduzioni dei costi e una rapida implementazione previste per continuare. Questo è dovuto alla previsione che la capacità produttiva globale raggiungerà i 1.100 GW entro la fine del 2024, superando notevolmente la domanda.

D’altro canto, l’industria eolica, al di fuori della Cina, affronta sfide più difficili a causa di continue interruzioni della catena di approvvigionamento, costi più elevati e tempi più lunghi per le autorizzazioni, richiedendo una maggiore attenzione politica.

Incertezza e costi frenano la crescita dell’idrogeno rinnovabile

L’idrogeno rinnovabile è un vettore energetico promettente per la decarbonizzazione dei trasporti, dell’industria e dell’energia. Tuttavia, la sua diffusione è ancora limitata a causa di una serie di fattori, tra cui:

  • Costi elevati: la produzione di idrogeno rinnovabile è ancora più costosa rispetto alla produzione di idrogeno da fonti fossili
  • Incertezze normative: i regimi di incentivazione e le politiche di sostegno all’idrogeno rinnovabile variano da Paese a Paese, creando incertezza per gli investitori
  • Infrastruttura limitata: la rete di distribuzione dell’idrogeno è ancora in fase di sviluppo, rendendo difficile la commercializzazione di questo vettore energetico.

Secondo il rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, solo il 7% della capacità di produzione di idrogeno rinnovabile annunciata in tutto il mondo entro il 2030 sarà effettivamente operativa entro tale data.

La lentezza dei progetti è dovuta a una serie di fattori, tra cui la lievitazione dei costi, che ha reso più difficile per gli investitori ottenere finanziamenti.

Per accelerare la diffusione dell’idrogeno rinnovabile, l’Iea raccomanda ai governi di adottare politiche coerenti a sostegno della domanda, come la definizione di obiettivi ambiziosi e l’introduzione di incentivi economici.

Biocarburanti: un ruolo cruciale e una corsa contro il tempo

Nel corso del 2023 è stato rivalutato il ruolo dei biocarburanti, che sono combustibili liquidi o gassosi prodotti da biomassa. Si prevede che le economie emergenti, guidate da Brasile e India, guideranno il 70% della domanda globale nei prossimi cinque anni, poiché i biocarburanti hanno un potenziale in settori difficili da decarbonizzare, come i voli aerei e come sostituti di carburanti altamente inquinanti come il diesel.

Sebbene la diffusione dei biocarburanti stia accelerando, il rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia mostra che ciò non sta accadendo abbastanza rapidamente. Per allineare i biocarburanti a un percorso di zero emissioni nette, è necessario un aumento significativo della domanda entro il 2030.

Per accelerare la diffusione dei biocarburanti, l’Iea raccomanda ai governi di adottare politiche coerenti a sostegno della domanda, come la definizione di obiettivi ambiziosi e l’introduzione di incentivi economici.

Transizione energetica: appello del WWF Italia per un futuro sostenibile

Nel 2023, il mondo ha assistito a un incremento del 50% nella capacità rinnovabile rispetto all’anno precedente, con il solare fotovoltaico che rappresenta il 75% delle nuove aggiunte su scala globale. Tuttavia, nonostante questo progresso, l’obiettivo di triplicare la capacità rinnovabile entro il 2030, come stabilito alla COP28, rimane fuori portata.

Il WWF Italia mette in evidenza l’urgenza di abbandonare i combustibili fossili per evitare gli impatti catastrofici della crisi climatica. L’organizzazione ambientalista sottolinea l’importanza di eliminare carbone, petrolio e gas, sostituendoli con fonti di energia rinnovabile più pulite e convenienti, come l’eolico e il solare. Il WWF chiama a tradurre le decisioni in azioni concrete e spinge per un ruolo propulsivo del prossimo G7 sotto la presidenza italiana. L’ong sottolinea la necessità di evitare ritardi e scappatoie a livello europeo e nazionale, esortando a puntare con determinazione all’eliminazione totale dei combustibili fossili e alla transizione al 100% di energia rinnovabile. Agire con prontezza, decisione e impegno consentirà alle persone e alla natura di godere dei benefici di un futuro più pulito, sicuro e stabile, con vantaggi significativi dalla maggiore indipendenza e sicurezza energetica ai minori costi, ai nuovi posti di lavoro e all’aria più pulita.

Decreto Energia: un’occasione sprecata per le rinnovabili?

In questo momento, l’attenzione del Parlamento è rivolta al Decreto Energia, e secondo WWF Italia, vi sono aspetti che reintroducono distrazioni rischiose. Tra questi, la cattura e lo stoccaggio del carbonio su larga scala, le trivellazioni per gas e petrolio, e altri rigassificatori ritenuti inutili. Nel frattempo, in Italia, le energie rinnovabili stanno riprendendo slancio dopo una lunga stagnazione, originata dalle politiche che hanno scoraggiato gli investimenti. Questo declino ha causato una caduta del nostro Paese dai primi posti in Europa per le rinnovabili installate, portandolo a una posizione medio-bassa con solo il 19% dell’energia (primaria, non solo elettrica) proveniente da fonti rinnovabili.

“Ora che abbiamo avviato la ripresa – sostiene l’ONG – dobbiamo riconoscere la visione di cittadini e imprese italiane che, durante la crisi energetica, hanno compreso i vantaggi delle fonti rinnovabili e hanno investito. L’obiettivo ora è raggiungere una quota stabile di almeno 9 GW di nuova capacità entro il 2035, puntando al 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili. Questo dovrebbe essere l’obiettivo fondamentale del PNIEC, attualmente in fase di revisione dopo le osservazioni della Commissione UE. Solo così potremo garantire la sicurezza del Paese e contribuire concretamente all’affrontare della crisi climatica”.