Superbonus, occhio al 730: la guida per non sbagliare

Come deve essere compilato il Modello 730? A cosa è necessario stare attenti per non commettere alcun tipo di errore. Scopriamolo insieme

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Sono molteplici le novità che hanno caratterizzato il Superbonus nel corso di questi anni. Sono molti i cambiamenti, che sono stati introdotti, ai quali i contribuenti devono prestare la massima attenzione per non commettere errori in fase di redazione del Modello 730.

Nel corso di questi anni è cambiata la misura della detrazione e sono cambiate le regole attraverso le quali si può accedere all’agevolazione. Ma è anche cambiato il calendario delle scadenze e sono state introdotte alcune novità sul fronte della fruizione.

In questa sede faremo il punto della situazione sulle novità del Superbonus 110% per chi deve presentare la dichiarazione dei redditi. Sicuramente la novità più importante per i contribuenti interessati ad accedere all’agevolazione è la possibilità di spalmare la detrazione nell’arco di quattro rate di pari importo: ricordiamo che nel 2021 le spese potevano essere detratte in cinque anni. Quanti, invece, hanno intenzione di usufruire della detrazione in dieci anni devono aspettare: la detrazione, per le spese sostenute nel 2022, sarà possibile con la presentazione del Modello 730/2024 (ossia con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno).

Dichiarazione dei redditi: la detrazione dei lavori trainanti

A regolamentare nel dettaglio il Superbonus è l’articolo 119 del Decreto Legge n. 34/2020. I contribuenti hanno la possibilità di portare in detrazione, direttamente nel Modello 730, i lavori trainanti e quelli trainati, nel caso in cui siano eseguiti contestualmente. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i lavori trainanti detraibili al 110%.

Isolamento termico

Tra i lavori per i quali i contribuenti possono beneficiare della detrazione al 110% ci sono quelli legati all’isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali ed inclinate. Queste superfici devono, ovviamente, interessare direttamente l’involucro esterno dell’edificio, anche quando si tratta di una villetta unifamiliare. L’incidenza deve essere superiore al 25% della superficie disperdente lorda dello stesso edificio. L’immobile deve disporre di uno o più accessi autonomi dall’esterno e può essere collocata all’interno di un edificio plurifamiliare.

È possibile portare in detrazione un importo massimo pari a 30.000 euro, che deve essere moltiplicato per il numero di appartamenti che compongono l’edificio, nel caso in cui sia un condominio. L’importo massimo risulta essere pari a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, nel caso in cui questo sia composto da un minimo di due fino ad un massimo di otto unità immobiliari. Nel caso in cui l’edificio sia unifamiliare, la spesa massima prevista è pari a 50.000 euro.

Sostituzione impianti climatizzazione invernale

I contribuenti hanno la possibilità di beneficiare delle detrazioni relative al Superbonus 110% anche per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti. I vecchi impianti devono essere sostituiti con degli impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici.

È possibile accedere all’agevolazione anche sostituendo i vecchi impianti con nuovi che possano garantire il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda direttamente agli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari che siano funzionalmente indipendenti.

In questo caso la detrazione risulta essere pari a 15.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che sono presenti all’interno del condominio. Nel caso in cui l’edificio sia composto da un minimo di due fino ad un massimo di otto unità immobiliari la detrazione è pari a 20.000 euro, da moltiplicare per il numero di unità presenti. Per gli edifici unifamiliari, invece, la detrazione risulta essere pari a 30.000 euro.

La detrazione dei lavori trainati

Importante anche soffermarsi sui lavori trainati. Tra questi rientrano quelli ammessi al normale Ecobonus. Per poterli portare in detrazione, comunque, è necessario che le spese siano state sostenute nell’intervallo di tempo compreso tra l’inizio e la fine dei lavori eseguiti per realizzare i cosiddetti interventi trainanti.

In questo caso risulta essere di particolare importanza che i lavori vengano eseguiti:

  • sia i trainanti che i trainati devono essere effettuati sulle parti comuni dei condomini residenziali;
  • i lavori trainanti e quelli trainati devono essere effettuati sulle residenze unifamiliari e sulle relative pertinenze;
  • entrambi i lavori – quindi sia i trainanti che i trainati – devono essere effettuati su unità immobiliari residenziali funzionalmente indipendenti. Le varie unità devono avere uno o più accessi autonomi;
  • i lavori trainati devono essere effettuati su singole unità immobiliari residenziali e relative pertinenze.

Come si deve compilare il Modello 730

Come deve essere compilato il Modello 730 per poter usufruire delle detrazioni previste dal Superbonus? Queste spese devono essere inserite nei righi E61 ed E62. Ricordiamo che le spese sostenute nel 2022 si ripartiscono in quattro rate annuali dello stesso importo. Vediamole una ad una.

Codici per i trainanti

Per quanto riguarda i lavori trainanti, i codici da inserire nel Modello 730 sono i seguenti:

  • isolamento termico con incidenza sull’involucro dell’edificio con superiore al 25% sulle villette: codice 30;
  • isolamento termico con incidenza sull’involucro dell’edificio con superiore al 25% sugli appartamenti che fanno parte di un condominio: codice 31;
  • interventi su parti comuni di edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti: il codice 31;
  • interventi su unifamiliari o unità in plurifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti: codice 33.

Codici per i trainati

Per quanto riguarda i lavori trainati è necessario utilizzare degli specifici codici. Ecco quelli da utilizzare:

  • intervento su involucro di edificio esistente: codice 2;
  • intervento di installazione di pannelli solari – collettori solari: codice 3;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale: codice 4;
  • acquisto e posa in opera di schermature solari: codice 5;
  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale a biomasse: codice 6;
  • acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi: codice 12;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione almeno pari alla classe A: codice 13;
  • acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori: codice 14;
  • acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per controllo da remoto: codice 16.