La mico-architettura, che si occupa di sviluppare materiali usando il micelio (la rete di radici dei funghi), sta cambiando il modo in cui pensiamo di costruire le nostre case e città. I funghi possono essere usati per costruire case e città molto più sostenibili di quelle attuali, e la Nasa sta ipotizzando che possano essere usati anche per costruire abitazioni sulla Luna e su Marte.
Indice
Che cos’è il Wood Wide Web
Stefano Babbini, ceo di Mogu, una design company con sede a Inarzo (Varese) che sviluppa progetti utilizzando proprio il micelio, ha raccontato come i funghi possono essere utilizzati per costruire pareti e pavimenti delle case. I funghi, infatti, sono ricchi di micelio, una sostanza dalle infinite possibilità e che può essere utilizzata come isolamento.
Il micelio è la radice del fungo, ovvero il filamento bianco che sbuca dal porcino. Molti non sanno che l’apparato radicale è la parte principale del fungo che vive sotto terra e crea una rete di fibre. Se pensiamo al fungo come a una mela, il micelio è il melo.
Il micelio, all’interno delle foreste, è essenziale per mettere in comunicazione tra loro gli alberi, come un apparato neuronale. Non è un caso che sia stato definito Wood Wide Web, basandosi su uno studio sul tema pubblicato da Suzanne Simard su Nature nel 1997. La rete fungina permette di trasportare informazioni da un albero all’altro (per esempio in caso di attacchi di parassiti), anche su grandi distanze, facilitando gli scambi di nutrienti, carbonio, fosforo e zuccheri.
Il progetto di Mogu
Mogu è un’azienda che sviluppa materiali sostenibili utilizzando reti di radici di funghi. Mogu crede che la natura sia il miglior architetto in assoluto e oggi utilizza il micelio per creare materiali naturali. I materiali naturali prodotti da Mogu sono ecologici, resistenti e duraturi.
Il micelio è una sostanza naturale che può essere usata come collante. Si coltiva all’interno di fibre organiche di scarto, come la segatura o il cotone di risulta, e agisce come rinforzo e collante permettendo di ottenere materiali compositi naturali. Questo approccio circolare permette di riciclare e trasformare materiali di scarto in qualcosa di nuovo e utile.
Un’altra tecnica utilizzata da Mogu è quella di coltivare il micelio su supporti simili a lenzuoli. Questo permette di ottenere un materiale puro e flessibile che può essere usato come alternativa alla pelle animale. Il materiale ottenuto con questa lavorazione si chiama Ephea.
In entrambi i casi quello che si ottiene è un materiale inerte perché, attraverso processi di essicazione, viene fermato il processo biologico.
Abitazioni sostenibili e circolari
Sebbene l’idea possa sembrare futuristica, non lo è affatto. Infatti, Mogu ha già realizzato pavimenti che assomigliano alla pietra o al granito e pannelli acustici e decorativi. L’azienda varesina ha già fornito questi materiali al padiglione dell’Olanda all’Expo di Dubai che si è svolto a cavallo tra il 2021 e il 2022. Molte realtà commerciali li impiegano già e anche a livello domestico è possibile utilizzarli. Tutto a beneficio della sostenibilità.
I materiali ottenuti dal micelio sono “green” sotto molti aspetti. In primo luogo, sono prodotti circolari, che sfruttano scarti di altre industrie (come la resina usata da Mogu per i pavimenti, che viene ricavata dai gusci delle ostriche) e che possono essere riciclati alla fine della loro vita. In secondo luogo, per crearli servono poca acqua e poca energia: in termini di CO2, i pannelli acustici di Mogu sono più virtuosi del 70 per cento rispetto alle alternative naturali come il legno.
I materiali a base di micelio sono una scoperta recente che sta già rivoluzionando il mondo dell’edilizia. Leggero e interessante dal punto di vista dell’isolamento termico, questo materiale è destinato a diventare un protagonista nella lotta contro il riscaldamento globale. Mogu, un’azienda leader nello sviluppo di questi materiali, sta lavorando a pannelli che uniscono isolamento acustico e termico, con proprietà ignifughe. I pannelli isolanti a base di micelio sono destinati a cambiare il modo in cui costruiamo le nostre case, rendendole più sicure, efficienti e sostenibili.
Il progetto europeo Fungal Architectures (Fungar) sta lavorando per sviluppare un substrato vivente strutturale e computazionale completamente integrato utilizzando il micelio fungino. Questo micelio può essere utilizzato per creare edifici vivi che reagiscono alla luce, alla temperatura e agli inquinanti atmosferici, e come materiale vivo per trasmettere il segnale per la domotica.